La classe, rappresenta un insieme di individui, in questo caso bambini, che ha obiettivi comuni e si organizza cooperando, per raggiungerli; ciò produce interazione e influenze reciproche sul piano funzionale e relazionale/affettivo, che creano apprendimenti, appartenenze, regole e valori. Tutto questo viene accentuato quando nel gruppo classe sono inseriti bambini che hanno Bisogni Educativi Speciali, come nella mia classe, una prima elementare, composta da 23 alunni, dieci maschi e tredici femmine. Data la composizione del gruppo classe e approfittando del fatto che in una classe prima stessero nascendo sotto i miei occhi, una serie di relazioni interpersonali, che possono essere gestite e indirizzate da parte dell'insegnante; ho pensato di attuare una serie di interventi che rientrassero in percorsi di lavoro trasversali alle discipline che potessero favorire la capacità dei bambini di comunicare in modo più adeguato, di riflettere ¿ attraverso un approccio globale ¿ sui fenomeni di prepotenza, di capire il punto di vista di altri protagonisti e di adoperarsi in modo cooperativo per risolvere i problemi all'interno della classe. I principali obiettivi del programma d'intervento sono: ridurre e possibilmente eliminare i problemi relativi al fenomeno del bullismo, all'interno e al di fuori del contesto scolastico; prevenire l'insorgere di nuovi problemi e l'insorgere di relazioni tra i bambini non corrette. E' importante che l'attenzione non sia centrata solo sugli atti di bullismo diretti, più evidenti, ma anche su quelli di bullismo indiretto, più difficili da individuare e frenare. Attraverso schede e stimoli di lavoro si propongono percorsi sistematici di potenziamento di queste competenze. In genere le attività si svolgono a livello di gruppo o di classe. La maggior parte delle attività che non chiedevano necessariamente una lezione di tipo frontale, sono state svolte in gruppi cooperativi. L'approccio cooperativo permette di modificare il clima e la qualità delle relazioni in classe, contribuendo a ridurre le difficoltà sociali e relazionali, promuovendo comportamenti di aiuto e solidarietà. Consente, inoltre, una maggiore conoscenza reciproca e un senso d'appartenenza più forte al gruppo classe abbattendo alcune delle barriere che possono emergere a seguito di conflitti tra gli alunni.
Come creare un clima cooperativo in classe per prevenire forme di prepotenza nei confronti degli alunni diversamente abili. Un'esperienza nella Scuola Primaria.
LA MARCA, MADDALENA
2009/2010
Abstract
La classe, rappresenta un insieme di individui, in questo caso bambini, che ha obiettivi comuni e si organizza cooperando, per raggiungerli; ciò produce interazione e influenze reciproche sul piano funzionale e relazionale/affettivo, che creano apprendimenti, appartenenze, regole e valori. Tutto questo viene accentuato quando nel gruppo classe sono inseriti bambini che hanno Bisogni Educativi Speciali, come nella mia classe, una prima elementare, composta da 23 alunni, dieci maschi e tredici femmine. Data la composizione del gruppo classe e approfittando del fatto che in una classe prima stessero nascendo sotto i miei occhi, una serie di relazioni interpersonali, che possono essere gestite e indirizzate da parte dell'insegnante; ho pensato di attuare una serie di interventi che rientrassero in percorsi di lavoro trasversali alle discipline che potessero favorire la capacità dei bambini di comunicare in modo più adeguato, di riflettere ¿ attraverso un approccio globale ¿ sui fenomeni di prepotenza, di capire il punto di vista di altri protagonisti e di adoperarsi in modo cooperativo per risolvere i problemi all'interno della classe. I principali obiettivi del programma d'intervento sono: ridurre e possibilmente eliminare i problemi relativi al fenomeno del bullismo, all'interno e al di fuori del contesto scolastico; prevenire l'insorgere di nuovi problemi e l'insorgere di relazioni tra i bambini non corrette. E' importante che l'attenzione non sia centrata solo sugli atti di bullismo diretti, più evidenti, ma anche su quelli di bullismo indiretto, più difficili da individuare e frenare. Attraverso schede e stimoli di lavoro si propongono percorsi sistematici di potenziamento di queste competenze. In genere le attività si svolgono a livello di gruppo o di classe. La maggior parte delle attività che non chiedevano necessariamente una lezione di tipo frontale, sono state svolte in gruppi cooperativi. L'approccio cooperativo permette di modificare il clima e la qualità delle relazioni in classe, contribuendo a ridurre le difficoltà sociali e relazionali, promuovendo comportamenti di aiuto e solidarietà. Consente, inoltre, una maggiore conoscenza reciproca e un senso d'appartenenza più forte al gruppo classe abbattendo alcune delle barriere che possono emergere a seguito di conflitti tra gli alunni.File | Dimensione | Formato | |
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