ABSTRACT (inglese) Introduction: Pronation in ARDS is a postural therapy that plays an important role in more severe cases. Its purpose is to improve the ventilation/perfusion ratio and allow for more protective ventilation. However, although it can lead to significant clinical improvements, it is not without complications. Objective of the thesis: The purpose of this thesis study was to assess the overall incidence of complications resulting from the prone position, comparing two groups of patients subjected to pronation at an early stage and at a later stage during the SARS-CoV2 pandemic. Additionally, we analyzed the incidence of individual complications, with particular focus on pressure injuries. Materials and Methods: In this retrospective study, we considered adult patients who underwent pronation for severe ARDS between March 2020 and December 2023. We calculated the incidence of short-term complications (desaturation, hemodynamic alterations, arrhythmias, cardiac arrest and displacement or removal of invasive devices) and medium to long-term complications (pressure sores, facial edema, airway bleeding, vomiting/regurgitation, endotracheal tube obstruction, ocular and nerve injuries). Results: A total of 152 patients were enrolled, with a total of 598 pronation maneuvers. The overall incidence of complications was 77%, with a higher occurrence of hemodynamic, respiratory alterations and pressure sores. The latter were more localized on the face, particularly the chin and lips, and they could be significantly severity (grade 2 in over 70% of cases and grade 4 in 22%). The management of gastrointestinal complications improved over the second period considered. Discussion: Prone positioning is associated with complications of different severity and outcomes for the patient, as confirmed by other studies in literature. Adequate and consistent nursing care, along with the application of protocols, can reduce life-threatening complications and those with severe permanent sequelae. However, it is difficult to prevent even severe pressure injuries, and moreover, the use of facial masks does not seem to be able to completely prevent pressure damage, especially in certain areas where the damage can be even more severe (chin). Keywords: Acute Respiratory Distress Syndrome, ARDS, SARS-CoV2 infection, complications, pressure sores, pronation, nursing care.

ABSTRACT Introduzione: La pronazione nell’ARDS è una terapia posturale che riveste un ruolo importante nei casi più severi. Essa ha la funzione di migliorare il rapporto ventilazione/perfusione e permette una ventilazione maggiormente protettiva. Tuttavia, seppur in grado di generare miglioramenti clinici notevoli, non è priva di complicanze. Obiettivo della tesi: Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato valutare l’incidenza complessiva delle complicanze conseguenti alla posizione prona, confrontando due gruppi di pazienti sottoposti a pronazione in una fase iniziale e in una fase più tardiva durante la pandemia da SARS-CoV2. Secondariamente abbiamo analizzato l’incidenza delle singole complicanze, in particolar modo le lesioni da pressione. Materiali e metodi: In questo studio retrospettivo abbiamo considerato i pazienti adulti sottoposti a pronazione per ARDS severa nel periodo da marzo 2020 a dicembre 2023. Abbiamo calcolato l’incidenza delle complicanze a breve termine (desaturazioni, alterazioni emodinamiche, aritmie, arresto cardiaco e dislocazioni o rimozioni dei dispositivi invasivi) e delle complicanze a medio-lungo termine (lesioni da pressione, edemi facciali, sanguinamenti delle vie aeree, vomito/rigurgito, ostruzione del tubo endotracheale, lesioni oculari e nervose). Risultati: Sono stati arruolati 152 pazienti per un totale di 598 manovre di pronazione. L’incidenza complessiva di complicanze è stata del 77% dei casi, con una maggior incidenza di alterazioni emodinamiche, respiratorie e lesioni da pressione. Queste ultime più localizzate al volto, in particolare mento e labbra, possono essere anche di gravità importante (grado 2 in oltre il 70% dei casi e grado 4 nel 22%). La gestione delle complicanze gastroenteriche è migliorata nel secondo periodo considerato. Discussione: La pronazione è gravata da complicanze di diversa gravità ed esito per il paziente, come confermato anche in altri lavori in letteratura. L’assistenza infermieristica adeguata e costante, associata all’applicazione di protocolli, è in grado di limitare le complicanze a rischio di vita e quelle con gravi sequele permanenti. Tuttavia, è difficile la prevenzione di lesioni da pressione anche gravi e, inoltre, l’utilizzo di maschere facciali non pare in grado di prevenire completamente il danno da pressione specie in alcune sedi ove il danno può essere persino più grave (mento). Parole chiave: Acute Respiratory Distress Syndrome, ARDS, infezione da SARS-CoV2, complicanze, lesioni da decubito, pronazione, assistenza infermieristica.

