ABSTRACT IN INGLESE Introduction: The foreign population is steadily increasing in the national context, and healthcare workers are increasingly exposed to communication challenges with patiens who do not speak italian. There are both high and low-tech tools to develop Augmentative and Alternative Communication (AAC), some of which have been implemented even for critical patients. However, these tools are sometimes unavailable or unknown to healthcare professionals. Currently, the hospital does not have structured tools for communicating with foreign patients accessing the Departement of Emergency and Critical Care (DEAC). Objective: This study aims to investigate the needs of healthcare workers when communicating whith non-italian-speaking patients to identify communication tools that can improve understanding for patients accessing the DEAC of the Santa Croce and Carle Hospital in Cuneo. Materials and Methods: Following a literature review on the main scientific database, an observational study was conducted using a semi-structured questionnaire administered to medical, nursing and healthcare assistant (OSS) staff working withing the DEAC of Santa Croce and Carle Hospital in Cuneo. Alfter obtaining authorization, the questionnaire was sent on 25/08/2024. Data were analyzed using Microsoft Excel, with values expressed as average frequencies and percentages. Results: The questionnaire was completed by 103 subjects, including 68 nurses (66%), 18 OSS (17,5%) and 17 doctors (16,5%). Of the respondents 88,3% know at least one foreign language (predominantly English and French), but most have low to medium-low proficiency (78,3%). The languages that staff reported having the most difficulty with are Arabic (n 34; 33%), Albanian (n 32; 31,1%) and Romanian (25,5%). Staff members who most frequently reported communication difficulties with foreign patients were from the Emergency Department. The resources used by workers to cope with communication difficulties include smarthphones (87; 84,5%), assistance from caregivers (77; 74,8%), the use of cultural mediators (69; 67%) and the use of symbol boards or printed materials (20; 19,4%). 71 workers (69,9%) believe it is necessary or essential to adopt tools to facilitate communication with non-italian-speaking patients, especially those from the Emergency Department, Urgent Medicine and Intensive Care Iunits. Few workers (15; 14,6%) are familiar with the Vidatak EZ Board communication boards, but 44 (42,7%) believe it would be useful to have it translated into multiple languages with possible adptations to different contexts. Conclusions: The study reveals communication difficulties among DEAC staff when dealing with non-italian-speaking patients. Il would be advisable to adopt technological tools or communication boeard translated into different languages to assist staff in communicating with patients who do not speak Italian. Keywords: Intensive care nursing, critical patients, foreign patients, linguistic diversity, communication barriers, communication systems, augmentative alternative communication, communication aids for disabled, communication pictograms.
ABSTRACT Introduzione: La popolazione straniera è sempre più in aumento nel contesto nazionale e gli operatori sanitari sono esposti con una frequenza crescente alle sfide comunicative che si possono presentare con le persone assistite che non parlano la lingua italiana. Esistono strumenti al ad alta e bassa tecnologia per sviluppare la comunicazione aumentativa alternativa (CAA) e alcuni sono stati implementati anche per il paziente critico, ma talvolta non sono disponibili o non conosciuti dai professionisti sanitari. L’Azienda Ospedaliera ad oggi non dispone di strumenti strutturati per la comunicazione con il paziente straniero che accede al Dipartimento di Emergenza e Aree Critiche (DEAC). Obiettivo: Il lavoro si pone l’obiettivo di indagare i bisogni degli operatori sanitari nella comunicazione con la persona assistita che non parla la lingua italiana, per individuare strumenti comunicativi che possono contribuire a una maggiore comprensione della persona assistita che accede al DEAC dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo. Materiale e metodi: A seguito di una revisione della letteratura sulle principali banche dati scientifiche, è stato condotto uno studio osservazionale attraverso la somministrazione di un questionario semistrutturato rivolto al personale medico, infermieristico e OSS che lavora all’interno del DEAC dell’AO Santa Croce e Carle di Cuneo. Ottenuta l’autorizzazione, il questionario è stato inviato in data 25/08/2024 tramite Google Moduli, con fine della compilazione il 5 settembre 2024. I dati sono stati analizzati attraverso Microsoft Excel con valori di frequenza, media e percentuali. Risultati: Il questionario è stato compilato da n 103 soggetti, di cui n. 68 infermieri (66%), n. 18 OSS (17,5%) e n. 17 medici (16,5%). L’ 88,3% dei rispondenti conosce almeno una lingua straniera, (prevalentemente inglese e francese), ma il livello di padronanza è per la maggior parte bassa/medio-bassa (78,3%). Le lingue con cui il personale ha riferito di avere maggiore difficoltà sono l’arabo (n 34; 33%), l’albanese (n 32; 31,1%) e il rumeno (25,5%). Il personale che riscontra con più frequenza difficoltà comunicative con le persone straniere è risultato appartenere al Pronto Soccorso. Le risorse utilizzate dagli operatori per far fronte alle difficoltà comunicative sono gli smartphone (n.87; 84,5%), l’aiuto dei caregivers (N. 77; 74,8%), l’attivazione del mediatore culturale (n. 69; 67%) e l’utilizzo di tabelle con simboli o materiale cartaceo (n. 20; 19,4%). N 71 operatori (69,9%) ritengono necessario/indispensabile l’adozione di strumenti per facilitare a comunicazione con la persona che non parla italiano e sono prevalentemente afferenti alle strutture di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza e Le Terapie Intensive. Pochi operatori (n15; 14,6%) conoscono la tavola di comunicazione Vidatak EZ Board© ma n. 44 (42,7%) ritengono che sarebbe utile averla tradotta in più lingue, con eventuali adattamenti ai diversi contesti. Conclusioni: Dallo studio emergono difficoltà comunicative all’interno del personale del DEAC con la persona che non parla la lingua italiana. Sarebbe auspicabile l’adozione di strumenti tecnologici o tavole cartacee tradotte in varie lingue, che supportino gli operatori nella comunicazione con il paziente che non parla italiano. Parole chiavi: Assistenza infermieristica in terapia intensiva, pazienti critici, pazienti stranieri, diversità linguistica, barriere di comunicazione, sistemi di comunicazione, comunicazione aumentativa alternativa, mezzi di comunicazione per disabili, pittogrammi di comunicazione.
