Questo lavoro si pone come obbiettivo principale quello di chiarire il tema dell'autismo e del rapporto madre-bambino, temi studiabili in modo indipendente, ma uniti dalla situazione specifica del rapporto tra una madre ed il figlio autistico. Affronteremo le diverse teorie sul rapporto madre-bambino che si sono susseguite fino ad oggi passando in rassegna i principali autori che hanno lavorato su questo argomento (Freud, Ferenczi, Klein, Mahler, Winnicott, Bowlby e così via). Chiariremo poi che cos'è l'autismo, come colpisce i bambini, cosa provoca e come si evolve tale sindrome. Infine, partendo dalle basi preposte nelle parti precedenti, analizzeremo il rapporto madre-bambino nel caso specifico in cui il bambino presenti la sindrome dell'autismo. Si vedrà come, talvolta, da problemi iniziali se ne creino altri, e come l'autismo porti irrimediabilmente serie complicazioni in tale rapporto. Potrà allora una madre svolgere una buona cura verso il figlio? E cosa intendiamo per ¿cura buona¿? C'è forse un modo buono per allevare un figlio? E se sì è possibile con un bambino autistico? Osserveremo quindi l'influenza della sindrome autistica sulla relazione madre-bambino, illustrando i problemi che insorgono principalmente, le difficoltà del bambino e le difficoltà della madre. Vedremo poi come tali difficoltà vadano ad intaccare il rapporto madre-bambino, e quali altre conseguenze porterà a loro volta questa situazione. In questo elaborato non si vogliono fornire risposte, spiegazioni o consigli, né tantomeno ¿stratagemmi¿ su come relazionarsi con un figlio autistico. Si vuole piuttosto porre le basi concettuali che stanno dietro al concetto di legame madre-bambino, per poter far comprendere come, in caso di autismo, tale legame sia modificato. Importante, senza dubbio, è avere un sostegno adeguato che porti la madre ad occuparsi del figlio nel modo più sereno possibile. Illustreremo infatti come una madre non serena (condizione purtroppo molto probabile in queste situazioni) possa occuparsi del figlio in modo non ottimale. Non si intenda certo che la madre non possa mostrare mai la minima debolezza. Piuttosto si tratta di comportarsi verso il figlio nel modo più naturale possibile, nel modo in cui solo una madre affettuosa può sapere, anche nei casi in cui il figlio sembra non riportare soddisfazione, interesse, cura o sostegno da tale relazione, com'è nel caso di autismo. Cercheremo così di osservare l'autismo dall'¿interno¿, ossia nella quotidianità del rapporto tra questi bambini e la loro madre, cercando di andare oltre ad una mera e semplice descrizione di tale situazione.

La relazione madre-bambino e l'autismo

CULASSO, DIEGO
2008/2009

Abstract

Questo lavoro si pone come obbiettivo principale quello di chiarire il tema dell'autismo e del rapporto madre-bambino, temi studiabili in modo indipendente, ma uniti dalla situazione specifica del rapporto tra una madre ed il figlio autistico. Affronteremo le diverse teorie sul rapporto madre-bambino che si sono susseguite fino ad oggi passando in rassegna i principali autori che hanno lavorato su questo argomento (Freud, Ferenczi, Klein, Mahler, Winnicott, Bowlby e così via). Chiariremo poi che cos'è l'autismo, come colpisce i bambini, cosa provoca e come si evolve tale sindrome. Infine, partendo dalle basi preposte nelle parti precedenti, analizzeremo il rapporto madre-bambino nel caso specifico in cui il bambino presenti la sindrome dell'autismo. Si vedrà come, talvolta, da problemi iniziali se ne creino altri, e come l'autismo porti irrimediabilmente serie complicazioni in tale rapporto. Potrà allora una madre svolgere una buona cura verso il figlio? E cosa intendiamo per ¿cura buona¿? C'è forse un modo buono per allevare un figlio? E se sì è possibile con un bambino autistico? Osserveremo quindi l'influenza della sindrome autistica sulla relazione madre-bambino, illustrando i problemi che insorgono principalmente, le difficoltà del bambino e le difficoltà della madre. Vedremo poi come tali difficoltà vadano ad intaccare il rapporto madre-bambino, e quali altre conseguenze porterà a loro volta questa situazione. In questo elaborato non si vogliono fornire risposte, spiegazioni o consigli, né tantomeno ¿stratagemmi¿ su come relazionarsi con un figlio autistico. Si vuole piuttosto porre le basi concettuali che stanno dietro al concetto di legame madre-bambino, per poter far comprendere come, in caso di autismo, tale legame sia modificato. Importante, senza dubbio, è avere un sostegno adeguato che porti la madre ad occuparsi del figlio nel modo più sereno possibile. Illustreremo infatti come una madre non serena (condizione purtroppo molto probabile in queste situazioni) possa occuparsi del figlio in modo non ottimale. Non si intenda certo che la madre non possa mostrare mai la minima debolezza. Piuttosto si tratta di comportarsi verso il figlio nel modo più naturale possibile, nel modo in cui solo una madre affettuosa può sapere, anche nei casi in cui il figlio sembra non riportare soddisfazione, interesse, cura o sostegno da tale relazione, com'è nel caso di autismo. Cercheremo così di osservare l'autismo dall'¿interno¿, ossia nella quotidianità del rapporto tra questi bambini e la loro madre, cercando di andare oltre ad una mera e semplice descrizione di tale situazione.
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