The work done at Alpe Valcavera focused on the organization of grazing on the formation of thermal condition, which ranks as objective to evaluate the productive possibilities of these with a view to a possible differentiation of dairy products. The review process is made at and subsequent organization, started with the preliminary examination of the pasture through the tools available maps and aerial photos, then explores the terrain to identify the main compositional differences and the characters most significant environmental grouper contiguous portions of grazing homogeneous organization for use. Within portions of pasture with homogeneous characteristics, vegetation analysis were conducted according to the linear analysis method developed by Daget and Poissonet to identify the composition and then to determine the facies present in the pasture. The classification of findings, aimed at the identification of grazing homogeneous units (facies), Cluster Analysis was done by using as variables specific contributions (CS) species detected. Using a dendrogram which identifies the relationship between individual measurements shall be defined and the different facies types pastoral vegetation present (types 6 and 7 facies belonging to the pastoral formation of thermal condition). Among these, 2 are particularly interesting for the presence of species with higher quality indices and their likely influence on the chemical composition of milk derived from these: the facies in Onobrychis montana and the one which is relevant Helianthemum nummularium in the presence of Anthyllis Montana. It has been proven fact that the presence of grazing or grass (especially species dicotyledons) in ruminant diets positively influence the characteristics nutraceutical dairy derivatives with significant effects on natural antioxidants (carotenes, polyphenols, vitamin A and E ) and especially on the composition of fatty acids and terpenes. To define the plan for grazing was calculated pastoral value (VP) for each facies, which helped to define the load-supporting portion of pasture detected in each field. To allow a rational use of resources dell'Alpe pastures was provided round of the adoption of grazing land, through their division into sections (5) and subsections. Have been identified on the pasture sections where it would be possible to make a single management system for vegetation type, using the number of days of grazing than expected. It was found that extension of the training and pastoral value of thermal condition would allow grazing long enough to assume exclusive use of these formations, but with many limitations. In fact with the cattle business is not possible to provide a differentiation of dairy products, because of the time minimum (40 head) needed to beef supply for the change between the training and enabling them subsequently diversified production. One possible solution would be to reduce animal grazing, allowing you to extend the duration of grazing on each section of pasture thermal condition. The application of this solution raises problems, however, business organizational (double cheese-making, greater commitment to labor) not easy to solve. Having explored the possibility of differentiation of dairy products from grass still increases the knowledge on possible ways of qualifying and connecting to the territory of Alpine dairy products.

