Il seguente lavoro si propone di analizzare la ricezione del Faust di Johann Wolfgang Goethe da parte del regista russo Aleksandr Sokurov, vincitore ¿ con la pellicola omonima ¿ del Leone d'Oro alle sessantottesima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. In particolare, ci si soffermerà sulle scelte che hanno portato Sokurov ad inserire il mito di Faust all'interno di una tetralogia di carattere storico-documentario, oltre che sui punti di contatto tra la visione cinematografica del regista e quella poetica dell'autore tedesco. Particolare rilevanza sarà attribuita poi al tema del corpo, utilizzato da Sokurov per proseguire una personale ricerca sull'umanità dei suoi personaggi
Aleksandr Sokurov e il Faust di Goethe
CIARDULLO, VIVIANA
2014/2015
Abstract
Il seguente lavoro si propone di analizzare la ricezione del Faust di Johann Wolfgang Goethe da parte del regista russo Aleksandr Sokurov, vincitore ¿ con la pellicola omonima ¿ del Leone d'Oro alle sessantottesima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. In particolare, ci si soffermerà sulle scelte che hanno portato Sokurov ad inserire il mito di Faust all'interno di una tetralogia di carattere storico-documentario, oltre che sui punti di contatto tra la visione cinematografica del regista e quella poetica dell'autore tedesco. Particolare rilevanza sarà attribuita poi al tema del corpo, utilizzato da Sokurov per proseguire una personale ricerca sull'umanità dei suoi personaggiFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
748531_dissertazionefinale_748531.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
871.37 kB
Formato
Adobe PDF
|
871.37 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/75678