The purpose of my final dissertation is to examine the controversial relation between migrations and deviant behavior, that nowadays is much-discussed but still without definitive answers. Starting from a detailed analysis of different theories which focus on deviance, I demonstrate and show the reasons why only certain types of people are defined as ¿deviant¿ and then tagged with negative labels. The central idea of my research is stressing that actually a ¿foreign criminality¿ is not existing and that using negative labels to define some migrants as responsible of a reduction of modern security is totally misleading. Considering deviance as a social paradigm, some cultural and structural theories which I think are strongly related to migrations will be analyzed. The focus will be on socio-economic and cultural integration, conflict between cultures, social tension and different ways of living and thinking. In order to study the relation between the growth of criminality (especially from the second half of the Nineties) and the always increasing number of immigrants in every modern city, the ¿classical school¿ and the ¿critical¿ one will be considered as starting points. I will compare authors from the two schools, so as to create a multidimensional and dynamic theory which could consider each single situation that every migrants has to face when going to another country. A problematization of data and statistics about the indexes of immorality and criminality in which migrants are involved is suggested, with the purpose of analyzing the huge ¿dark figure of crime¿ which is not always considered. In the end, the fundamental role of media and public opinion will be analyzed with regard to immigrants and their inclination to behave in a ¿deviant¿ way. Starting from an analysis of trends about how society refers to immigration, a deep research is made on a local and a national level in order to compare and examine which register is chosen in different situations. In particular, the main idea of the research is to focus on how the duo immigration-insecurity is considered by media.

L'obiettivo della seguente tesi di laurea è quello di indagare la controversa relazione tra il fenomeno migratorio e quello ¿deviante¿, questione molto dibattuta oggigiorno ma sulla quale non esistono ancora risposte definitive. Partendo da un'analisi dettagliata delle teorie che trattano del tema della devianza, si elencano le motivazioni per cui solo certi individui vengono definiti ¿devianti¿ e quindi etichettati e resi portatori di uno stigma. Il filo conduttore della ricerca è quindi la volontà di fare emergere come non esista, in realtà, una ¿criminalità straniera¿ in quanto tale e che sia del tutto fuorviante l'adozione di etichette negative che rendono alcuni migranti -più che altri- responsabili di una riduzione della sicurezza nelle città metropolitane moderne. Adottando come presupposto il fatto che la devianza sia un paradigma sociale, verranno analizzate alcune teorie culturali e strutturali che si concentrano sui temi di integrazione socio-economica e culturale, di conflitto tra culture, di tensione sociale e di presenza di attività e stili di vita differenti tra la società di partenza e quella di approdo. Ritengo infatti che siano adatte a causa della loro stretta relazione con il fenomeno migratorio. Al fine di entrare nel vivo della ricerca e indagare una delle fondamentali relazioni che rendono molti migranti oggetto di stigmatizzazione, ovvero il nesso tra l'aumento della criminalità -a partire soprattutto dalla seconda metà degli anni Novanta- e la sempre maggiore presenza di immigrati stranieri, saranno sempre tenuti in considerazione i due modelli di pensiero che vedono confrontarsi la cosiddetta ¿scuola classica¿ con quella ¿critica¿. Attraverso il confronto della letteratura di alcuni esponenti delle seguenti scuole, infatti, si stabilisce una comunicazione tra i due punti di vista, al fine di creare una teoria multidimensionale attiva e dinamica che veda sommarsi tutti i fattori che intervengono nel momento in cui un migrante giunge in un paese diverso da quello di origine. Per arrivare a questo risultato, è stata proposta una problematizzazione dei dati e delle statistiche disponibili in Italia riguardo agli indici di delittuosità e criminalità che vedono coinvolti i migranti, analizzando in particolare la presenza di un ¿numero oscuro¿ non sempre tenuto in considerazione. Infine, vi sarà un'analisi dell'ormai fondamentale ruolo dei media nella diffusione di informazioni riguardanti l'immigrazione. È chiaro, infatti, che l'opinione pubblica abbia oggigiorno un peso fondamentale e diventi quindi utile un confronto tra i discorsi pubblici che riguardano gli immigrati e la loro tendenza ad assumere comportamenti devianti. A partire da passati esempi di analisi dei trend nell'arena pubblica sul tema dell'immigrazione, è stato effettuato uno studio a livello nazionale e locale al fine di confrontare e ricostruire le retoriche utilizzate nei confronti del tema ¿immigrazione¿. In particolare, tramite lo studio di circa 70 articoli tratti da due diverse testate giornalistiche, lo studio si concentra sull'analisi della costruzione del binomio immigrazione-insicurezza, che risulta essere oggi la questione più strettamente connessa alla teoria della devianza.

