L'utilizzo del rame nella lotta della peronospora in viticoltura biologica presenta effetti di inquinamento e fitotossicità. L'accumulo del rame sulla superficie delle zone vitate risulta tossico per le piante con radici superficiali e l'attività microbica, mentre eventuali fenomeni di erosione e ruscellamento dell'acqua sulla superficie portano il rame nei canali di scolo e nelle falde acquifere sotteranee. Le viti possiedono un sistema di diffesa contro gli attachi dei vari patogeni che può essere attivato con l'uso di sostanze naturali o di sintesi e microorganismi non patogeni. In tal modo, la vite viene trattata in modo preventivo avviando i meccanismi di diffesa e la pianta risulta pronta nel momento dell'attacco vero. Inoltre, alcuni induttori risultano efficaci anche dopo l'infezione. Il chitosano, la laminarina fosfato (PS3), l'acido β-amminobutirrico (BABA), l'acibenzolar-S-methyl (BTH), la tiamina, la riboflavina, i derivati dell'acido fosforoso, alcuni estratti di piante ed il ceppo T39 della specie Tricoderma harzianum presentano risultati molto buoni per quanto riguarda il controllo della P. viticola. In parecchi studi effettuati in condizioni di serra, tanti di questi prodotti presentano una forte riduzione della severità della malattia; in alcune condizioni anche la sua elliminazione. Sicuramente l'uso sinergico degli induttori di resistenza con il rame offre la possibilità di riduzione della quantità del rame utilizzato. Ulteriori studi in condizioni reali, nuovi formulati e la conoscenza profonda dei meccanismi d'azione dei prodotti potrebbe portare alla sostituzione del rame con gli induttori di difesa. 

The use of copper for the control of downy mildew in organic viticulture presents effects of pollution and phytotoxicity. The accumulation of copper on the surface of the vineyards is toxic to the plants with shallow roots and to the microbial activity, while any signs of erosion and water runoff on the surface carry the copper in the channels and the subterranean aquifers. The grapevines have a system of defence against the attacks of various pathogens which can be activated with the use of natural substances or synthetic and non-pathogenic microorganisms. In this way, the grapevine is treated in prevention by launching the mechanisms of difense and the plant is ready in the time of the true attack. In addition, certain inducers are also effective after infection. Chitosan, laminarin phosphate (PS3), β-aminobutyric acid (BABA), acibenzolar-S-methyl (BTH), thiamin, riboflavin, phosphorous acid derivatives, some plant extracts and T39 strain of the species Trichoderma harzianum have very good results in regard to the control of P. viticola. In several studies carried out in greenhouse conditions, many of these products have a strong reduction of the severity of the disease; in some conditions also its remedy. Surely the synergistic use of inducers of resistance with the copper offers the possibility of reducing the quantity of the treated copper. Further studies in real conditions, new formulations and profound knowledge of the mechanisms of action of the products could lead to the replacement of copper by the defense inducers.

Alternative al rame per affrontare la peronospora in viticoltura biologica

THOMAIDIS, SAVVAS
2014/2015

Abstract

The use of copper for the control of downy mildew in organic viticulture presents effects of pollution and phytotoxicity. The accumulation of copper on the surface of the vineyards is toxic to the plants with shallow roots and to the microbial activity, while any signs of erosion and water runoff on the surface carry the copper in the channels and the subterranean aquifers. The grapevines have a system of defence against the attacks of various pathogens which can be activated with the use of natural substances or synthetic and non-pathogenic microorganisms. In this way, the grapevine is treated in prevention by launching the mechanisms of difense and the plant is ready in the time of the true attack. In addition, certain inducers are also effective after infection. Chitosan, laminarin phosphate (PS3), β-aminobutyric acid (BABA), acibenzolar-S-methyl (BTH), thiamin, riboflavin, phosphorous acid derivatives, some plant extracts and T39 strain of the species Trichoderma harzianum have very good results in regard to the control of P. viticola. In several studies carried out in greenhouse conditions, many of these products have a strong reduction of the severity of the disease; in some conditions also its remedy. Surely the synergistic use of inducers of resistance with the copper offers the possibility of reducing the quantity of the treated copper. Further studies in real conditions, new formulations and profound knowledge of the mechanisms of action of the products could lead to the replacement of copper by the defense inducers.
ITA
L'utilizzo del rame nella lotta della peronospora in viticoltura biologica presenta effetti di inquinamento e fitotossicità. L'accumulo del rame sulla superficie delle zone vitate risulta tossico per le piante con radici superficiali e l'attività microbica, mentre eventuali fenomeni di erosione e ruscellamento dell'acqua sulla superficie portano il rame nei canali di scolo e nelle falde acquifere sotteranee. Le viti possiedono un sistema di diffesa contro gli attachi dei vari patogeni che può essere attivato con l'uso di sostanze naturali o di sintesi e microorganismi non patogeni. In tal modo, la vite viene trattata in modo preventivo avviando i meccanismi di diffesa e la pianta risulta pronta nel momento dell'attacco vero. Inoltre, alcuni induttori risultano efficaci anche dopo l'infezione. Il chitosano, la laminarina fosfato (PS3), l'acido β-amminobutirrico (BABA), l'acibenzolar-S-methyl (BTH), la tiamina, la riboflavina, i derivati dell'acido fosforoso, alcuni estratti di piante ed il ceppo T39 della specie Tricoderma harzianum presentano risultati molto buoni per quanto riguarda il controllo della P. viticola. In parecchi studi effettuati in condizioni di serra, tanti di questi prodotti presentano una forte riduzione della severità della malattia; in alcune condizioni anche la sua elliminazione. Sicuramente l'uso sinergico degli induttori di resistenza con il rame offre la possibilità di riduzione della quantità del rame utilizzato. Ulteriori studi in condizioni reali, nuovi formulati e la conoscenza profonda dei meccanismi d'azione dei prodotti potrebbe portare alla sostituzione del rame con gli induttori di difesa. 
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
765059_tesisavvasthomaidis765059(1).pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.35 MB
Formato Adobe PDF
1.35 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/76696