Il lavoro svolto sull'Alpe Valcavera ha riguardato l'organizzazione del pascolamento sulle formazioni di condizione termica, ponendosi come obiettivo quello di valutare le possibilità produttive di queste al fine di una possibile differenziazione del prodotto caseario. Il lavoro ha preso avvio con l'esame preliminare del pascolo per individuare le principali differenze vegetazionali, per poi raggruppare le porzioni contigue di pascolo omogeneo ai fini dell'organizzazione dell'utilizzazione. All'interno di queste aree, si sono svolte le analisi vegetazionali secondo il metodo dell'analisi lineare elaborata da Daget e Poissonet (1969), per identificarne la composizione e successivamente individuare le facies presenti sul pascolo. La classificazione dei rilievi, è stata realizzata tramite Cluster Analysis utilizzando come variabili i contributi specifici (CS) delle specie rilevate. Tramite un dendrogramma si sono individuate le relazioni tra i singoli rilievi e definiti i tipi pastorali e le facies vegetazionali presenti (6 tipi pastorali e 7 facies di condizione termica).Fra tutte, 2 risultano particolarmente interessanti per la presenza di specie con indici di qualità superiori e per la loro probabile influenza sulla composizione chimica del latte derivato da queste: la facies a Onobrychis montana e quella a Helianthemum nummularium in cui risulta rilevante la presenza di Anthyllis montana.È dimostrato che la presenza di erba fresca (specialmente le specie dicotiledoni) nell'alimentazione dei ruminanti influenzi positivamente le caratteristiche nutraceutiche dei prodotti caseari derivati, con effetti rilevanti su antiossidanti naturali (caroteni, polifenoli, vitamina A ed E) e sulla composizione in acidi grassi e terpeni.Per definire il piano di pascolamento è stato calcolato il valore pastorale (VP) per ogni facies, che ha permesso di definire i carichi mantenibili da ciascuna porzione di pascolo individuata in campo. Per permettere un razionale utilizzo delle risorse pascolive dell'Alpe, è stata prevista l'adozione del pascolamento turnato delle superfici, tramite la loro suddivisione in sezioni (5) e sottosezioni. Sono state individuate sul pascolo le sezioni in cui sarebbe possibile effettuare una gestione unitaria per tipo vegetazionale, utilizzando il numero dei giorni di pascolamento massimo prevedibile.È emerso che valori pastorali ed estensioni delle formazioni di condizione termica permetterebbero un pascolamento sufficientemente lungo da poter ipotizzare un uso esclusivo di queste formazioni, ma con numerose limitazioni.Infatti, con la mandria aziendale, non è possibile prevedere una differenziazione del prodotto caseario, a causa dei tempi minimi necessari alle bovine per adattarsi al cambio di alimentazione fra le formazione e permetterne, successivamente, una produzione Diversificata. Studi hanno dimostrato come siano necessari dai 2 ai 7 giorni, per permettere il trasferimento dei componenti dall'erba al latte.Una riduzione degli animali pascolanti, permetterebbe di estendere la durata del pascolamento su ciascun sezione di pascolo di condizione termica.L'applicazione di questa soluzione pone però problemi organizzativi aziendali (doppia caseificazione,maggior impegno di mano d'opera) di non facile soluzione.L'aver esplorato la possibilità di differenziazione dei prodotti caseari da erba accresce comunque le conoscenze sulle possibili vie di qualificazione e collegamento al territorio dei prodotti caseari alpini.

ORGANIZZAZIONE DEL PASCOLAMENTO SUI TIPI PASTORALI DI CONDIZIONE TERMICA PER LA DIFFERENZIAZIONE DELLA PRODUZIONE LATTEA NELL'ALPE VALCAVERA (VALLE STURA)

