Non-Alcoholic Fatty Liver Disease (NAFLD) is a multifactorial condition characterised by the accumulation of lipids in the liver. Certain conditions, such as obesity and diabetes are epidemiologically associated with the onset of NAFLD, which can be considered a hepatic manifestation of metabolic syndrome. If not adequately treated, NAFLD can develop into non-alcoholic steatohepatitis (NASH) in a proportion of patients, which is a more severe condition where the liver, in addition to lipid accumulation, undergoes inflammatory, fibrotic, and tissue death processes, definitively altering the organ functionality. NASH is associated with an increased risk of liver complications, including the possibility of developing liver cirrhosis. Underlying lipid accumulation are causes of genetic nature, or environmental factors, such as an unhealthy lifestyle and a high-calorie, fatty diet. In this regard, based on previous studies in the literature, the use of curcumin-based compounds has demonstrated anti-inflammatory, antioxidant, antifibrotic properties, and positive effects on lipid and glucose metabolism, arousing a growing interest in its potential use for therapeutic purposes. However, a significant limitation to the use of curcumin in therapeutic settings persists, represented by its low aqueous solubility and limited oral bioavailability. Numerous strategies have been implemented to adjust curcumin formulations aimed at increasing its bioavailability. This study aims to confirm and further explore the therapeutic capabilities of curcumin, specifically, investigating the variation in the metabolic profile and the improvement of liver damage. The experimentation, lasting 72 weeks, is multicenter, randomised, double-blind, and placebo-controlled. It involves the administration of phytosomal curcumin, characterised by a phospholipids complex and polyphenolic compounds that enhance curcumin's oral bioavailability. The total daily dose is 1 g per day for adults with NASH confirmed by biopsy. In the experiment, 52 subjects were randomised, selected based on defined inclusion and exclusion criteria. After the treatment, the experimental group showed a significant improvement in metabolic parameters, with particular emphasis on glucose and lipid metabolism, along with a significant reduction in inflammatory markers. Optimizing these parameters is crucial in NASH management, contributing to the reduction of inflammation and insulin resistance, which are crucial elements in preventing disease progression and reducing the risk of complications related to deteriorating liver parameters. Additionally, an improvement can be observed based on the analysis of histological parameters detected following a liver biopsy, confirming the efficacy of the adopted approach. Equally important, safety and tolerability data for the drug were positive: adverse events recorded were rare, mainly gastrointestinal, transient, and similar in both treatment groups. These results ensure the safety of patients involved and confirm the acceptability of the drug in a potential clinical context.

