Dal Cyberbullismo al Body shaming: proposte socioeducative per la prevenzione del fenomeno

The object of investigation of this thesis concerns the current issues of body shaming and cyberbullying. Specifically, the first Chapter addresses the topic of body shaming, providing a definition of this phenomenon and analyzing, from a historical point of view, its path and origins. Furthermore, the different forms it can take to offend one's own body and that of others and the consequences, sometimes devastating, that it can cause on the psyche and body of individuals are then explained. Some of these consequences can be: the weakening of self-esteem, the onset of anxiety disorders and, in the most extreme cases, even suicide. Subsequently, in the second Chapter, the relationship between Body shaming and Cyberbullying is discussed. In particular, the phenomenon of Cyberbullying is analyzed in detail, describing its characteristics and paying particular attention to the use of social media aimed at offending; in this case we are talking about the so-called "Hate speech", also known as "Hate language", increasingly frequent on online platforms, which have become a place of public dialogue. The theme of "Online gender violence" is then also addressed, as from the studies that have emerged, it is women who are the most affected by online hatred: the Chapter in fact continues with a careful analysis of specific news cases which have concerned some of the most famous women from both the world of music and fashion. In the third and final chapter, some socio-educational proposals are presented to prevent and combat body shaming or cyberbullying. The importance of correct education, starting from school age, regarding these phenomena is explained and particular emphasis is placed on themes such as affectivity, emotion and digital skills. Among the numerous proposals, the Chapter focuses on the movement of thought called "Body Positivity", on its history and on the various alternatives that oppose a vision that focuses only on the aesthetic qualities of the body. Subsequently, some international evidence-based programs against the phenomenon of Cyberbullying are briefly presented. A large part of the Chapter is also dedicated to songs and their lyrics, considered as a further possibility to raise public awareness regarding these issues. Finally, the Chapter reports some of the attitudes and behaviors that Body shaming and Cyberbullying might force individuals to adopt, both when they want to prevent such phenomena and when they wish to defend themselves after having suffered them: reference is therefore made to the theme of beauty filters applied on videos and photos published on various social media. Despite the many obstacles that still need to be faced and overcome, the thesis ends on a positive note aimed at recognizing the progress made at multiple levels which, although still insufficient, will pave the way for further awareness aimed at a return to the natural on social media and to a greater media inclusiveness.

L’oggetto di indagine di questa Tesi riguarda i temi attuali del Body shaming e del Cyberbullismo. Nello specifico, nel primo Capitolo viene affrontato l’argomento del Body shaming, fornendo una definizione di tale fenomeno e analizzando, da un punto di vista storico, il suo percorso e le sue origini. Inoltre, vengono poi spiegate le diverse forme che può assumere per offendere il proprio corpo e quello altrui e le conseguenze, a volte devastanti, che può provocare sulla psiche e il corpo degli individui. Alcune di queste conseguenze possono essere: l’indebolimento dell’autostima, l’insorgere di disturbi ansiosi e, nei casi più estremi, anche il suicidio. Successivamente, nel secondo Capitolo, viene trattato il rapporto che c’è tra Body shaming e Cyberbullismo. In particolare si analizza nel dettaglio il fenomeno del Cyberbullismo, descrivendone le caratteristiche e ponendo particolare attenzione all’utilizzo dei Social media atti ad offendere; in questo caso si parla del così detto “Hate speech”, conosciuto anche come “Linguaggio dell’odio”, sempre più frequente sulle piattaforme online, divenute un luogo di pubblico dialogo. Viene poi anche affrontato il tema della “Violenza di genere online”, in quanto dagli studi emersi, ad essere colpite maggiormente dall’odio online sono le donne: il Capitolo infatti prosegue con un’attenta analisi di specifici casi di cronaca che hanno visto come protagoniste alcune tra le più celebri donne sia del mondo della musica sia di quello della moda. Nel terzo ed ultimo Capitolo vengono invece presentate alcune proposte socioeducative per prevenire e contrastare il Body shaming o il Cyberbullismo. Viene spiegata l’importanza di una corretta educazione, già a partire dall’età scolare, riguardante tali fenomeni e, in particolare, si pone l’accento sui temi quali l’affettività, l’emotività e le competenze digitali. Tra le numerose proposte, il Capitolo si sofferma sul movimento di pensiero denominato “Body Positivity”, sulla sua storia e sulle diverse alternative che si oppongono ad una visione che pone il focus solo sulle qualità estetiche del fisico. In seguito, vengono presentati sinteticamente alcuni programmi internazionali evidence based contro il fenomeno del Cyberbullismo. Un’ampia parte del Capitolo è dedicata inoltre alle canzoni ed ai loro testi, considerate come un ulteriore possibilità per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a queste tematiche. Infine, vengono riportati alcuni degli atteggiamenti e comportamenti che Body shaming e Cyberbullismo rischiano di far assumere agli individui, sia quando vogliono prevenire tali fenomeni, sia quando desiderano difendersi dopo averli subiti: si fa per tanto riferimento al tema dei filtri di bellezza applicati su video e foto pubblicate sui diversi Social media. Nonostante i molti ostacoli che è necessario ancora affrontare e superare, la Tesi si conclude con una nota positiva volta a riconoscere i progressi fatti a più livelli i quali, sebbene ancora insufficienti, spianeranno la strada per ulteriori prese di coscienza finalizzata ad un ritorno al naturale sui Social e ad una maggiore inclusività mediatica.