I decided to write a dissertation "Educational Contributions to the prevention of suicide attempts in adolescence" driven by the desire to understand what that can lead a teenager to commit an act so dramatic, how important is the role and influence of the media mass and what can society, the media, the family and the school in the field of prevention. In the first chapter I described the characteristics of 'adolescence, a critical period of life in which the subject faces major and complex transformations and a long and complex process of research and construction of identity. The difficulty of coping with these important tasks of development and the expectations of society often exposes the adolescent to an uncomfortable situation that if associated with certain risk factors may push him to suicide groped. In the second chapter I examined: the characteristics of the suicide attempt, the Werther effect, the epidemiology and the means used most frequently. The Werther effect presupposes that imitation and susceptibility may play a role in the dynamics of suicide. Individuals, especially young people, psychologically vulnerable and impressionable can mimic death they have seen, heard or read advertise by means of mass communication. Attempted suicide is more common among girls as they to perform the act often tend to use less violent means, as opposed suicide is found more among boys because they use means more bloody. The teenager miscalculate the risks, often unaware of the danger of the method that uses and therefore can commit suicide without any intention. In the third chapter I analyzed the risk factors that combine to make the teenager vulnerable and unable to cope with the tasks of development and social demands and that increase the likelihood of implementing a suicide attempt. I have considered the individual risk factors, those family members and those contextual .A important part of the chapter is about the warning signs of predisposition to suicide, signs that can be verbal and behavioral. The fourth chapter is devoted to preventing the attempted suicide. Prevent this phenomenon is not easy, but it is possible. 10 and September 11 of each year is celebrated the World Day for Prevention of Suicide, a very important event which eminent speakers of national and international reputation, mental health professionals, associations of those who have lost a dear because of suicide participate to raise awareness to increase awareness that suicide is one of the causes of death that can be prevented most of all through effective prevention strategies. The prevention project can be implemented at primary, secondary and tertiary. To take responsibility for the prevention of suicide attempt should be: society, the media, the family and the school.
Ho deciso di scrivere la dissertazione ¿ Contributi educativi alla prevenzione del tentato suicidio in adolescenza¿ spinta dal desiderio di capire che cos'è che può condurre un adolescente a compiere un atto così drammatico, quanto è importante ed influisce il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa e cosa possono fare la società, i mass media, la famiglia e la scuola in ambito di prevenzione. Nel primo capitolo ho descritto le caratteristiche dell' adolescenza, periodo critico della vita in cui il soggetto deve affrontare importanti e complesse trasformazioni ed un lungo e complesso processo di ricerca e costruzione della propria identità. La difficoltà di far fronte a questi importanti compiti di sviluppo ed alle aspettative della società spesso espone l'adolescente ad una situazione di disagio che se associata a determinati fattori di rischio può spingerlo a tentare il suicidio. Nel secondo capitolo ho esaminato: le caratteristiche del tentato suicidio, l'effetto Werther, l'epidemiologia ed i mezzi utilizzati più di frequente. L'effetto Werther presuppone che l'imitazione e la suscettibilità possano avere un ruolo nella dinamica del suicidio. Gli individui, soprattutto giovani, psicologicamente vulnerabili ed influenzabili possono imitare la morte che hanno visto, sentito o letto pubblicizzare dai mezzi di comunicazione di massa. Il tentato suicidio è più frequente tra le ragazze in quanto esse per compiere l'atto spesso tendono ad utilizzare mezzi meno violenti, all'opposto il suicidio si riscontra di più tra i ragazzi perché utilizzano mezzi più cruenti. L'adolescente calcola male i rischi, spesso è inconsapevole della pericolosità del metodo che utilizza e quindi può suicidarsi senza averne l'intenzione. Nel terzo capitolo ho analizzato i fattori di rischio che concorrono a rendere l'adolescente vulnerabile ed incapace di affrontare i compiti di sviluppo e le richieste sociali e che aumentano la probabilità di mettere in atto un tentativo di suicidio. Ho considerato i fattori di rischio individuali, quelli familiari e quelli contestuali .Una parte importante del capitolo riguarda i segni premonitori della predisposizione al suicidio, segni che possono essere verbali e comportamentali. Il quarto capitolo è dedicato alla prevenzione al tentato suicidio. Prevenire questo fenomeno non è facile, ma è possibile. Il 10 e l'11 Settembre di ogni anno viene celebrata la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, un evento importantissimo al quale relatori illustri di fama nazionale ed internazionale, professionisti della salute mentale, associazioni di coloro che han perso un caro a causa del suicidio partecipano per sensibilizzare l'opinione pubblica per aumentare la consapevolezza che il suicidio è una delle cause di morte che può essere prevenuta più di ogni altra attraverso efficaci strategie di prevenzione. Il progetto di prevenzione può essere realizzato a livello primario, secondario e terziario. A farsi carico della prevenzione del tentato suicidio dovrebbero essere: la società, i mass-media, la famiglia e la scuola.
