Questa tesi nasce dalla mia profonda esigenza di indagare l'aspetto economico presente dietro le cose che possediamo e amiamo, con tutte le contraddizioni che questo implica. Nel corso della storia numerosi economisti e storici dell'arte si sono battuti su questo campo per sostenere le proprie idee, in questa tesi non desidero battermi con loro, ma è mia intenzione indagare la mistica figura del mercato dell'arte secondo una posizione analitica e il più possibile neutrale, sintetizzando al meglio i progressi fatti fino ad oggi su questo tema. Inizierò tentando di definirlo, in questo mi saranno d'aiuto le idee sviluppate da due eminenti esponenti in questo campo: Raymonde Moulin e Victor Ginsburgh, appartenenti uno alla fazione economica e uno a quella artistica. Il passo successivo sarà quindi quello di andare ad analizzare più nello specifico come effettivamente si comporta un'opera d'arte quando essa approda sul mercato: prima da un punto di vista teorico, con l'aiuto delle teorie di Throsby, Nelson e Caves, e successivamente da un punto di vista pratico, con la preziosa testimonianza della Dottoressa Blanga. A questo seguirà una breve parentesi teorica riguardante il comportamento della domanda in questo mercato seguita a sua volta da una sintetica relazione di mercato, volta a darci un'idea più chiara dell'andamento reale di questo settore. L'ultimo passo di questo primo capitolo andrà a trattare i fattori esterni che influenzano l'andamento di questo mercato, analizzerà quindi i più importanti aspetti macroeconomici operanti in questo campo. Come naturale sbocco di questa analisi preliminare seguirà una riflessione sull'arte intesa come investimento. Essa si svilupperà partendo dall'evoluzione dei buyers, che da collezionisti per passione stanno mutando in investitori interessati al profitto. Questo cambiamento ci spingerà nel campo finanziario, dove andremo a trattare i fondi di investimento in arte da un punto di vista prima teorico e poi pratico, attraverso l'esempio dell'arte come asset alternativo di portafoglio nello storico British Rail Pension Fund. L'ultimo passo, che ci accompagnerà verso le conclusioni, sarà quello di andare a vedere attraverso le testimonianze della Compagnia di San Paolo e della Fondazione 1563, come un investitore istituzionale, quale l'Istituto bancario San Paolo, abbia saputo valorizzare l'investimento in arte, guardando oltre il semplice profitto finanziario e incassando così molti altri dividendi, non economici, che questo tipo di investimento può garantire.

Il Mercato dell'Arte

SARD, GIOVANNI
2014/2015

Abstract

Questa tesi nasce dalla mia profonda esigenza di indagare l'aspetto economico presente dietro le cose che possediamo e amiamo, con tutte le contraddizioni che questo implica. Nel corso della storia numerosi economisti e storici dell'arte si sono battuti su questo campo per sostenere le proprie idee, in questa tesi non desidero battermi con loro, ma è mia intenzione indagare la mistica figura del mercato dell'arte secondo una posizione analitica e il più possibile neutrale, sintetizzando al meglio i progressi fatti fino ad oggi su questo tema. Inizierò tentando di definirlo, in questo mi saranno d'aiuto le idee sviluppate da due eminenti esponenti in questo campo: Raymonde Moulin e Victor Ginsburgh, appartenenti uno alla fazione economica e uno a quella artistica. Il passo successivo sarà quindi quello di andare ad analizzare più nello specifico come effettivamente si comporta un'opera d'arte quando essa approda sul mercato: prima da un punto di vista teorico, con l'aiuto delle teorie di Throsby, Nelson e Caves, e successivamente da un punto di vista pratico, con la preziosa testimonianza della Dottoressa Blanga. A questo seguirà una breve parentesi teorica riguardante il comportamento della domanda in questo mercato seguita a sua volta da una sintetica relazione di mercato, volta a darci un'idea più chiara dell'andamento reale di questo settore. L'ultimo passo di questo primo capitolo andrà a trattare i fattori esterni che influenzano l'andamento di questo mercato, analizzerà quindi i più importanti aspetti macroeconomici operanti in questo campo. Come naturale sbocco di questa analisi preliminare seguirà una riflessione sull'arte intesa come investimento. Essa si svilupperà partendo dall'evoluzione dei buyers, che da collezionisti per passione stanno mutando in investitori interessati al profitto. Questo cambiamento ci spingerà nel campo finanziario, dove andremo a trattare i fondi di investimento in arte da un punto di vista prima teorico e poi pratico, attraverso l'esempio dell'arte come asset alternativo di portafoglio nello storico British Rail Pension Fund. L'ultimo passo, che ci accompagnerà verso le conclusioni, sarà quello di andare a vedere attraverso le testimonianze della Compagnia di San Paolo e della Fondazione 1563, come un investitore istituzionale, quale l'Istituto bancario San Paolo, abbia saputo valorizzare l'investimento in arte, guardando oltre il semplice profitto finanziario e incassando così molti altri dividendi, non economici, che questo tipo di investimento può garantire.
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