Valutazione dell’esposizione ad Acido Perfluoroottanoico e Acido Perfluoroottanosolfonico in Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti, in seguito alla recente riclassificazione dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro

This paper examines population exposure to perfluorooctanoic acid (PFOA) and perfluorooctanesulfonic acid (PFOS) through food contact materials (FCMs), according to the recent reclassification of these substances by the International Agency for Research on Cancer (IARC). The study focuses on the hazardous nature of these compounds, which are classified as carcinogens, and analyzes the monitoring of alerts from the Rapid Alert System for Food and Feed (RASFF) in Europe and Italy. The regulatory and technical response of local authorities is also assessed, with a focus on the analysis of samples made by the Regional Environmental Protection Agencies (ARPAs) and on future plans whose aim is to verify the presence of PFAS in FCMs. The results emphasize the importance of measures to tighten controls on these substances, because of their impact on human health and their environmental persistence.

L'elaborato di tesi esamina l'esposizione della popolazione agli acidi perfluoroottanoico (PFOA) e perfluoroottanosolfonico (PFOS) tramite materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA), a seguito della recente riclassificazione di queste sostanze da parte dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Lo studio si concentra sulla pericolosità di questi composti, classificati come cancerogeni, e analizza il monitoraggio delle segnalazioni nel sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF) in Europa e in Italia. Viene inoltre valutata la risposta normativa e tecnica delle autorità locali, con particolare attenzione ai campioni analizzati dalle Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) e ai piani futuri per il controllo della presenza di PFAS nei MOCA. I risultati evidenziano l'importanza di potenziare i controlli su queste sostanze, dato il loro impatto sulla salute umana e la loro persistenza ambientale.