La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è una condizione a genesi plurifattoriale che comporta un accumulo di lipidi nel fegato. Condizioni come obesità e diabete sono epidemiologicamente associate all’insorgenza di NAFLD, che può essere considerata come una manifestazione epatica della sindrome metabolica. La NAFLD se non trattata in modo corretto può a volte progredire in steatoepatite non alcolica (NASH), una condizione più grave in cui il fegato oltre ad un accumulo di lipidi è soggetto a processi infiammatori, di cicatrizzazione e morte dei tessuti, che alterano in modo definitivo la funzionalità dell'organo. La NASH è associata a un rischio maggiore di complicanze epatiche, inclusa la possibilità di sviluppare cirrosi epatica. Alla base dell’accumulo lipidico vi sono cause di natura genetica, o ambientale come uno scorretto stile di vita e una dieta ipercalorica e ricca di grassi. A tal proposito, sulla base di precedenti studi presenti in letteratura, l’utilizzo di composti a base di curcumina ha mostrato proprietà antinfiammatorie, anti-ossidanti, antifibrotiche ed effetti positivi sul metabolismo lipidico e glucidico, suscitando un crescente interesse nei confronti del potenziale impiego per scopi terapeutici. Ad oggi però permane un importante limite all’impiego della curcumina in ambito terapeutico, rappresentato dalla bassa solubilità acquosa e dalla limitata biodisponibilità orale della curcumina. Per tale ragione sono state messe in atto numerose strategie di adeguamento delle formulazioni di curcumina finalizzate ad accrescerne la biodisponibilità. Questo studio ha il fine di confermare, ed ulteriormente approfondire, le capacità terapeutiche della curcumina, indagando in particolar modo la variazione del quadro metabolico ed il miglioramento del danno epatico. La sperimentazione ha una durata di 72 settimane, è multicentrica, randomizzata, in doppio cieco e controllata con placebo. Prevede la somministrazione di curcumina fitosomiale, costituita da un complesso di fosfolipidi e composti polifenolici in grado di conferire alla curcumina una maggior biodisponibilità orale. La dose giornaliera totale è di 1 g al giorno per adulti con NASH confermata da biopsia. Nella sperimentazione sono stati randomizzati 52 soggetti, scelti in base a definiti parametri di inclusione ed esclusione. Dopo il trattamento, il gruppo sperimentale ha registrato un notevole miglioramento nei parametri metabolici, con particolare riferimento al metabolismo glucidico e lipidico, oltre a una significativa riduzione dei marcatori infiammatori. L’ottimizzazione di tali parametri costituisce un elemento cruciale nella gestione della NASH, contribuendo alla diminuzione dell'infiammazione e dell'insulino-resistenza, importante nella prevenzione della progressione della malattia e nella riduzione del rischio di complicanze correlate al deterioramento dei parametri epatici. È possibile, inoltre, notare un miglioramento sulla base all'analisi dei parametri istologici rilevati in seguito a una biopsia epatica, condizione che conferma l'efficacia dell’approccio adottato. Non meno importanti, i dati relativi alla sicurezza e alla tollerabilità del farmaco sono risultati positivi: gli eventi avversi registrati sono rari, principalmente gastrointestinali, transitori e simili nei due gruppi di trattamento. Tali risultati garantiscono la sicurezza dei pazienti partecipanti e stabiliscono l'accettabilità del farmaco in un eventuale contesto clinico.

Trattamento con curcumina fitosomiale in pazienti con steatoepatite non-alcolica (NAFLD): sicurezza ed efficacia in un trial randomizzato caso-controllo.

