Introduction: The Mediterranean Diet is suggested by numerous strong scientific evidences as a model for the prevention of recurrence and onset of chronic degenerative diseases. Relative to the field of oncology, and especially for breast cancer, adherence to the Mediterranean Diet is recommended for its anti-inflammatory role and for maintaining an adequate weight. In fact, in this type of cancer, the risk of protein-calorie malnutrition is rarer, while the presence of overweight and/or metabolic syndrome is common, representing a risk factor for the onset of this cancer pathology. Objectives: In hospital facilities dealing with oncological disease, patients are recommended to adhere to the Mediterranean Diet, which should be followed with the aim of improving nutritional status and consequently preventing the onset of cancer recurrence. The literature lacks data showing us adherence to the indicated diet a few months after the educational intervention carried out by dietitian staff. Therefore, we thought it would be useful to perform a pilot, observational, polycenter study examining the difference between the levels of adherence to dietary prescriptions before and after the educational intervention in order to understand the effectiveness of this procedure and organize possible reinforcement actions in the future. Materials and methods: Enrollment of 75 patients, 45 at the AOU Città della Salute e della Scienza di Torino and 30 at the Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, during the period from August 2023 to May 2024. Patients are enrolled at the first nutritional visit performed with a diagnosis of breast cancer with no active disease. Two questionnaires on eating habits are administered to patients: the Medi-Lite questionnaire and the PyrMDS questionnaire, in its original version and in its modified version in order to make total abstention from alcohol virtuous. These questionnaires are administered at the time of inclusion in the study (time t0) and three months after receiving dietary guidance in the outpatient setting (time t1). At the AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, food questionnaires were administered by telephone by dietetics graduate student Ronc Elisa. Results: Comparison of the results obtained from filling out the questionnaires regarding eating habits before and after the educational meeting conducted by dietitian staff showed a statistically significant increase in the level of adherence to the Mediterranean Diet. This increase was assessed by the results obtained from the Medi-Lite questionnaire, whose mean scores increased from 10.08/18 to 12.17/18 (p=0.002) and those obtained from the PyrMDS questionnaire. In addition, by individually evaluating the different food categories listed within the Medi-Lite, statistically significant improvements could be appreciated for the categories of fruits (p=0.006688), vegetables (p=0.000646), legumes (p=0.004162), fish (p=0.000201), in meat (p=0), and alcoholic beverages (p=0.0013). Conclusion: The present study demonstrated a significant improvement in the levels of adherence to the Mediterranean Diet in patients who had benefited from an educational intervention aimed at deepening knowledge about a healthy lifestyle and the role of nutrition in preventing disease recurrence. Consequently, it is inferred that an educational intervention such as the one described in the present study is essential in order to improve the nutritional status and quality of life of such patients, and that the inclusion of dietitians within the multidisciplinary team for the treatment of cancer pathology should therefore be encouraged.