CONTRIBUTI EDUCATIVI ALLA PREVENZIONE DEL TENTATO SUICIDIO IN ADOLESCENZA
BINELLO, ELENA
2014/2015
Abstract
Ho deciso di scrivere la dissertazione ¿ Contributi educativi alla prevenzione del tentato suicidio in adolescenza¿ spinta dal desiderio di capire che cos'è che può condurre un adolescente a compiere un atto così drammatico, quanto è importante ed influisce il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa e cosa possono fare la società, i mass media, la famiglia e la scuola in ambito di prevenzione. Nel primo capitolo ho descritto le caratteristiche dell' adolescenza, periodo critico della vita in cui il soggetto deve affrontare importanti e complesse trasformazioni ed un lungo e complesso processo di ricerca e costruzione della propria identità. La difficoltà di far fronte a questi importanti compiti di sviluppo ed alle aspettative della società spesso espone l'adolescente ad una situazione di disagio che se associata a determinati fattori di rischio può spingerlo a tentare il suicidio. Nel secondo capitolo ho esaminato: le caratteristiche del tentato suicidio, l'effetto Werther, l'epidemiologia ed i mezzi utilizzati più di frequente. L'effetto Werther presuppone che l'imitazione e la suscettibilità possano avere un ruolo nella dinamica del suicidio. Gli individui, soprattutto giovani, psicologicamente vulnerabili ed influenzabili possono imitare la morte che hanno visto, sentito o letto pubblicizzare dai mezzi di comunicazione di massa. Il tentato suicidio è più frequente tra le ragazze in quanto esse per compiere l'atto spesso tendono ad utilizzare mezzi meno violenti, all'opposto il suicidio si riscontra di più tra i ragazzi perché utilizzano mezzi più cruenti. L'adolescente calcola male i rischi, spesso è inconsapevole della pericolosità del metodo che utilizza e quindi può suicidarsi senza averne l'intenzione. Nel terzo capitolo ho analizzato i fattori di rischio che concorrono a rendere l'adolescente vulnerabile ed incapace di affrontare i compiti di sviluppo e le richieste sociali e che aumentano la probabilità di mettere in atto un tentativo di suicidio. Ho considerato i fattori di rischio individuali, quelli familiari e quelli contestuali .Una parte importante del capitolo riguarda i segni premonitori della predisposizione al suicidio, segni che possono essere verbali e comportamentali. Il quarto capitolo è dedicato alla prevenzione al tentato suicidio. Prevenire questo fenomeno non è facile, ma è possibile. Il 10 e l'11 Settembre di ogni anno viene celebrata la Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, un evento importantissimo al quale relatori illustri di fama nazionale ed internazionale, professionisti della salute mentale, associazioni di coloro che han perso un caro a causa del suicidio partecipano per sensibilizzare l'opinione pubblica per aumentare la consapevolezza che il suicidio è una delle cause di morte che può essere prevenuta più di ogni altra attraverso efficaci strategie di prevenzione. Il progetto di prevenzione può essere realizzato a livello primario, secondario e terziario. A farsi carico della prevenzione del tentato suicidio dovrebbero essere: la società, i mass-media, la famiglia e la scuola.File | Dimensione | Formato | |
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