OBJECTIVE: The aim of this study is to reflect on the ethical principle of truthfulness and its implications in clinical practice and care. In particular it proposes to do this by analyzing the experiences of nursing students and nurses to understand how widespread is the tendency to summarily inform patients about their diagnosis, their prognosis and the aim of some diagnostic tests, (with the consequent negative and complex implications from the point of view of ethics and professional responsibility that impact in the assistance provided to patients and the support offered to the care giver), with the intention of dealing with the consequences that this entails for operators in terms of emotional and relational. METHODS: The research was conducted on a sample of students of the third year of the degree to which specific questions were put through a structured interview based on the items considered to be particularly important to highlight, in the first part, the circumstances in which it especially occurs a lack of information to the patient also in order to describe specific situations experienced (eg. age of people not informed of their diagnosis, diseases most frequently hidden, documentation of the degree of information). In the second part has been highlighted in particular '"psychological impact" that these circumstances have had on operators (eg. the complexity of care, emotions, comparison with the rules and dictates of the Code of ethics and professional ethics, defense mechanisms). RESULTS and CONCLUSIONS: The study found that the majority of nursing students met, during their learning, people who were unaware of their diagnosis (73% at least once and 20% more than once). Those most frequently kept ignorant of thei condition appear to be over-65 patients (79%) with oncological diseases (93%). The 86% of respondents reported having encountered greater difficulties to help these patients and 93% have felt, while acting, in contrast with the indications of the Code of ethics. Provide assistance to these people has stirred many emotions in the students: conflict (71%), disappointment (78%), discomfort (86%), helplessness (78%), sometimes anger and frustration. However, to describe the phenomenon in question more accurately, it would be appropriate to recruit a wider sample and, if possible, involve the nursing staff to investigate if the years of experience in some way influence the emotional reaction of the professional to these events . KEY WORDS: Diagnosis, Truth disclosure.
OBIETTIVO: Questo elaborato ha come obiettivo quello di riflettere sul principio di veridicità dal punto di vista etico e sulle sue implicazioni nella pratica clinica ed assistenziale. In particolare si propone di analizzare il vissuto di studenti infermieri ed infermieri per comprendere quanto sia diffusa negli ambienti di cura la tendenza a informare sommariamente i pazienti in merito alla propria diagnosi, alla prognosi e al fine di alcune indagini diagnostiche, (con le conseguenti complesse implicazioni negative dal punto di vista della deontologia e della responsabilità professionale che incidono nell'assistenza fornita ai pazienti e al supporto offerto ai care giver), con l'intento di affrontare le conseguenze che questo comporta per gli operatori dal punto di vista emotivo e relazionale. METODOLOGIA: La ricerca è stata condotta ad un campione di studenti del terzo anno del corso di laurea a cui sono stati posti specifici quesiti attraverso un'intervista strutturata basata su item considerati particolarmente significativi per evidenziare, nella prima parte, le circostanze in cui si presenta in modo particolare una carenza rispetto all'informazione al paziente anche al fine di descrivere situazioni specifiche vissute (es. età dei soggetti non informati della loro diagnosi, patologie più frequentemente nascoste, documentazione del grado di informazione). Nella seconda parte è stato evidenziato in particolare l'impatto psicologico che queste circostanze hanno avuto sugli operatori (es. complessità dell'assistenza, emozioni provate, confronto con le norme e i dettami del Codice deontologico e dell'etica professionale, meccanismi di difesa). RISULTATI e CONCLUSIONI: Dallo studio è emerso che la maggior parte degli studenti infermieri ha incontrato, durante il proprio percorso di apprendimento, persone che non erano a conoscenza della propria diagnosi (il 73% almeno una volta e il 20% più di una). Le persone più frequentemente tenute all'oscuro della propria condizione risultano essere gli ultra 65enni (79%) affetti da patologie oncologiche (93%). L'86% degli intervistati ha riferito di aver incontrato una maggiore difficoltà ad assistere questi pazienti e il 93% di essersi sentito, mentre agiva, in contrasto con le indicazioni del Codice deontologico. Prestare assistenza a queste persone ha suscitato molte emozioni negli studenti: conflitto (71%), disappunto (78%), disagio (86%), senso di impotenza (78%), a volte rabbia e frustrazione. Tuttavia, per descrivere il fenomeno in oggetto con maggiore precisione, sarebbe opportuno reclutare un campione più numeroso e, se possibile, coinvolgere anche il personale infermieristico per indagare se gli anni di esperienza influenzano in qualche modo la reazione emotiva del professionista di fronte a questi eventi. PAROLE CHIAVE: Diagnosis, Truth disclosure.
Il principio di veridicità nel quotidiano dell'assistenza: il vissuto degli infermieri.
FILIPPI, VALENTINA
2014/2015
Abstract
OBIETTIVO: Questo elaborato ha come obiettivo quello di riflettere sul principio di veridicità dal punto di vista etico e sulle sue implicazioni nella pratica clinica ed assistenziale. In particolare si propone di analizzare il vissuto di studenti infermieri ed infermieri per comprendere quanto sia diffusa negli ambienti di cura la tendenza a informare sommariamente i pazienti in merito alla propria diagnosi, alla prognosi e al fine di alcune indagini diagnostiche, (con le conseguenti complesse implicazioni negative dal punto di vista della deontologia e della responsabilità professionale che incidono nell'assistenza fornita ai pazienti e al supporto offerto ai care giver), con l'intento di affrontare le conseguenze che questo comporta per gli operatori dal punto di vista emotivo e relazionale. METODOLOGIA: La ricerca è stata condotta ad un campione di studenti del terzo anno del corso di laurea a cui sono stati posti specifici quesiti attraverso un'intervista strutturata basata su item considerati particolarmente significativi per evidenziare, nella prima parte, le circostanze in cui si presenta in modo particolare una carenza rispetto all'informazione al paziente anche al fine di descrivere situazioni specifiche vissute (es. età dei soggetti non informati della loro diagnosi, patologie più frequentemente nascoste, documentazione del grado di informazione). Nella seconda parte è stato evidenziato in particolare l'impatto psicologico che queste circostanze hanno avuto sugli operatori (es. complessità dell'assistenza, emozioni provate, confronto con le norme e i dettami del Codice deontologico e dell'etica professionale, meccanismi di difesa). RISULTATI e CONCLUSIONI: Dallo studio è emerso che la maggior parte degli studenti infermieri ha incontrato, durante il proprio percorso di apprendimento, persone che non erano a conoscenza della propria diagnosi (il 73% almeno una volta e il 20% più di una). Le persone più frequentemente tenute all'oscuro della propria condizione risultano essere gli ultra 65enni (79%) affetti da patologie oncologiche (93%). L'86% degli intervistati ha riferito di aver incontrato una maggiore difficoltà ad assistere questi pazienti e il 93% di essersi sentito, mentre agiva, in contrasto con le indicazioni del Codice deontologico. Prestare assistenza a queste persone ha suscitato molte emozioni negli studenti: conflitto (71%), disappunto (78%), disagio (86%), senso di impotenza (78%), a volte rabbia e frustrazione. Tuttavia, per descrivere il fenomeno in oggetto con maggiore precisione, sarebbe opportuno reclutare un campione più numeroso e, se possibile, coinvolgere anche il personale infermieristico per indagare se gli anni di esperienza influenzano in qualche modo la reazione emotiva del professionista di fronte a questi eventi. PAROLE CHIAVE: Diagnosis, Truth disclosure.File | Dimensione | Formato | |
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