Questa relazione nasce con l'obiettivo di porre fine a un grande fraintendimento esistente nei rapporti tra Eugenio Montale e Giorgio Caproni. Oltre ad analizzare il ¿rapporto¿ tra i due autori in senso strettamente extra-letterario attraverso alcuni passaggi biografici (lettere, prose), il nucleo principale del lavoro è una realizzazione del parallelo tra i due autori attraverso le loro opere poetiche. La relazione è divisa in tre capitoli: il primo capitolo ha una funzione introduttiva nella quale vengono spiegati i motivi di un possibile accostamento tra la poetica montaliana e la poetica caproniana. Il secondo capitolo è il più denso di informazioni; suddiviso in quattro sottocapitoli che analizzano i quattro temi-concetti principali dei due autori, non a caso corrispondenti. Vengono trattati nell'ordine il tema della Guerra, vissuta da entrambi in prima persona, il tema amoroso ed in particolare la visione della Donna (uno dei terreni sui quali c'è la maggior distanza concettuale), il tema dei Luoghi, con particolare riferimento ai luoghi liguri, cari ad entrambi ed una notevole attenzione all'accezione filosofica di luogo. L'ultimo è il più complesso da approfondire è il tema riguardante Dio, la religione e la religiosità dei due autori. Ognuno di questi temi meriterebbe una trattazione unica, ma per completezza di informazione la preferenza è ricaduta su una relazione che desse maggior presa di visione dei due autori. Il terzo e ultimo capitolo riassume il parallelo tra le due opere poetiche attraverso un'analisi critica dei due autori. Il lungo e approfondito parallelo porta ad alcune analisi interpretative che possono cercare di spiegare il motivo del mai avvenuto incontro- scontro tra due dei principali poeti del Novecento, soprattutto alla luce di tematiche comuni e di contatti assolutamente certi nei confronti delle opere dell'uno e dell'altro. La principale difficoltà nella trattazione di un argomento così tortuoso deriva dalla scarsa bibliografia a disposizione riguardante Giorgio Caproni e dalla pressoché inesistente critica riguardante il parallelo tra due autori assolutamente vicini nelle tematiche, ma sempre lontani per stili di vita e contatti. Il percorso è sicuramente impervio, ma il fascino di questo lavoro nasce dalla pertinenza tematica dei documenti citati e dal nuovo contributo nel limitato ambito tematico considerato.

Il rapporto Montale-Caproni tra tradizione e innovazione

GIANNETTA, EUGENIO
2009/2010

Abstract

Questa relazione nasce con l'obiettivo di porre fine a un grande fraintendimento esistente nei rapporti tra Eugenio Montale e Giorgio Caproni. Oltre ad analizzare il ¿rapporto¿ tra i due autori in senso strettamente extra-letterario attraverso alcuni passaggi biografici (lettere, prose), il nucleo principale del lavoro è una realizzazione del parallelo tra i due autori attraverso le loro opere poetiche. La relazione è divisa in tre capitoli: il primo capitolo ha una funzione introduttiva nella quale vengono spiegati i motivi di un possibile accostamento tra la poetica montaliana e la poetica caproniana. Il secondo capitolo è il più denso di informazioni; suddiviso in quattro sottocapitoli che analizzano i quattro temi-concetti principali dei due autori, non a caso corrispondenti. Vengono trattati nell'ordine il tema della Guerra, vissuta da entrambi in prima persona, il tema amoroso ed in particolare la visione della Donna (uno dei terreni sui quali c'è la maggior distanza concettuale), il tema dei Luoghi, con particolare riferimento ai luoghi liguri, cari ad entrambi ed una notevole attenzione all'accezione filosofica di luogo. L'ultimo è il più complesso da approfondire è il tema riguardante Dio, la religione e la religiosità dei due autori. Ognuno di questi temi meriterebbe una trattazione unica, ma per completezza di informazione la preferenza è ricaduta su una relazione che desse maggior presa di visione dei due autori. Il terzo e ultimo capitolo riassume il parallelo tra le due opere poetiche attraverso un'analisi critica dei due autori. Il lungo e approfondito parallelo porta ad alcune analisi interpretative che possono cercare di spiegare il motivo del mai avvenuto incontro- scontro tra due dei principali poeti del Novecento, soprattutto alla luce di tematiche comuni e di contatti assolutamente certi nei confronti delle opere dell'uno e dell'altro. La principale difficoltà nella trattazione di un argomento così tortuoso deriva dalla scarsa bibliografia a disposizione riguardante Giorgio Caproni e dalla pressoché inesistente critica riguardante il parallelo tra due autori assolutamente vicini nelle tematiche, ma sempre lontani per stili di vita e contatti. Il percorso è sicuramente impervio, ma il fascino di questo lavoro nasce dalla pertinenza tematica dei documenti citati e dal nuovo contributo nel limitato ambito tematico considerato.
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