La pronazione nella gestione della Sindrome da Distress Respiratorio Acuto (ARDS): rischi e complicanze cliniche

DRABO, IRIS
2023/2024

Abstract

ABSTRACT Introduzione: La pronazione nell’ARDS è una terapia posturale che riveste un ruolo importante nei casi più severi. Essa ha la funzione di migliorare il rapporto ventilazione/perfusione e permette una ventilazione maggiormente protettiva. Tuttavia, seppur in grado di generare miglioramenti clinici notevoli, non è priva di complicanze. Obiettivo della tesi: Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato valutare l’incidenza complessiva delle complicanze conseguenti alla posizione prona, confrontando due gruppi di pazienti sottoposti a pronazione in una fase iniziale e in una fase più tardiva durante la pandemia da SARS-CoV2. Secondariamente abbiamo analizzato l’incidenza delle singole complicanze, in particolar modo le lesioni da pressione. Materiali e metodi: In questo studio retrospettivo abbiamo considerato i pazienti adulti sottoposti a pronazione per ARDS severa nel periodo da marzo 2020 a dicembre 2023. Abbiamo calcolato l’incidenza delle complicanze a breve termine (desaturazioni, alterazioni emodinamiche, aritmie, arresto cardiaco e dislocazioni o rimozioni dei dispositivi invasivi) e delle complicanze a medio-lungo termine (lesioni da pressione, edemi facciali, sanguinamenti delle vie aeree, vomito/rigurgito, ostruzione del tubo endotracheale, lesioni oculari e nervose). Risultati: Sono stati arruolati 152 pazienti per un totale di 598 manovre di pronazione. L’incidenza complessiva di complicanze è stata del 77% dei casi, con una maggior incidenza di alterazioni emodinamiche, respiratorie e lesioni da pressione. Queste ultime più localizzate al volto, in particolare mento e labbra, possono essere anche di gravità importante (grado 2 in oltre il 70% dei casi e grado 4 nel 22%). La gestione delle complicanze gastroenteriche è migliorata nel secondo periodo considerato. Discussione: La pronazione è gravata da complicanze di diversa gravità ed esito per il paziente, come confermato anche in altri lavori in letteratura. L’assistenza infermieristica adeguata e costante, associata all’applicazione di protocolli, è in grado di limitare le complicanze a rischio di vita e quelle con gravi sequele permanenti. Tuttavia, è difficile la prevenzione di lesioni da pressione anche gravi e, inoltre, l’utilizzo di maschere facciali non pare in grado di prevenire completamente il danno da pressione specie in alcune sedi ove il danno può essere persino più grave (mento). Parole chiave: Acute Respiratory Distress Syndrome, ARDS, infezione da SARS-CoV2, complicanze, lesioni da decubito, pronazione, assistenza infermieristica.
Pronation in the management of Acute Respiratory Distress Syndrome (ARDS) : risks and clinical complications
ABSTRACT (inglese) Introduction: Pronation in ARDS is a postural therapy that plays an important role in more severe cases. Its purpose is to improve the ventilation/perfusion ratio and allow for more protective ventilation. However, although it can lead to significant clinical improvements, it is not without complications. Objective of the thesis: The purpose of this thesis study was to assess the overall incidence of complications resulting from the prone position, comparing two groups of patients subjected to pronation at an early stage and at a later stage during the SARS-CoV2 pandemic. Additionally, we analyzed the incidence of individual complications, with particular focus on pressure injuries. Materials and Methods: In this retrospective study, we considered adult patients who underwent pronation for severe ARDS between March 2020 and December 2023. We calculated the incidence of short-term complications (desaturation, hemodynamic alterations, arrhythmias, cardiac arrest and displacement or removal of invasive devices) and medium to long-term complications (pressure sores, facial edema, airway bleeding, vomiting/regurgitation, endotracheal tube obstruction, ocular and nerve injuries). Results: A total of 152 patients were enrolled, with a total of 598 pronation maneuvers. The overall incidence of complications was 77%, with a higher occurrence of hemodynamic, respiratory alterations and pressure sores. The latter were more localized on the face, particularly the chin and lips, and they could be significantly severity (grade 2 in over 70% of cases and grade 4 in 22%). The management of gastrointestinal complications improved over the second period considered. Discussion: Prone positioning is associated with complications of different severity and outcomes for the patient, as confirmed by other studies in literature. Adequate and consistent nursing care, along with the application of protocols, can reduce life-threatening complications and those with severe permanent sequelae. However, it is difficult to prevent even severe pressure injuries, and moreover, the use of facial masks does not seem to be able to completely prevent pressure damage, especially in certain areas where the damage can be even more severe (chin). Keywords: Acute Respiratory Distress Syndrome, ARDS, SARS-CoV2 infection, complications, pressure sores, pronation, nursing care.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/7611