Devianza e criminalizzazione del migrante: la costruzione di un'etichetta

SALVATICO, GIORGIA
2014/2015

Abstract

L'obiettivo della seguente tesi di laurea è quello di indagare la controversa relazione tra il fenomeno migratorio e quello ¿deviante¿, questione molto dibattuta oggigiorno ma sulla quale non esistono ancora risposte definitive. Partendo da un'analisi dettagliata delle teorie che trattano del tema della devianza, si elencano le motivazioni per cui solo certi individui vengono definiti ¿devianti¿ e quindi etichettati e resi portatori di uno stigma. Il filo conduttore della ricerca è quindi la volontà di fare emergere come non esista, in realtà, una ¿criminalità straniera¿ in quanto tale e che sia del tutto fuorviante l'adozione di etichette negative che rendono alcuni migranti -più che altri- responsabili di una riduzione della sicurezza nelle città metropolitane moderne. Adottando come presupposto il fatto che la devianza sia un paradigma sociale, verranno analizzate alcune teorie culturali e strutturali che si concentrano sui temi di integrazione socio-economica e culturale, di conflitto tra culture, di tensione sociale e di presenza di attività e stili di vita differenti tra la società di partenza e quella di approdo. Ritengo infatti che siano adatte a causa della loro stretta relazione con il fenomeno migratorio. Al fine di entrare nel vivo della ricerca e indagare una delle fondamentali relazioni che rendono molti migranti oggetto di stigmatizzazione, ovvero il nesso tra l'aumento della criminalità -a partire soprattutto dalla seconda metà degli anni Novanta- e la sempre maggiore presenza di immigrati stranieri, saranno sempre tenuti in considerazione i due modelli di pensiero che vedono confrontarsi la cosiddetta ¿scuola classica¿ con quella ¿critica¿. Attraverso il confronto della letteratura di alcuni esponenti delle seguenti scuole, infatti, si stabilisce una comunicazione tra i due punti di vista, al fine di creare una teoria multidimensionale attiva e dinamica che veda sommarsi tutti i fattori che intervengono nel momento in cui un migrante giunge in un paese diverso da quello di origine. Per arrivare a questo risultato, è stata proposta una problematizzazione dei dati e delle statistiche disponibili in Italia riguardo agli indici di delittuosità e criminalità che vedono coinvolti i migranti, analizzando in particolare la presenza di un ¿numero oscuro¿ non sempre tenuto in considerazione. Infine, vi sarà un'analisi dell'ormai fondamentale ruolo dei media nella diffusione di informazioni riguardanti l'immigrazione. È chiaro, infatti, che l'opinione pubblica abbia oggigiorno un peso fondamentale e diventi quindi utile un confronto tra i discorsi pubblici che riguardano gli immigrati e la loro tendenza ad assumere comportamenti devianti. A partire da passati esempi di analisi dei trend nell'arena pubblica sul tema dell'immigrazione, è stato effettuato uno studio a livello nazionale e locale al fine di confrontare e ricostruire le retoriche utilizzate nei confronti del tema ¿immigrazione¿. In particolare, tramite lo studio di circa 70 articoli tratti da due diverse testate giornalistiche, lo studio si concentra sull'analisi della costruzione del binomio immigrazione-insicurezza, che risulta essere oggi la questione più strettamente connessa alla teoria della devianza.
ITA
The purpose of my final dissertation is to examine the controversial relation between migrations and deviant behavior, that nowadays is much-discussed but still without definitive answers. Starting from a detailed analysis of different theories which focus on deviance, I demonstrate and show the reasons why only certain types of people are defined as ¿deviant¿ and then tagged with negative labels. The central idea of my research is stressing that actually a ¿foreign criminality¿ is not existing and that using negative labels to define some migrants as responsible of a reduction of modern security is totally misleading. Considering deviance as a social paradigm, some cultural and structural theories which I think are strongly related to migrations will be analyzed. The focus will be on socio-economic and cultural integration, conflict between cultures, social tension and different ways of living and thinking. In order to study the relation between the growth of criminality (especially from the second half of the Nineties) and the always increasing number of immigrants in every modern city, the ¿classical school¿ and the ¿critical¿ one will be considered as starting points. I will compare authors from the two schools, so as to create a multidimensional and dynamic theory which could consider each single situation that every migrants has to face when going to another country. A problematization of data and statistics about the indexes of immorality and criminality in which migrants are involved is suggested, with the purpose of analyzing the huge ¿dark figure of crime¿ which is not always considered. In the end, the fundamental role of media and public opinion will be analyzed with regard to immigrants and their inclination to behave in a ¿deviant¿ way. Starting from an analysis of trends about how society refers to immigration, a deep research is made on a local and a national level in order to compare and examine which register is chosen in different situations. In particular, the main idea of the research is to focus on how the duo immigration-insecurity is considered by media.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/76815