The thesis is a linguistic analysis of the war diary belonging to Antonio Degiacomi, who was an official during the First World War. The report is divided in three chapters. The first chapter focuses on the study of lexicon, that reveals the writer's good linguistic skills. The language used can be defined as ¿italiano perbene¿, that is to say modest and sober. The journal is more technical rather than intimate or cozy and the usage of technical and sector-based terminology is very common. The second chapter deals with syntax, which is characterized by brevitas and by some references to oral language even though they are still influenced by the 19th century scholastic stylistic features. In the last chapter I am analyzing the figures of speech. Most of the figures refer to scenery descriptions that represent the sole attempt in achieving a literary style.
La tesi è un'analisi linguistica di una scrittura di guerra in forma diaristicadi Antonio Degiacomi, ufficiale durante la prima guerra mondiale. Ho suddiviso il mio lavoro in tre capitoli. Il primo riguarda lo studio del lessico, dal quale risultano evidenti le buone competenze linguistiche dello scrivente. Si tratta di un italiano ¿perbene¿, molto diligente, sobrio. Il diario risulta poco intimo e piuttosto tecnico, il ricorso a linguaggi settoriali è notevole. Nel secondo capitolo prendo in analisi l'aspetto sintattico di una scrittura dominata dalla tendenza alla brevitas, segnata da una serie di fenomeni legati all'oralità, ma soprattutto ancorata ad alcuni stilemi scolastici ottocenteschi. Nell'ultimo capitolo analizzo le figure retoriche riscontrate, che ricorrono maggiormente nelle aperture paesaggistiche e nelle descrizioni lirico-letterarie.
"L' 'Italiano per bene': la scrittura di un diario di guerra (1915-1916)"
RESSIA, MASSIMO
2014/2015
Abstract
La tesi è un'analisi linguistica di una scrittura di guerra in forma diaristicadi Antonio Degiacomi, ufficiale durante la prima guerra mondiale. Ho suddiviso il mio lavoro in tre capitoli. Il primo riguarda lo studio del lessico, dal quale risultano evidenti le buone competenze linguistiche dello scrivente. Si tratta di un italiano ¿perbene¿, molto diligente, sobrio. Il diario risulta poco intimo e piuttosto tecnico, il ricorso a linguaggi settoriali è notevole. Nel secondo capitolo prendo in analisi l'aspetto sintattico di una scrittura dominata dalla tendenza alla brevitas, segnata da una serie di fenomeni legati all'oralità, ma soprattutto ancorata ad alcuni stilemi scolastici ottocenteschi. Nell'ultimo capitolo analizzo le figure retoriche riscontrate, che ricorrono maggiormente nelle aperture paesaggistiche e nelle descrizioni lirico-letterarie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/75239