Negli ultimi anni, la necessità di semi forestali è aumentata anche grazie all'emanazione di norme europee volte ad incrementare e migliorare dal punto di vista qualitativo la copertura forestale. L'identificazione delle Regioni di Provenienza è quindi un aspetto fondamentale per la gestione razionale delle attività connesse con la propagazione degli alberi d'alto fusto. Per quanto riguarda le querce, l'identificazione delle Regioni di provenienza è aggravata dal fatto che si verificano spesso fenomeni di ibridazione, ove vi è la coesistenza di più specie del genere Quercus. La roverella, raramente oggetto di studio, in futuro potrebbe vedere aumentare l'interesse nei suoi confronti a causa dei cambiamenti climatici in corso, in quanto è la quercia più resistente alle alte temperature e tollera meglio la siccità. Sono stati analizzati 9 popolamenti di roverella fra Piemonte e Vslle d'Aosta e 4 popolamenti di rovere e farnia. Dal punto di vosta morfologico, il csrattere discriminate per la distinzione della roverella dalle altre due specie, tranne in un poplamento valdostano. Dal punto di vista genetico, trepopolamenti di roverella presentano dati diversi: il popolamento di Traversagne, che, se paragonati ai risultati delle roveri, sembra essere simile a quest'ultime, il popolamento di Rio Ghisone, che presenta caratteristiche affini a quelle dellla farnia, e il popolamento di Issogne, che probabilmente deve la sua diversità a fattori ecologici diversi. I popolamenti di Traversagne e Rio Ghisone presentano probabilmente fenomeni di ibridazione, e sono quindi sconsigliati per il reperimento di materiale genetico al loro interno. In Valle d'Aosta, è possibile identifiocare due RdP, una per gli ambienti xeroterici, e una per gli ambienti mesoterici (Issogne). In Piemonte, dato il basso livello di differenziazione genetica riscontrato, si propone di considerare i popolamenti come facenti parte di un'unica RdP, che per caratteri ecologici potrebbe essere scorporata in sottoregioni: pedemontana (Chianocco), collinare endalpica (Crea) e appenninica (Cantalupo).
Identificazione di Regioni di Provenienza per le querce in Italia Nord-Occidentale, con particolare riferimento alla roverella
RICCI, VALERIA
2009/2010
Abstract
Negli ultimi anni, la necessità di semi forestali è aumentata anche grazie all'emanazione di norme europee volte ad incrementare e migliorare dal punto di vista qualitativo la copertura forestale. L'identificazione delle Regioni di Provenienza è quindi un aspetto fondamentale per la gestione razionale delle attività connesse con la propagazione degli alberi d'alto fusto. Per quanto riguarda le querce, l'identificazione delle Regioni di provenienza è aggravata dal fatto che si verificano spesso fenomeni di ibridazione, ove vi è la coesistenza di più specie del genere Quercus. La roverella, raramente oggetto di studio, in futuro potrebbe vedere aumentare l'interesse nei suoi confronti a causa dei cambiamenti climatici in corso, in quanto è la quercia più resistente alle alte temperature e tollera meglio la siccità. Sono stati analizzati 9 popolamenti di roverella fra Piemonte e Vslle d'Aosta e 4 popolamenti di rovere e farnia. Dal punto di vosta morfologico, il csrattere discriminate per la distinzione della roverella dalle altre due specie, tranne in un poplamento valdostano. Dal punto di vista genetico, trepopolamenti di roverella presentano dati diversi: il popolamento di Traversagne, che, se paragonati ai risultati delle roveri, sembra essere simile a quest'ultime, il popolamento di Rio Ghisone, che presenta caratteristiche affini a quelle dellla farnia, e il popolamento di Issogne, che probabilmente deve la sua diversità a fattori ecologici diversi. I popolamenti di Traversagne e Rio Ghisone presentano probabilmente fenomeni di ibridazione, e sono quindi sconsigliati per il reperimento di materiale genetico al loro interno. In Valle d'Aosta, è possibile identifiocare due RdP, una per gli ambienti xeroterici, e una per gli ambienti mesoterici (Issogne). In Piemonte, dato il basso livello di differenziazione genetica riscontrato, si propone di considerare i popolamenti come facenti parte di un'unica RdP, che per caratteri ecologici potrebbe essere scorporata in sottoregioni: pedemontana (Chianocco), collinare endalpica (Crea) e appenninica (Cantalupo).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
280729_riassunto_italiano_tesi_valeria.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
17.62 kB
Formato
Adobe PDF
|
17.62 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/77041