Cloud Atlas, di Lana e Andy Wachowski e Tom Tykwer, uscito nelle sale nel 2012 è la dimostrazione che il cinema contemporaneo non ha più barriere. Rispetto ad altri film fantasy anche più recenti si distingue per originalità e completezza dei temi. Tratto dall'ambizioso best-seller di David Mitchell, Cloud Atlas ha portato sullo schermo novità in ambito narrativo e di regia, ma in particolar modo si è distinto per il singolare approccio con il cast degli attori protagonisti. Con la presente tesi si intende analizzare il ruolo degli attori che si sono ritrovati ad affrontare una particolare strategia di lavoro: tutti hanno interpretato contemporaneamente sei personaggi differenti, a volte per razza o cultura o sesso, in sei storie ambientate rispettivamente in anni diversi. La scelta di far recitare i medesimi attori è dovuta al fatto che il film presenta e fa propria la teoria delle reincarnazioni: le singole azioni, non importa che siano errori o battaglie vinte, sono collegate fra di loro e connettono le persone formando una rete complessa composta da legami quasi invisibili ma determinanti per lo svolgersi della Storia con la ¿S¿ maiuscola. La struttura del film è talmente complessa che è difficile trovargli una collocazione nei generi cinematografici: sicuramente appartiene al cosiddetto fantasy, ma ha anche evidenti vicinanze con la commedia, con i film d'azione e dramma; perciò il primo capitolo verrà dedicato a una sintetica definizione del genere fantastico basato, per lo più, su teorie che provengono dalla letteratura. Nel secondo capitolo invece verranno descritte le tecniche e gli effetti speciali che un attore deve impiegare se decide di recitare in un fantasy: il morphing, la performance capture, la motion capture, il bluescreen e l'utilizzo di makeup e protesi particolari che sono di maggior uso nel film qui analizzato. Nel capitolo tre si cercherà di illustrare il sistema dei personaggi e il conseguente lavoro sulle personalità compiuto da tutto il cast, i cui membri hanno ammesso di aver a lungo studiato il libro per trovare delle soluzioni e fare scelte che si adattassero al contesto cinematografico. Verranno riportate le esperienze e le difficoltà che gli attori hanno incontrato lungo l'intenso percorso. Infine si analizzerà nel dettaglio la performance dell'attore che più ha dimostrato coinvolgimento e che ha affrontato il tutto come una vera sfida con se stesso: Tom Hanks.
Cloud Atlas: l'attore nel cinema Fantasy. Tecniche e Approcci
VASOLI, SOLEIA
2014/2015
Abstract
Cloud Atlas, di Lana e Andy Wachowski e Tom Tykwer, uscito nelle sale nel 2012 è la dimostrazione che il cinema contemporaneo non ha più barriere. Rispetto ad altri film fantasy anche più recenti si distingue per originalità e completezza dei temi. Tratto dall'ambizioso best-seller di David Mitchell, Cloud Atlas ha portato sullo schermo novità in ambito narrativo e di regia, ma in particolar modo si è distinto per il singolare approccio con il cast degli attori protagonisti. Con la presente tesi si intende analizzare il ruolo degli attori che si sono ritrovati ad affrontare una particolare strategia di lavoro: tutti hanno interpretato contemporaneamente sei personaggi differenti, a volte per razza o cultura o sesso, in sei storie ambientate rispettivamente in anni diversi. La scelta di far recitare i medesimi attori è dovuta al fatto che il film presenta e fa propria la teoria delle reincarnazioni: le singole azioni, non importa che siano errori o battaglie vinte, sono collegate fra di loro e connettono le persone formando una rete complessa composta da legami quasi invisibili ma determinanti per lo svolgersi della Storia con la ¿S¿ maiuscola. La struttura del film è talmente complessa che è difficile trovargli una collocazione nei generi cinematografici: sicuramente appartiene al cosiddetto fantasy, ma ha anche evidenti vicinanze con la commedia, con i film d'azione e dramma; perciò il primo capitolo verrà dedicato a una sintetica definizione del genere fantastico basato, per lo più, su teorie che provengono dalla letteratura. Nel secondo capitolo invece verranno descritte le tecniche e gli effetti speciali che un attore deve impiegare se decide di recitare in un fantasy: il morphing, la performance capture, la motion capture, il bluescreen e l'utilizzo di makeup e protesi particolari che sono di maggior uso nel film qui analizzato. Nel capitolo tre si cercherà di illustrare il sistema dei personaggi e il conseguente lavoro sulle personalità compiuto da tutto il cast, i cui membri hanno ammesso di aver a lungo studiato il libro per trovare delle soluzioni e fare scelte che si adattassero al contesto cinematografico. Verranno riportate le esperienze e le difficoltà che gli attori hanno incontrato lungo l'intenso percorso. Infine si analizzerà nel dettaglio la performance dell'attore che più ha dimostrato coinvolgimento e che ha affrontato il tutto come una vera sfida con se stesso: Tom Hanks.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/75747