La seguente relazione di laurea ha come primario obiettivo quello di analizzare l'andamento del settore del private equity durante la recente crisi economico-finanziaria e soprattutto le possibili opportunità venutesi a creare successivamente. Come strumenti di analisi sono stati utilizzati in via principale i dati forniti da AIFI (Associazione Italiana del Private Equity e del Venture Capital) e PEM (Private Equity Monitor), i quali periodicamente esaminano la tendenza del comparto del private equity nel contesto internazionale e nazionale. L'elaborato mette in evidenza che anche il settore in esame non è rimasto immune ai recenti eventi accaduti tra il 2007 e il 2010 registrando un decremento nel numero di investimenti realizzati, nonché una contrazione significativa della raccolta. Dopo aver illustrato il contesto internazionale ed in seguito quello nazionale la relazione si prefigge il fine di mettere in rilievo quelli che sono gli obiettivi del private equity e di sottolineare gli interventi da attuare per favorirne lo sviluppo. L'elaborato sottolinea l'esistenza di diverse interessanti opportunità di investimento che la crisi ha concesso al mercato del private equity. Pertanto la crisi, oltre ai suoi effetti devastanti, ha lasciato agli operatori del settore un'esperienza didattica utile e numerose opportunità da cogliere tempestivamente. Il quadro generale è caratterizzato dal fatto che è possibile acquistare a sconto aziende con elevato potenziale, in quanto i prezzi bassi riflettono le profonde incertezze che riguardano il comparto finanziario. Infine si riportano delle conclusioni in cui il tema principale riguarda il ¿caloroso¿ invito a ritornare ai fondamentali, abbandonando quella finanza speculativa e concentrandosi su obiettivi di lungo termine. Solo in questo modo si può tornare a parlare della teoria di creazione di valore.
Il ruolo dei fondi di private equity dopo la crisi
DIBIASE, LUCA
2009/2010
Abstract
La seguente relazione di laurea ha come primario obiettivo quello di analizzare l'andamento del settore del private equity durante la recente crisi economico-finanziaria e soprattutto le possibili opportunità venutesi a creare successivamente. Come strumenti di analisi sono stati utilizzati in via principale i dati forniti da AIFI (Associazione Italiana del Private Equity e del Venture Capital) e PEM (Private Equity Monitor), i quali periodicamente esaminano la tendenza del comparto del private equity nel contesto internazionale e nazionale. L'elaborato mette in evidenza che anche il settore in esame non è rimasto immune ai recenti eventi accaduti tra il 2007 e il 2010 registrando un decremento nel numero di investimenti realizzati, nonché una contrazione significativa della raccolta. Dopo aver illustrato il contesto internazionale ed in seguito quello nazionale la relazione si prefigge il fine di mettere in rilievo quelli che sono gli obiettivi del private equity e di sottolineare gli interventi da attuare per favorirne lo sviluppo. L'elaborato sottolinea l'esistenza di diverse interessanti opportunità di investimento che la crisi ha concesso al mercato del private equity. Pertanto la crisi, oltre ai suoi effetti devastanti, ha lasciato agli operatori del settore un'esperienza didattica utile e numerose opportunità da cogliere tempestivamente. Il quadro generale è caratterizzato dal fatto che è possibile acquistare a sconto aziende con elevato potenziale, in quanto i prezzi bassi riflettono le profonde incertezze che riguardano il comparto finanziario. Infine si riportano delle conclusioni in cui il tema principale riguarda il ¿caloroso¿ invito a ritornare ai fondamentali, abbandonando quella finanza speculativa e concentrandosi su obiettivi di lungo termine. Solo in questo modo si può tornare a parlare della teoria di creazione di valore.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
328438_ilruolodeifondidiprivateequitydopolacrisi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
50.7 kB
Formato
Adobe PDF
|
50.7 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/76497