Ho scelto di svolgere la mia Tesi di Laurea in Didattica delle Scienze Naturali, in quanto sono da sempre stata affascinata da questa disciplina che si caratterizza per la sua peculiarità di unire allo studio della teoria delle attività pratiche. Durante il corso di studi, ho avuto la possibilità di fare delle esperienze concrete, attraverso uno stage residenziale di 3 gg. c/o un rifugio ai Laghi Bagnour. Questa esperienza, caratterizzata da lunghe camminate e da stimolanti esperienze didattiche atte a favorire l'incontro con la natura, mi ha offerto piacevoli occasioni di ascolto attivo delle voci spesso dimenticate della stessa (cinguettio degli uccelli, fruscio delle foglie, versi di animali notturni e diurni¿.) che hanno sostituito i rumori assordanti della città! Questo incontro con il paesaggio mi ha motivata ad indagare, all'interno del mio elaborato, l'ecosistema bosco. Ho deciso di suddividere la mia Tesi in due parti: una prima parte dedicata allo studio dei principali aspetti teorici coinvolti e la seconda alla ricerca sperimentale, attraverso un'analisi critica di 25 sussidiari per la scuola primaria, finalizzata a valutare come questo ecosistema venga analizzato all'interno dei testi, in quali disciplina sia inserito e se presenti o meno delle concezioni difformi. L'intento è stato quello di capire quale ruolo detenga il sussidiario nel trasferimento dei contenuti scientifici inerenti l'argomento trattato. Dall'esame degli stessi reperiti presso differenti case editrici in Torino, ho potuto osservare che l'argomento riferito all'ecosistema bosco, purtroppo, non viene affrontato nel modo più esauriente possibile, dal momento che, la maggior parte delle fonti oggetto di studio, si limitano a rilevarne le caratteristiche peculiari limitatamente ad aspetti circoscritti ed isolati, quali, ad esempio, la flora e la fauna, senza però prendere in esame informazioni indispensabili quali, ad esempio, i differenti strati vegetativi che lo compongono, la biocenosi, il biotopo, l'energia, la materia e il mondo abiotico. Il sussidiario tende a fornire una visione statica del bosco: l'ecosistema si presenta come un ambiente dinamico che subisce dei mutamenti al variare di elementi quali: il cambiamento del clima, del vento e delle condizioni atmosferiche, l'energia solare. Il discorso ci riconduce al problema delle misconcezioni che, sulla base dell'analisi effettuata, sono state riscontrate in ben 17 testi (68%). Tra le più evidenti: il Sole, spesso rappresentato con raggi disposti ad ¿intervalli regolari¿, le montagne rappresentate a ¿denti di sega¿ e, infine, le nuvole come ¿corolle di fiori¿. Ho ritenuto utile, infine, analizzare l'ultimo dato: un solo testo (4%) dei 25 presi in esame, presenta immagini con una scala dimensionale! Un buon sussidiario di scienze dovrebbe innanzitutto fare spesso ricorso all'esperienza diretta che contribuisce a sviluppare la capacità di stupirsi, rendendo quindi affascinante lo studio dei fatti scientifici e coinvolgendo, in questo modo, i bambini; in secondo luogo, prevedere delle attività pratiche, quali, ad esempio, la costruzione di modelli che facilitano la comprensione e supportano il ragionamento del bambino contribuendo a rendere leggero e piacevole l'apprendimento delle scienze. Va altresì sottolineata l'importanza dell'escursione diretta all'interno del bosco per consentire al bambino di fare un'esperienza concreta a diretto contatto con la natura.
L'ecosistema bosco: analisi critica dei sussidiari della scuola primaria
SCORRANO, SILVIA
2009/2010
Abstract
Ho scelto di svolgere la mia Tesi di Laurea in Didattica delle Scienze Naturali, in quanto sono da sempre stata affascinata da questa disciplina che si caratterizza per la sua peculiarità di unire allo studio della teoria delle attività pratiche. Durante il corso di studi, ho avuto la possibilità di fare delle esperienze concrete, attraverso uno stage residenziale di 3 gg. c/o un rifugio ai Laghi Bagnour. Questa esperienza, caratterizzata da lunghe camminate e da stimolanti esperienze didattiche atte a favorire l'incontro con la natura, mi ha offerto piacevoli occasioni di ascolto attivo delle voci spesso dimenticate della stessa (cinguettio degli uccelli, fruscio delle foglie, versi di animali notturni e diurni¿.) che hanno sostituito i rumori assordanti della città! Questo incontro con il paesaggio mi ha motivata ad indagare, all'interno del mio elaborato, l'ecosistema bosco. Ho deciso di suddividere la mia Tesi in due parti: una prima parte dedicata allo studio dei principali aspetti teorici coinvolti e la seconda alla ricerca sperimentale, attraverso un'analisi critica di 25 sussidiari per la scuola primaria, finalizzata a valutare come questo ecosistema venga analizzato all'interno dei testi, in quali disciplina sia inserito e se presenti o meno delle concezioni difformi. L'intento è stato quello di capire quale ruolo detenga il sussidiario nel trasferimento dei contenuti scientifici inerenti l'argomento trattato. Dall'esame degli stessi reperiti presso differenti case editrici in Torino, ho potuto osservare che l'argomento riferito all'ecosistema bosco, purtroppo, non viene affrontato nel modo più esauriente possibile, dal momento che, la maggior parte delle fonti oggetto di studio, si limitano a rilevarne le caratteristiche peculiari limitatamente ad aspetti circoscritti ed isolati, quali, ad esempio, la flora e la fauna, senza però prendere in esame informazioni indispensabili quali, ad esempio, i differenti strati vegetativi che lo compongono, la biocenosi, il biotopo, l'energia, la materia e il mondo abiotico. Il sussidiario tende a fornire una visione statica del bosco: l'ecosistema si presenta come un ambiente dinamico che subisce dei mutamenti al variare di elementi quali: il cambiamento del clima, del vento e delle condizioni atmosferiche, l'energia solare. Il discorso ci riconduce al problema delle misconcezioni che, sulla base dell'analisi effettuata, sono state riscontrate in ben 17 testi (68%). Tra le più evidenti: il Sole, spesso rappresentato con raggi disposti ad ¿intervalli regolari¿, le montagne rappresentate a ¿denti di sega¿ e, infine, le nuvole come ¿corolle di fiori¿. Ho ritenuto utile, infine, analizzare l'ultimo dato: un solo testo (4%) dei 25 presi in esame, presenta immagini con una scala dimensionale! Un buon sussidiario di scienze dovrebbe innanzitutto fare spesso ricorso all'esperienza diretta che contribuisce a sviluppare la capacità di stupirsi, rendendo quindi affascinante lo studio dei fatti scientifici e coinvolgendo, in questo modo, i bambini; in secondo luogo, prevedere delle attività pratiche, quali, ad esempio, la costruzione di modelli che facilitano la comprensione e supportano il ragionamento del bambino contribuendo a rendere leggero e piacevole l'apprendimento delle scienze. Va altresì sottolineata l'importanza dell'escursione diretta all'interno del bosco per consentire al bambino di fare un'esperienza concreta a diretto contatto con la natura.File | Dimensione | Formato | |
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