Over the centuries man, along with the improvement of his cultural skills, expanded his ability to modify natural environments, intervening deeply and quickly on the biospheric cycles. During this long time of development, he became aware of the need to improve the sustainability of the systems. The concept of sustainability, meant as a way to ensure ¿ the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs ¿(Brundtland, 1987), is becoming very interesting and up to date in the designers' field. A sustainable garden is able to minimize the uptake of the available resources, and can be creating by adapting the design to the climate of the site, selecting the appropriate species, saving water and dividing the green spaces in a functional way. The Mediterranean garden has in itself all these characteristics already, representing as such an ideal model of sustainable garden. The plants of the Mediterranean flora are typically resistant to high temperatures and hot sun, to draught, strong winds and salinity and can thrive on poor substrates, thus minimizing maintenance needs. The present study is based on the previous considerations, and is focused on an area of the Mediterranean climatic zone, a very arid and moderately windy one, with hot summers and precipitations that are concentrated in the coldest months of the year. A first morphological, climatic and vegetational survey was followed by a `zonification' of the studied area in order to define the functional spaces inside the garden. The species used were mostly native of the Mediterranean basin, with a particular attention to the autochthonous plants, such as holm oak, oleander, olive trees, etc. Plants of tropical and sub-tropical climatic zones were also planted, as they can be perfectly adaptable to the Mediterranean climate. Moreover, by choosing rustic species and natural forms for the design, the result was a green space harmoniously integrated with the surrounding landscape. In conclusion, the Mediterranean garden can be considered as an easily manageable sustainable system.
L'uomo, con il trascorrere del tempo e con l'evolversi delle proprie capacità culturali, ha ampliato in modo significativo le possibilità di modificare gli ambienti naturali e di intervenire rapidamente e profondamente sui cicli dell'intera biosfera. Nel lungo processo di sviluppo si è giunti, però, alla consapevolezza del fatto che sia necessario perseguire un comportamento di sviluppo sostenibile. Il concetto di sostenibilità, con cui si intende lo sviluppo che è in grado assicurare ¿i bisogni delle generazioni presenti [¿] senza compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare i propri¿ (Rapporto Brundtland, 1987), sta diventando di estremo interesse e di grande attualità anche nella gestione e progettazione del verde. Un giardino sostenibile è un giardino che riduce al minimo il consumo delle risorse. Questo obiettivo può essere perseguito attraverso: l'adeguamento alle caratteristiche climatiche del sito di progetto; la selezione delle specie vegetali più idonee al contesto; il risparmio idrico; la suddivisione degli spazi in modo funzionale. Il giardino mediterraneo rispetta tutti questi accorgimenti configurandosi come modello di giardino sostenibile. Le specie tipiche del giardino mediterraneo sono piante: resistenti alle alte temperature; resistenti allo scarso apporto idrico; resistenti all'elevata esposizione a sole, vento e salsedine; capaci di vivere in suoli aridi e poveri. Tutto questo contribuisce alla riduzione della manutenzione. Su queste considerazioni si basa il caso di studio analizzato. Appartenendo alla zona climatica mediterranea, l'area presa in esame, è caratterizzata da inverni miti, estati calde e quasi completamente aride e dalla concentrazione delle precipitazioni, solitamente poco abbondanti, nei mesi più freddi. Ad una prima fase di analisi morfologiche, climatiche e vegetazionali, è seguita una "zonificazione" dell'area di progetto in modo da definire degli spazi funzionali all'interno del giardino. Le specie utilizzate sono, per la maggior parte, originarie del bacino del Mediterraneo; particolare considerazione si è avuta per l'utilizzo di piante autoctone, quali leccio, oleandro, olivo, etc. Sono state messe a dimora anche piante native di zone climatiche tropicali o sub-tropicali, perfettamente adattabili al clima mediterraneo. Il risultato è quello di un area verde, armoniosamente integrata con il paesaggio circostante, con forme naturali preferite a quelle artificiali, dotata di specie vegetali rustiche in grado di mantenersi da sé. Il ¿Mediterranean Gardening¿ si configura perciò come modello di sostenibilità nell'ambito dell'odierna gestione del verde.
Il giardino mediterraneo: modello di un verde sostenibile
CANNAVERA, STEFANIA
2008/2009
Abstract
L'uomo, con il trascorrere del tempo e con l'evolversi delle proprie capacità culturali, ha ampliato in modo significativo le possibilità di modificare gli ambienti naturali e di intervenire rapidamente e profondamente sui cicli dell'intera biosfera. Nel lungo processo di sviluppo si è giunti, però, alla consapevolezza del fatto che sia necessario perseguire un comportamento di sviluppo sostenibile. Il concetto di sostenibilità, con cui si intende lo sviluppo che è in grado assicurare ¿i bisogni delle generazioni presenti [¿] senza compromettere le capacità delle generazioni future di soddisfare i propri¿ (Rapporto Brundtland, 1987), sta diventando di estremo interesse e di grande attualità anche nella gestione e progettazione del verde. Un giardino sostenibile è un giardino che riduce al minimo il consumo delle risorse. Questo obiettivo può essere perseguito attraverso: l'adeguamento alle caratteristiche climatiche del sito di progetto; la selezione delle specie vegetali più idonee al contesto; il risparmio idrico; la suddivisione degli spazi in modo funzionale. Il giardino mediterraneo rispetta tutti questi accorgimenti configurandosi come modello di giardino sostenibile. Le specie tipiche del giardino mediterraneo sono piante: resistenti alle alte temperature; resistenti allo scarso apporto idrico; resistenti all'elevata esposizione a sole, vento e salsedine; capaci di vivere in suoli aridi e poveri. Tutto questo contribuisce alla riduzione della manutenzione. Su queste considerazioni si basa il caso di studio analizzato. Appartenendo alla zona climatica mediterranea, l'area presa in esame, è caratterizzata da inverni miti, estati calde e quasi completamente aride e dalla concentrazione delle precipitazioni, solitamente poco abbondanti, nei mesi più freddi. Ad una prima fase di analisi morfologiche, climatiche e vegetazionali, è seguita una "zonificazione" dell'area di progetto in modo da definire degli spazi funzionali all'interno del giardino. Le specie utilizzate sono, per la maggior parte, originarie del bacino del Mediterraneo; particolare considerazione si è avuta per l'utilizzo di piante autoctone, quali leccio, oleandro, olivo, etc. Sono state messe a dimora anche piante native di zone climatiche tropicali o sub-tropicali, perfettamente adattabili al clima mediterraneo. Il risultato è quello di un area verde, armoniosamente integrata con il paesaggio circostante, con forme naturali preferite a quelle artificiali, dotata di specie vegetali rustiche in grado di mantenersi da sé. Il ¿Mediterranean Gardening¿ si configura perciò come modello di sostenibilità nell'ambito dell'odierna gestione del verde.File | Dimensione | Formato | |
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