“Oltre la superficie: l’estetica dell’immagine nei ritratti fotografici” Un viaggio che analizza l’estetica, le tecniche visive ed emotive nell’ambito della fotografia ritrattistica.

This thesis is based on the exploration of the aesthetics of the image through the photographic portrait, with the intention of analysing the empathic bond between photographer, subject and observer. In contemporary visual culture, the photographic portrait is not limited to reproducing the face or outward image of the subject, but aims to capture their essence, interpreting personal stories, identities and emotions. The project aims to understand how portraits can act as a mirror of the soul, going beyond mere physicality to create a true narrative, at once intimate and universal. The work is divided into three chapters. The first offers a theoretical overview of the evolution of the aesthetics of the image in the media, with a reference to photography as a visual medium that transforms the perception of space and time. The analysis examines the contribution of authors such as Roland Barthes, Susan Sontag and Walter Benjamin, who theorised about photography's unique ability to make an instant eternal. It also discusses how visual art allows for a dialogue between the image and the observer, facilitating the construction of collective memories that go beyond mere visual representation. The second chapter first deals with the history of visual art, starting with a historical concept and then analysing the relationship that is created between the photographer and the subject, examining the emotional and communicative dynamics that emerge during the creative process, before going on to deal with the emotions that arise from the image on the observer. The portrait becomes the product of an emotional collaboration. The stylistic and technical choices that influence the final result are analysed, demonstrating how it can become a connecting bridge between the portrayed subject and the observer, generating a reflection on the role of the artist and the perception of the image. The third chapter develops with a practical project consisting in the creation of a series of photographic portraits, conceived according to a simple and natural aesthetic. The intention is to capture the subjects in their simplicity, avoiding disturbing or artificial elements that could distort the focus from the protagonist. The portraits are taken in a context of simplicity, enhancing the natural beauty of the people portrayed and aiming for a direct and authentic interaction between subject and observer. Through this project, the theoretical reflections elaborated in the previous chapters are put into practice, evaluating the challenges and opportunities that arise during the creative process. This thesis aims to demonstrate how the photographic portrait can act as an aesthetic and empathic communication tool, capable of provoking profound reflections and creating personal meanings. The interweaving of theory and practice allows us to understand how the aesthetics of portraiture can touch deep emotional chords, revealing the essence of the subject photographed and creating a strong bond with the observer. The work fits into a context of study that aims to explore the evocative potential of photography, considering it not only as a technical medium, but also as a vehicle of human and cultural connection.

Questa tesi si basa sull’esplorazione dell’estetica dell’immagine attraverso il ritratto fotografico, con l’intento di analizzare il legame empatico tra fotografo, soggetto e osservatore. Nella cultura visiva contemporanea, il ritratto fotografico non si limita a riprodurre il volto o l’immagine esteriore del soggetto, ma mira a coglierne l’essenza, interpretando storie, identità e emozioni personali. Il progetto ha l’obiettivo di comprendere come i ritratti possano fungere da specchio dell’anima, andando oltre la semplice fisicità ma dando vita a una vera narrazione, visiva intima e universale allo stesso tempo. Il lavoro si articola in tre capitoli. Il primo propone una panoramica teorica sull’evoluzione dell’estetica dell’immagine nei media, con un accenno alla fotografia come medium visivo che trasforma la percezione dello spazio e del tempo. L'analisi prende in esame il contributo di autori come Roland Barthes, Susan Sontag e Walter Benjamin, i quali hanno teorizzato la capacità unica della fotografia di rendere eterno un istante. Si tratta anche come l’arte visiva permetta di creare un dialogo tra l’immagine e l’osservatore, facilitando la costruzione di memorie collettive che vanno oltre la mera rappresentazione visiva. Il secondo capitolo affronta in primis la storia dell’arte visiva partendo da un concetto storico per poi analizzare il rapporto che si crea tra il fotografo e il soggetto, esaminando le dinamiche emotive e comunicative che emergono durante il processo creativo, per poi andare a trattare le emozioni che scaturiscono dall’immagine sull’osservatore. Il ritratto diventa il prodotto di una collaborazione emotiva. Si analizzano le scelte stilistiche e tecniche che influenzano il risultato finale, dimostrando come esso possa diventare un ponte di connessione tra il soggetto ritratto e chi osserva, generando una riflessione sul ruolo dell’artista e sulla percezione dell’immagine. Nel terzo capitolo si sviluppa con un progetto pratico che consiste nella creazione di una serie di ritratti fotografici, concepiti secondo un’estetica semplice e naturale. L’intento è quello di catturare i soggetti nella loro semplicità, evitando elementi di disturbo o artificiosi che potrebbero distorcere il focus dal protagonista. I ritratti sono realizzati in un contesto di semplicità, esaltando la bellezza naturale delle persone ritratte e puntando a un’interazione diretta e autentica tra soggetto e osservatore. Attraverso questo progetto, si mettono in pratica le riflessioni teoriche elaborate nei capitoli precedenti, valutando le sfide e le opportunità che sorgono durante il processo creativo. Questa tesi vuole dimostrare come il ritratto fotografico possa fungere da strumento di comunicazione estetica ed empatica, capace di suscitare riflessioni profonde e creare dei significati personali. L’intreccio tra teoria e pratica permette di comprendere come l’estetica del ritratto, possa toccare corde emotive profonde, rivelando l’essenza del soggetto fotografato e creando un forte legame con l’osservatore. Il lavoro si inserisce in un contesto di studio che vuole esplorare le potenzialità evocative della fotografia, considerandola non solo un mezzo tecnico, ma anche come un veicolo di connessione umana e culturale.