Introduzione: La dieta mediterranea è ormai suggerita da numerose evidenze scientifiche come modello per la prevenzione di recidive e insorgenza di malattie croniche degenerative. Relativamente al campo oncologico, e in particolar modo per il tumore della mammella, l’aderenza alla Dieta Mediterranea è raccomandata per il suo ruolo antinfiammatorio e per il mantenimento di un peso adeguato. In questo tipo di tumori il rischio di malnutrizione proteico-calorica è più raro, mentre è frequente la presenza di sovrappeso e/o sindrome metabolica, che rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di tale patologia tumorale. Obiettivi: Nelle strutture ospedaliere che si occupano di malattia oncologica, a questo tipo di pazienti viene raccomandata l’aderenza alla Dieta Mediterranea, che il paziente dovrebbe seguire con l’obiettivo di migliorare lo stato nutrizionale e prevenire l’insorgenza di recidive. In letteratura mancano dati che ci indicano l’aderenza alla dieta indicata dopo qualche mese dall’intervento educativo effettuato da personale dietistico. Abbiamo ritenuto quindi utile eseguire uno studio osservazionale multicentrico che esamini la differenza tra i livelli di aderenza alle prescrizioni dietetiche prima e dopo l’intervento educativo per capire l’efficacia di tale procedura e organizzare eventuali azioni di rinforzo nel futuro. Materiali e metodi: Arruolamento di 75 pazienti presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona tra agosto 2023 e maggio 2024. Le pazienti vengono arruolate alla prima visita nutrizionale effettuata con diagnosi di carcinoma della mammella non con malattia attiva e ricevono due questionari sulle abitudini alimentari: il questionario Medi-Lite e questionario il PyrMDS, sia nella sua versione originale, sia nella sua versione modificata al fine di rendere virtuosa la totale astensione dall’alcol. Tali questionari sono somministrati al momento dell’inclusione allo studio e tre mesi dopo aver ricevuto le indicazioni alimentari in sede ambulatoriale. Presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino i questionari alimentari sono stati somministrati telefonicamente dalla studentessa laureanda in dietistica Ronc Elisa. Risultati: Dal confronto tra i risultati ottenuti prima e dopo l’incontro educativo svolto a livello ambulatoriale da personale dietistico è emerso un aumento statisticamente significativo del livello di aderenza alla Dieta Mediterranea. Esso è stato valutato dai risultati ottenuti dal questionario Medi-Lite, i cui punteggi medi sono passati da 10,08/18 a 12,17/18 (p=0,002) e da quelli ottenuti dal questionario PyrMDS. Inoltre, valutando singolarmente le diverse categorie alimentari elencate nel Medi-Lite, è stato possibile apprezzare dei miglioramenti statisticamente significativi per le categorie della frutta (p=0,006688), della verdura (p=0,000646), dei legumi (p=0,004162), del pesce (p=0,000201), nella carne (p=0) e delle bevande alcoliche (p=0,0013). Conclusione: Il presente studio ha dimostrato un notevole miglioramento dei livelli di aderenza alla Dieta Mediterranea nelle pazienti che avevano beneficiato di un intervento educativo volto ad approfondire l’importanza di uno stile di vita sano e dell’alimentazione nella prevenzione delle recidive di patologia. Di conseguenza, si evince che un intervento educativo come quello descritto nel presente studio risulta fondamentale nell’ottica di migliorare lo stato nutrizionale e la qualità di vita di tali pazienti, e che andrebbe dunque incentivato l'inserimento di personale dietistico all'interno del team multidisciplinare per il trattamento di patologia tumorale.

Il ruolo del Dietista nella modificazione dei livelli di aderenza alla Dieta Mediterranea in pazienti Survivor affette da tumore della mammella. Uno studio osservazionale multicentrico

