Il presente lavoro, dedicato allo studio del verbo ittita, ha rappresentato per chi scrive, oltre alla possibilità di approfondire una lingua indoeuropea il cui studio è limitato a pochi centri, l'occasione di confrontarsi con diverse problematiche e diversi aspetti della linguistica moderna. In primis, lo studio del verbo ittita implica l'esame di alcuni problemi di carattere ricostruttivo che sono trattati nel Capitolo 1. L'analisi verte dunque sulla fonetica storica e indirettamente sulla teoria delle laringali, senza la quale è impossibile fornire una spiegazione della coniugazione in -hi e di altri fenomeni che interessano alcune forme verbali. Un'ulteriore chiave di lettura in questo ambito è stata fornita dalla bibliografia più recente sull'argomento: negli ultimi anni molti linguisti che si occupano di indoeuropeo si sono posti in maniera critica rispetto all'idea tradizionale di protolingua, e si sono interrogati sull'efficacia di un metodo ricostruttivo incentrato essenzialmente sulle lingue che a fine Ottocento venivano considerate maggiormente conservative: preso atto delle corrispondenze fonetiche che esistono tra l'ittita e le altre lingue indoeuropee, si incontrano ancora numerosi problemi di carattere morfologico che hanno portato gli studiosi ad allontanarsi da questa visione. Nel Capitolo 2 di questo lavoro sono state prese in considerazione alcune caratteristiche tipologiche dell'ittita, so?ffermandosi sull'analisi delle principali categorie morfologiche del verbo. Si può infatti osservare che l'ittita presenta molto spesso delle caratteristiche diff?erenti rispetto a quelle che erano state immaginate per l'indoeuropeo; in particolare esso presenta tracce di un sistema ergativo (split-ergativity), o ancora non prevede una marcatura morfologica per l'aspetto verbale. Per quanti considerano questa lingua una variet`a molto conservativa di indoeuropeo, quest'ultimo dato costituisce una prova del fatto che l'aspetto grammaticale fu una categoria relativamente recente nella protolingua. Il Capitolo 3 si propone di o?ffrire una nuova immagine di indoeuropeo basata sui dati forniti dall'ittita. Vi furono infatti, soprattutto in relazione al problema delle due coniugazioni in -mi e in -hi, alcuni studi che cercavano di inquadrare questa lingua come molto conservativa, altri che sostenevano invece il suo carattere altamente innovativo. Dopo una breve rassegna delle diverse correnti di pensiero, il Capitolo tratta più nel dettaglio la teoria di Jasano?ff 2003 e infine propone seguendo Clackson 2007 una riconsiderazione del sistema verbale indoeuropeo che lo avvicina a quello ittita.
Il verbo ittita
GORIA, EUGENIO
2009/2010
Abstract
Il presente lavoro, dedicato allo studio del verbo ittita, ha rappresentato per chi scrive, oltre alla possibilità di approfondire una lingua indoeuropea il cui studio è limitato a pochi centri, l'occasione di confrontarsi con diverse problematiche e diversi aspetti della linguistica moderna. In primis, lo studio del verbo ittita implica l'esame di alcuni problemi di carattere ricostruttivo che sono trattati nel Capitolo 1. L'analisi verte dunque sulla fonetica storica e indirettamente sulla teoria delle laringali, senza la quale è impossibile fornire una spiegazione della coniugazione in -hi e di altri fenomeni che interessano alcune forme verbali. Un'ulteriore chiave di lettura in questo ambito è stata fornita dalla bibliografia più recente sull'argomento: negli ultimi anni molti linguisti che si occupano di indoeuropeo si sono posti in maniera critica rispetto all'idea tradizionale di protolingua, e si sono interrogati sull'efficacia di un metodo ricostruttivo incentrato essenzialmente sulle lingue che a fine Ottocento venivano considerate maggiormente conservative: preso atto delle corrispondenze fonetiche che esistono tra l'ittita e le altre lingue indoeuropee, si incontrano ancora numerosi problemi di carattere morfologico che hanno portato gli studiosi ad allontanarsi da questa visione. Nel Capitolo 2 di questo lavoro sono state prese in considerazione alcune caratteristiche tipologiche dell'ittita, so?ffermandosi sull'analisi delle principali categorie morfologiche del verbo. Si può infatti osservare che l'ittita presenta molto spesso delle caratteristiche diff?erenti rispetto a quelle che erano state immaginate per l'indoeuropeo; in particolare esso presenta tracce di un sistema ergativo (split-ergativity), o ancora non prevede una marcatura morfologica per l'aspetto verbale. Per quanti considerano questa lingua una variet`a molto conservativa di indoeuropeo, quest'ultimo dato costituisce una prova del fatto che l'aspetto grammaticale fu una categoria relativamente recente nella protolingua. Il Capitolo 3 si propone di o?ffrire una nuova immagine di indoeuropeo basata sui dati forniti dall'ittita. Vi furono infatti, soprattutto in relazione al problema delle due coniugazioni in -mi e in -hi, alcuni studi che cercavano di inquadrare questa lingua come molto conservativa, altri che sostenevano invece il suo carattere altamente innovativo. Dopo una breve rassegna delle diverse correnti di pensiero, il Capitolo tratta più nel dettaglio la teoria di Jasano?ff 2003 e infine propone seguendo Clackson 2007 una riconsiderazione del sistema verbale indoeuropeo che lo avvicina a quello ittita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/77606