Il percorso intitolato ¿Roma città aperta... alla guerriglia¿ si propone di analizzare due eventi emblematici strettamente collegati fra loro accaduti nella città di Roma nel 1943, durante l'occupazione nazista: l'attentato partigiano di via Rasella contro un reparto tedesco che stava marciando in quella stretta via, e l'eccidio delle fosse Ardeatine perpetrato dai nazisti che uccisero 335 italiani per vendicare i 33 soldati uccisi nella citata imboscata. Oltre all'aspetto storico della vicenda, il percorso indaga sul risvolto tattico delle due azioni e sulle loro conseguenze, tentando di misurarne l'efficacia sia nell'immediato che nel medio termine, cioè riguardo la liberazione della capitale. Prendendo spunto da questi due avvenimenti specifici il lavoro evidenzia la dottrina della guerriglia e sopratutto le sue peculiarità che la differenziano dalla guerra convenzionale. L'analisi è supportata da riferimenti ai grandi teorici della guerra e specialmente della guerriglia. Da questo studio si evidenzia quanto i principi che regolano questo particolare modo di combattere si riscontrino negli avvenimenti del '43: la velocità, la sorpresa, l'inganno, l'appoggio popolare e molti altri ancora che tengono banco anche ai giorni nostri nella azioni di guerriglia moderne. In conclusione infatti vengono sottolineate le analogie e le differenze fra la guerriglia di ieri e quella di oggi (vedi l'ISIS, i ribelli afghani etc. etc.) che segue proprio le linee guida indicate tanti anni addietro da personaggi importanti come Sun Tzu, Von Clausewitz, l'imperatore Maurizio ed altri a seguire. Riassumendo quindi possiamo affermare che lo spirito che pervade l'intera trattazione è di di analisi oltre che descrittivo. Si cerca infatti di andare a scavare in profondità negli eventi per trovarne le strutture generali riproducibili nella storia, dalle quali coloro che si ritroveranno ad avere a che fare con questo tipo di combattimento possono prenderne spunto ed imparare le lezioni che gli coloro che l'hanno vissuta prima di noi ci tramandano.
Roma città aperta.. alla guerriglia
BUZZELLI, PATRICH
2014/2015
Abstract
Il percorso intitolato ¿Roma città aperta... alla guerriglia¿ si propone di analizzare due eventi emblematici strettamente collegati fra loro accaduti nella città di Roma nel 1943, durante l'occupazione nazista: l'attentato partigiano di via Rasella contro un reparto tedesco che stava marciando in quella stretta via, e l'eccidio delle fosse Ardeatine perpetrato dai nazisti che uccisero 335 italiani per vendicare i 33 soldati uccisi nella citata imboscata. Oltre all'aspetto storico della vicenda, il percorso indaga sul risvolto tattico delle due azioni e sulle loro conseguenze, tentando di misurarne l'efficacia sia nell'immediato che nel medio termine, cioè riguardo la liberazione della capitale. Prendendo spunto da questi due avvenimenti specifici il lavoro evidenzia la dottrina della guerriglia e sopratutto le sue peculiarità che la differenziano dalla guerra convenzionale. L'analisi è supportata da riferimenti ai grandi teorici della guerra e specialmente della guerriglia. Da questo studio si evidenzia quanto i principi che regolano questo particolare modo di combattere si riscontrino negli avvenimenti del '43: la velocità, la sorpresa, l'inganno, l'appoggio popolare e molti altri ancora che tengono banco anche ai giorni nostri nella azioni di guerriglia moderne. In conclusione infatti vengono sottolineate le analogie e le differenze fra la guerriglia di ieri e quella di oggi (vedi l'ISIS, i ribelli afghani etc. etc.) che segue proprio le linee guida indicate tanti anni addietro da personaggi importanti come Sun Tzu, Von Clausewitz, l'imperatore Maurizio ed altri a seguire. Riassumendo quindi possiamo affermare che lo spirito che pervade l'intera trattazione è di di analisi oltre che descrittivo. Si cerca infatti di andare a scavare in profondità negli eventi per trovarne le strutture generali riproducibili nella storia, dalle quali coloro che si ritroveranno ad avere a che fare con questo tipo di combattimento possono prenderne spunto ed imparare le lezioni che gli coloro che l'hanno vissuta prima di noi ci tramandano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/75405