RONC, ELISA
2023/2024

Abstract

Introduzione: La dieta mediterranea è ormai suggerita da numerose evidenze scientifiche come modello per la prevenzione di recidive e insorgenza di malattie croniche degenerative. Relativamente al campo oncologico, e in particolar modo per il tumore della mammella, l’aderenza alla Dieta Mediterranea è raccomandata per il suo ruolo antinfiammatorio e per il mantenimento di un peso adeguato. In questo tipo di tumori il rischio di malnutrizione proteico-calorica è più raro, mentre è frequente la presenza di sovrappeso e/o sindrome metabolica, che rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di tale patologia tumorale. Obiettivi: Nelle strutture ospedaliere che si occupano di malattia oncologica, a questo tipo di pazienti viene raccomandata l’aderenza alla Dieta Mediterranea, che il paziente dovrebbe seguire con l’obiettivo di migliorare lo stato nutrizionale e prevenire l’insorgenza di recidive. In letteratura mancano dati che ci indicano l’aderenza alla dieta indicata dopo qualche mese dall’intervento educativo effettuato da personale dietistico. Abbiamo ritenuto quindi utile eseguire uno studio osservazionale multicentrico che esamini la differenza tra i livelli di aderenza alle prescrizioni dietetiche prima e dopo l’intervento educativo per capire l’efficacia di tale procedura e organizzare eventuali azioni di rinforzo nel futuro. Materiali e metodi: Arruolamento di 75 pazienti presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona tra agosto 2023 e maggio 2024. Le pazienti vengono arruolate alla prima visita nutrizionale effettuata con diagnosi di carcinoma della mammella non con malattia attiva e ricevono due questionari sulle abitudini alimentari: il questionario Medi-Lite e questionario il PyrMDS, sia nella sua versione originale, sia nella sua versione modificata al fine di rendere virtuosa la totale astensione dall’alcol. Tali questionari sono somministrati al momento dell’inclusione allo studio e tre mesi dopo aver ricevuto le indicazioni alimentari in sede ambulatoriale. Presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino i questionari alimentari sono stati somministrati telefonicamente dalla studentessa laureanda in dietistica Ronc Elisa. Risultati: Dal confronto tra i risultati ottenuti prima e dopo l’incontro educativo svolto a livello ambulatoriale da personale dietistico è emerso un aumento statisticamente significativo del livello di aderenza alla Dieta Mediterranea. Esso è stato valutato dai risultati ottenuti dal questionario Medi-Lite, i cui punteggi medi sono passati da 10,08/18 a 12,17/18 (p=0,002) e da quelli ottenuti dal questionario PyrMDS. Inoltre, valutando singolarmente le diverse categorie alimentari elencate nel Medi-Lite, è stato possibile apprezzare dei miglioramenti statisticamente significativi per le categorie della frutta (p=0,006688), della verdura (p=0,000646), dei legumi (p=0,004162), del pesce (p=0,000201), nella carne (p=0) e delle bevande alcoliche (p=0,0013). Conclusione: Il presente studio ha dimostrato un notevole miglioramento dei livelli di aderenza alla Dieta Mediterranea nelle pazienti che avevano beneficiato di un intervento educativo volto ad approfondire l’importanza di uno stile di vita sano e dell’alimentazione nella prevenzione delle recidive di patologia. Di conseguenza, si evince che un intervento educativo come quello descritto nel presente studio risulta fondamentale nell’ottica di migliorare lo stato nutrizionale e la qualità di vita di tali pazienti, e che andrebbe dunque incentivato l'inserimento di personale dietistico all'interno del team multidisciplinare per il trattamento di patologia tumorale.
The role of the dietician in modifying levels of adherence to the Mediterranean diet in Survivor breast cancer patients. A multicentre observational study
Introduction: The Mediterranean Diet is suggested by numerous strong scientific evidences as a model for the prevention of recurrence and onset of chronic degenerative diseases. Relative to the field of oncology, and especially for breast cancer, adherence to the Mediterranean Diet is recommended for its anti-inflammatory role and for maintaining an adequate weight. In fact, in this type of cancer, the risk of protein-calorie malnutrition is rarer, while the presence of overweight and/or metabolic syndrome is common, representing a risk factor for the onset of this cancer pathology. Objectives: In hospital facilities dealing with oncological disease, patients are recommended to adhere to the Mediterranean Diet, which should be followed with the aim of improving nutritional status and consequently preventing the onset of cancer recurrence. The literature lacks data showing us adherence to the indicated diet a few months after the educational intervention carried out by dietitian staff. Therefore, we thought it would be useful to perform a pilot, observational, polycenter study examining the difference between the levels of adherence to dietary prescriptions before and after the educational intervention in order to understand the effectiveness of this procedure and organize possible reinforcement actions in the future. Materials and methods: Enrollment of 75 patients, 45 at the AOU Città della Salute e della Scienza di Torino and 30 at the Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, during the period from August 2023 to May 2024. Patients are enrolled at the first nutritional visit performed with a diagnosis of breast cancer with no active disease. Two questionnaires on eating habits are administered to patients: the Medi-Lite questionnaire and the PyrMDS questionnaire, in its original version and in its modified version in order to make total abstention from alcohol virtuous. These questionnaires are administered at the time of inclusion in the study (time t0) and three months after receiving dietary guidance in the outpatient setting (time t1). At the AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, food questionnaires were administered by telephone by dietetics graduate student Ronc Elisa. Results: Comparison of the results obtained from filling out the questionnaires regarding eating habits before and after the educational meeting conducted by dietitian staff showed a statistically significant increase in the level of adherence to the Mediterranean Diet. This increase was assessed by the results obtained from the Medi-Lite questionnaire, whose mean scores increased from 10.08/18 to 12.17/18 (p=0.002) and those obtained from the PyrMDS questionnaire. In addition, by individually evaluating the different food categories listed within the Medi-Lite, statistically significant improvements could be appreciated for the categories of fruits (p=0.006688), vegetables (p=0.000646), legumes (p=0.004162), fish (p=0.000201), in meat (p=0), and alcoholic beverages (p=0.0013). Conclusion: The present study demonstrated a significant improvement in the levels of adherence to the Mediterranean Diet in patients who had benefited from an educational intervention aimed at deepening knowledge about a healthy lifestyle and the role of nutrition in preventing disease recurrence. Consequently, it is inferred that an educational intervention such as the one described in the present study is essential in order to improve the nutritional status and quality of life of such patients, and that the inclusion of dietitians within the multidisciplinary team for the treatment of cancer pathology should therefore be encouraged.
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