ARATI, EMANUELE
2008/2009

Abstract

Il lavoro svolto sull'Alpe Valcavera ha riguardato l'organizzazione del pascolamento sulle formazioni di condizione termica, ponendosi come obiettivo quello di valutare le possibilità produttive di queste al fine di una possibile differenziazione del prodotto caseario. Il lavoro ha preso avvio con l'esame preliminare del pascolo per individuare le principali differenze vegetazionali, per poi raggruppare le porzioni contigue di pascolo omogeneo ai fini dell'organizzazione dell'utilizzazione. All'interno di queste aree, si sono svolte le analisi vegetazionali secondo il metodo dell'analisi lineare elaborata da Daget e Poissonet (1969), per identificarne la composizione e successivamente individuare le facies presenti sul pascolo. La classificazione dei rilievi, è stata realizzata tramite Cluster Analysis utilizzando come variabili i contributi specifici (CS) delle specie rilevate. Tramite un dendrogramma si sono individuate le relazioni tra i singoli rilievi e definiti i tipi pastorali e le facies vegetazionali presenti (6 tipi pastorali e 7 facies di condizione termica).Fra tutte, 2 risultano particolarmente interessanti per la presenza di specie con indici di qualità superiori e per la loro probabile influenza sulla composizione chimica del latte derivato da queste: la facies a Onobrychis montana e quella a Helianthemum nummularium in cui risulta rilevante la presenza di Anthyllis montana.È dimostrato che la presenza di erba fresca (specialmente le specie dicotiledoni) nell'alimentazione dei ruminanti influenzi positivamente le caratteristiche nutraceutiche dei prodotti caseari derivati, con effetti rilevanti su antiossidanti naturali (caroteni, polifenoli, vitamina A ed E) e sulla composizione in acidi grassi e terpeni.Per definire il piano di pascolamento è stato calcolato il valore pastorale (VP) per ogni facies, che ha permesso di definire i carichi mantenibili da ciascuna porzione di pascolo individuata in campo. Per permettere un razionale utilizzo delle risorse pascolive dell'Alpe, è stata prevista l'adozione del pascolamento turnato delle superfici, tramite la loro suddivisione in sezioni (5) e sottosezioni. Sono state individuate sul pascolo le sezioni in cui sarebbe possibile effettuare una gestione unitaria per tipo vegetazionale, utilizzando il numero dei giorni di pascolamento massimo prevedibile.È emerso che valori pastorali ed estensioni delle formazioni di condizione termica permetterebbero un pascolamento sufficientemente lungo da poter ipotizzare un uso esclusivo di queste formazioni, ma con numerose limitazioni.Infatti, con la mandria aziendale, non è possibile prevedere una differenziazione del prodotto caseario, a causa dei tempi minimi necessari alle bovine per adattarsi al cambio di alimentazione fra le formazione e permetterne, successivamente, una produzione Diversificata. Studi hanno dimostrato come siano necessari dai 2 ai 7 giorni, per permettere il trasferimento dei componenti dall'erba al latte.Una riduzione degli animali pascolanti, permetterebbe di estendere la durata del pascolamento su ciascun sezione di pascolo di condizione termica.L'applicazione di questa soluzione pone però problemi organizzativi aziendali (doppia caseificazione,maggior impegno di mano d'opera) di non facile soluzione.L'aver esplorato la possibilità di differenziazione dei prodotti caseari da erba accresce comunque le conoscenze sulle possibili vie di qualificazione e collegamento al territorio dei prodotti caseari alpini.
ITA
The work done at Alpe Valcavera focused on the organization of grazing on the formation of thermal condition, which ranks as objective to evaluate the productive possibilities of these with a view to a possible differentiation of dairy products. The review process is made at and subsequent organization, started with the preliminary examination of the pasture through the tools available maps and aerial photos, then explores the terrain to identify the main compositional differences and the characters most significant environmental grouper contiguous portions of grazing homogeneous organization for use. Within portions of pasture with homogeneous characteristics, vegetation analysis were conducted according to the linear analysis method developed by Daget and Poissonet to identify the composition and then to determine the facies present in the pasture. The classification of findings, aimed at the identification of grazing homogeneous units (facies), Cluster Analysis was done by using as variables specific contributions (CS) species detected. Using a dendrogram which identifies the relationship between individual measurements shall be defined and the different facies types pastoral vegetation present (types 6 and 7 facies belonging to the pastoral formation of thermal condition). Among these, 2 are particularly interesting for the presence of species with higher quality indices and their likely influence on the chemical composition of milk derived from these: the facies in Onobrychis montana and the one which is relevant Helianthemum nummularium in the presence of Anthyllis Montana. It has been proven fact that the presence of grazing or grass (especially species dicotyledons) in ruminant diets positively influence the characteristics nutraceutical dairy derivatives with significant effects on natural antioxidants (carotenes, polyphenols, vitamin A and E ) and especially on the composition of fatty acids and terpenes. To define the plan for grazing was calculated pastoral value (VP) for each facies, which helped to define the load-supporting portion of pasture detected in each field. To allow a rational use of resources dell'Alpe pastures was provided round of the adoption of grazing land, through their division into sections (5) and subsections. Have been identified on the pasture sections where it would be possible to make a single management system for vegetation type, using the number of days of grazing than expected. It was found that extension of the training and pastoral value of thermal condition would allow grazing long enough to assume exclusive use of these formations, but with many limitations. In fact with the cattle business is not possible to provide a differentiation of dairy products, because of the time minimum (40 head) needed to beef supply for the change between the training and enabling them subsequently diversified production. One possible solution would be to reduce animal grazing, allowing you to extend the duration of grazing on each section of pasture thermal condition. The application of this solution raises problems, however, business organizational (double cheese-making, greater commitment to labor) not easy to solve. Having explored the possibility of differentiation of dairy products from grass still increases the knowledge on possible ways of qualifying and connecting to the territory of Alpine dairy products.
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