What do you mean? La comunicazione in area critica con persone assistite che non parlano italiano
DENINOTTI, JESSICA
2023/2024
Abstract
ABSTRACT Introduzione: La popolazione straniera è sempre più in aumento nel contesto nazionale e gli operatori sanitari sono esposti con una frequenza crescente alle sfide comunicative che si possono presentare con le persone assistite che non parlano la lingua italiana. Esistono strumenti al ad alta e bassa tecnologia per sviluppare la comunicazione aumentativa alternativa (CAA) e alcuni sono stati implementati anche per il paziente critico, ma talvolta non sono disponibili o non conosciuti dai professionisti sanitari. L’Azienda Ospedaliera ad oggi non dispone di strumenti strutturati per la comunicazione con il paziente straniero che accede al Dipartimento di Emergenza e Aree Critiche (DEAC). Obiettivo: Il lavoro si pone l’obiettivo di indagare i bisogni degli operatori sanitari nella comunicazione con la persona assistita che non parla la lingua italiana, per individuare strumenti comunicativi che possono contribuire a una maggiore comprensione della persona assistita che accede al DEAC dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo. Materiale e metodi: A seguito di una revisione della letteratura sulle principali banche dati scientifiche, è stato condotto uno studio osservazionale attraverso la somministrazione di un questionario semistrutturato rivolto al personale medico, infermieristico e OSS che lavora all’interno del DEAC dell’AO Santa Croce e Carle di Cuneo. Ottenuta l’autorizzazione, il questionario è stato inviato in data 25/08/2024 tramite Google Moduli, con fine della compilazione il 5 settembre 2024. I dati sono stati analizzati attraverso Microsoft Excel con valori di frequenza, media e percentuali. Risultati: Il questionario è stato compilato da n 103 soggetti, di cui n. 68 infermieri (66%), n. 18 OSS (17,5%) e n. 17 medici (16,5%). L’ 88,3% dei rispondenti conosce almeno una lingua straniera, (prevalentemente inglese e francese), ma il livello di padronanza è per la maggior parte bassa/medio-bassa (78,3%). Le lingue con cui il personale ha riferito di avere maggiore difficoltà sono l’arabo (n 34; 33%), l’albanese (n 32; 31,1%) e il rumeno (25,5%). Il personale che riscontra con più frequenza difficoltà comunicative con le persone straniere è risultato appartenere al Pronto Soccorso. Le risorse utilizzate dagli operatori per far fronte alle difficoltà comunicative sono gli smartphone (n.87; 84,5%), l’aiuto dei caregivers (N. 77; 74,8%), l’attivazione del mediatore culturale (n. 69; 67%) e l’utilizzo di tabelle con simboli o materiale cartaceo (n. 20; 19,4%). N 71 operatori (69,9%) ritengono necessario/indispensabile l’adozione di strumenti per facilitare a comunicazione con la persona che non parla italiano e sono prevalentemente afferenti alle strutture di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza e Le Terapie Intensive. Pochi operatori (n15; 14,6%) conoscono la tavola di comunicazione Vidatak EZ Board© ma n. 44 (42,7%) ritengono che sarebbe utile averla tradotta in più lingue, con eventuali adattamenti ai diversi contesti. Conclusioni: Dallo studio emergono difficoltà comunicative all’interno del personale del DEAC con la persona che non parla la lingua italiana. Sarebbe auspicabile l’adozione di strumenti tecnologici o tavole cartacee tradotte in varie lingue, che supportino gli operatori nella comunicazione con il paziente che non parla italiano. Parole chiavi: Assistenza infermieristica in terapia intensiva, pazienti critici, pazienti stranieri, diversità linguistica, barriere di comunicazione, sistemi di comunicazione, comunicazione aumentativa alternativa, mezzi di comunicazione per disabili, pittogrammi di comunicazione.File | Dimensione | Formato | |
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TESI_JESSICA_DEFINITITA_02-10-24_H22.pdf
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Descrizione: La popolazione straniera è sempre più in aumento nel contesto nazionale e gli operatori sanitari sono esposti con una frequenza crescente alle sfide comunicative che si possono presentare con le persone assistite che non parlano la
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