NICOLAZZO, PAOLA
2022/2023

Abstract

La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è una condizione a genesi plurifattoriale che comporta un accumulo di lipidi nel fegato. Condizioni come obesità e diabete sono epidemiologicamente associate all’insorgenza di NAFLD, che può essere considerata come una manifestazione epatica della sindrome metabolica. La NAFLD se non trattata in modo corretto può a volte progredire in steatoepatite non alcolica (NASH), una condizione più grave in cui il fegato oltre ad un accumulo di lipidi è soggetto a processi infiammatori, di cicatrizzazione e morte dei tessuti, che alterano in modo definitivo la funzionalità dell'organo. La NASH è associata a un rischio maggiore di complicanze epatiche, inclusa la possibilità di sviluppare cirrosi epatica. Alla base dell’accumulo lipidico vi sono cause di natura genetica, o ambientale come uno scorretto stile di vita e una dieta ipercalorica e ricca di grassi. A tal proposito, sulla base di precedenti studi presenti in letteratura, l’utilizzo di composti a base di curcumina ha mostrato proprietà antinfiammatorie, anti-ossidanti, antifibrotiche ed effetti positivi sul metabolismo lipidico e glucidico, suscitando un crescente interesse nei confronti del potenziale impiego per scopi terapeutici. Ad oggi però permane un importante limite all’impiego della curcumina in ambito terapeutico, rappresentato dalla bassa solubilità acquosa e dalla limitata biodisponibilità orale della curcumina. Per tale ragione sono state messe in atto numerose strategie di adeguamento delle formulazioni di curcumina finalizzate ad accrescerne la biodisponibilità. Questo studio ha il fine di confermare, ed ulteriormente approfondire, le capacità terapeutiche della curcumina, indagando in particolar modo la variazione del quadro metabolico ed il miglioramento del danno epatico. La sperimentazione ha una durata di 72 settimane, è multicentrica, randomizzata, in doppio cieco e controllata con placebo. Prevede la somministrazione di curcumina fitosomiale, costituita da un complesso di fosfolipidi e composti polifenolici in grado di conferire alla curcumina una maggior biodisponibilità orale. La dose giornaliera totale è di 1 g al giorno per adulti con NASH confermata da biopsia. Nella sperimentazione sono stati randomizzati 52 soggetti, scelti in base a definiti parametri di inclusione ed esclusione. Dopo il trattamento, il gruppo sperimentale ha registrato un notevole miglioramento nei parametri metabolici, con particolare riferimento al metabolismo glucidico e lipidico, oltre a una significativa riduzione dei marcatori infiammatori. L’ottimizzazione di tali parametri costituisce un elemento cruciale nella gestione della NASH, contribuendo alla diminuzione dell'infiammazione e dell'insulino-resistenza, importante nella prevenzione della progressione della malattia e nella riduzione del rischio di complicanze correlate al deterioramento dei parametri epatici. È possibile, inoltre, notare un miglioramento sulla base all'analisi dei parametri istologici rilevati in seguito a una biopsia epatica, condizione che conferma l'efficacia dell’approccio adottato. Non meno importanti, i dati relativi alla sicurezza e alla tollerabilità del farmaco sono risultati positivi: gli eventi avversi registrati sono rari, principalmente gastrointestinali, transitori e simili nei due gruppi di trattamento. Tali risultati garantiscono la sicurezza dei pazienti partecipanti e stabiliscono l'accettabilità del farmaco in un eventuale contesto clinico.
Safety and efficacy of phytosomal curcumin for nonalcoholic steatohepatitis (NAFLD): a placebo-controlled, randomized trial.
Non-Alcoholic Fatty Liver Disease (NAFLD) is a multifactorial condition characterised by the accumulation of lipids in the liver. Certain conditions, such as obesity and diabetes are epidemiologically associated with the onset of NAFLD, which can be considered a hepatic manifestation of metabolic syndrome. If not adequately treated, NAFLD can develop into non-alcoholic steatohepatitis (NASH) in a proportion of patients, which is a more severe condition where the liver, in addition to lipid accumulation, undergoes inflammatory, fibrotic, and tissue death processes, definitively altering the organ functionality. NASH is associated with an increased risk of liver complications, including the possibility of developing liver cirrhosis. Underlying lipid accumulation are causes of genetic nature, or environmental factors, such as an unhealthy lifestyle and a high-calorie, fatty diet. In this regard, based on previous studies in the literature, the use of curcumin-based compounds has demonstrated anti-inflammatory, antioxidant, antifibrotic properties, and positive effects on lipid and glucose metabolism, arousing a growing interest in its potential use for therapeutic purposes. However, a significant limitation to the use of curcumin in therapeutic settings persists, represented by its low aqueous solubility and limited oral bioavailability. Numerous strategies have been implemented to adjust curcumin formulations aimed at increasing its bioavailability. This study aims to confirm and further explore the therapeutic capabilities of curcumin, specifically, investigating the variation in the metabolic profile and the improvement of liver damage. The experimentation, lasting 72 weeks, is multicenter, randomised, double-blind, and placebo-controlled. It involves the administration of phytosomal curcumin, characterised by a phospholipids complex and polyphenolic compounds that enhance curcumin's oral bioavailability. The total daily dose is 1 g per day for adults with NASH confirmed by biopsy. In the experiment, 52 subjects were randomised, selected based on defined inclusion and exclusion criteria. After the treatment, the experimental group showed a significant improvement in metabolic parameters, with particular emphasis on glucose and lipid metabolism, along with a significant reduction in inflammatory markers. Optimizing these parameters is crucial in NASH management, contributing to the reduction of inflammation and insulin resistance, which are crucial elements in preventing disease progression and reducing the risk of complications related to deteriorating liver parameters. Additionally, an improvement can be observed based on the analysis of histological parameters detected following a liver biopsy, confirming the efficacy of the adopted approach. Equally important, safety and tolerability data for the drug were positive: adverse events recorded were rare, mainly gastrointestinal, transient, and similar in both treatment groups. These results ensure the safety of patients involved and confirm the acceptability of the drug in a potential clinical context.
KOPECKA, JOANNA
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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