Questa tesi ha come principale obiettivo l'analisi del concetto di globalizzazione e le numerose conseguenze che tale fenomeno ha provocato nei confronti degli individui e delle culture. In un primo momento a tale concetto è stato conferito un richiamo essenzialmente economico, soprattutto in riferimento a quel processo che garantisce maggiori legami commerciali tra i vari paesi che man mano stringono legami sempre più stretti. Ecco allora che il mondo si trova ad essere sempre più interconnesso e collegato nelle varie parti che lo costituiscono, riducendo distanze che solamente qualche anno fa sembravano insormontabili. Da qui la nascita delle principali istituzioni internazionali che hanno fatto sembrare il mondo più unito. Tuttavia il concetto di globalizzazione non presenta esclusivamente richiami economici, ma si presenta anche come fenomeno in grado di influenzare la sfera socio-culturale degli individui. In tale ottica l'effetto della globalizzazione non è avvertito solamente dai singoli individui, ma anche dalle culture che si sentono coinvolte in questo processo. Il fenomeno della globalizzazione può essere considerato sotto diversi punti di vista; infatti, da una parte esso indubbiamente ha portato vantaggi alla società: l'aumento esponenziale del movimento di merci, capitali e persone; lo sviluppo di tecnologie sempre più importanti per il mondo; la possibilità di mettere in contatto culture anche molto diverse. Tuttavia a tale fenomeno sono anche collegate dimensioni negative: lo sviluppo di un'economia che tende a favorire esclusivamente i paesi più ricchi; l'aumento del divario tra chi possiede libero accesso alle tecnologie dell'informazione e chi ne rimane escluso; l'avvento di un'omologazione culturale che agisce a sfavore delle culture più deboli. Sul processo di globalizzazione si sono soffermati diversi studiosi, con orientamenti spesso divergenti: in questa tesi si sono prese in considerazione soprattutto approcci che tendono ad osservare questo fenomeno in relazione agli aspetti sociali e culturali che esso comporta. L'aspetto più importante su cui si concentra questa tesi consiste nell'analisi di due interpretazioni diverse che si stanno sviluppando a proposito del rapporto che si è venuto ad instaurare tra globalizzazione e cultura. In tale ottica da una parte troviamo studiosi, come George Ritzer, che si sono espressi chiaramente in termini di omogeneizzazione culturale, in quanto convinti che il mondo starebbe sempre più assumendo tratti tipici della cultura predominante, cioè quelle americana. Al contrario altri studiosi, come Peter Burke, non credono che il mondo stia diventando sempre più uniforme, bensì essi sostengono che stiamo assistendo ad un processo di scambio, di dialogo che porterebbe le culture ad assimilare sempre più elementi di altre culture esterne dando origine a dei fenomeni ibridi, cioè derivati dalla fusione di culture differenti.

Globalizzazione e cultura

AIMAR, ALEX
2009/2010

Abstract

Questa tesi ha come principale obiettivo l'analisi del concetto di globalizzazione e le numerose conseguenze che tale fenomeno ha provocato nei confronti degli individui e delle culture. In un primo momento a tale concetto è stato conferito un richiamo essenzialmente economico, soprattutto in riferimento a quel processo che garantisce maggiori legami commerciali tra i vari paesi che man mano stringono legami sempre più stretti. Ecco allora che il mondo si trova ad essere sempre più interconnesso e collegato nelle varie parti che lo costituiscono, riducendo distanze che solamente qualche anno fa sembravano insormontabili. Da qui la nascita delle principali istituzioni internazionali che hanno fatto sembrare il mondo più unito. Tuttavia il concetto di globalizzazione non presenta esclusivamente richiami economici, ma si presenta anche come fenomeno in grado di influenzare la sfera socio-culturale degli individui. In tale ottica l'effetto della globalizzazione non è avvertito solamente dai singoli individui, ma anche dalle culture che si sentono coinvolte in questo processo. Il fenomeno della globalizzazione può essere considerato sotto diversi punti di vista; infatti, da una parte esso indubbiamente ha portato vantaggi alla società: l'aumento esponenziale del movimento di merci, capitali e persone; lo sviluppo di tecnologie sempre più importanti per il mondo; la possibilità di mettere in contatto culture anche molto diverse. Tuttavia a tale fenomeno sono anche collegate dimensioni negative: lo sviluppo di un'economia che tende a favorire esclusivamente i paesi più ricchi; l'aumento del divario tra chi possiede libero accesso alle tecnologie dell'informazione e chi ne rimane escluso; l'avvento di un'omologazione culturale che agisce a sfavore delle culture più deboli. Sul processo di globalizzazione si sono soffermati diversi studiosi, con orientamenti spesso divergenti: in questa tesi si sono prese in considerazione soprattutto approcci che tendono ad osservare questo fenomeno in relazione agli aspetti sociali e culturali che esso comporta. L'aspetto più importante su cui si concentra questa tesi consiste nell'analisi di due interpretazioni diverse che si stanno sviluppando a proposito del rapporto che si è venuto ad instaurare tra globalizzazione e cultura. In tale ottica da una parte troviamo studiosi, come George Ritzer, che si sono espressi chiaramente in termini di omogeneizzazione culturale, in quanto convinti che il mondo starebbe sempre più assumendo tratti tipici della cultura predominante, cioè quelle americana. Al contrario altri studiosi, come Peter Burke, non credono che il mondo stia diventando sempre più uniforme, bensì essi sostengono che stiamo assistendo ad un processo di scambio, di dialogo che porterebbe le culture ad assimilare sempre più elementi di altre culture esterne dando origine a dei fenomeni ibridi, cioè derivati dalla fusione di culture differenti.
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