La piaga della corruzione era già presente alla nascita dell'antico impero romano. Le prime testimonianze di questo reato, datate intorno al 200 a.C., accompagnano la storia di Roma dai tempi della Repubblica fino ai giorni nostri, rendendo attuale il detto ¿Nell'antica Roma la corruzione nacque con il latte della lupa¿. Questa realtà infatti è accertata dalle classifiche mondiali di Transparency International che con il Corruption Perception Index 2014 mostra l'Italia al 69° posto, ultima tra i paesi del G7 ed in coda a quelli dell'Unione Europea. In armonia con quanto delineato dalla Legge n°190 e dal Piano nazionale anticorruzione, l'organizzazione della Difesa, essendo anch'essa una pubblica amministrazione, e pertanto non estranea ad una tale problematica, ha delineato un piano triennale per prevenire, rilevare e contrastare i fenomeni corruttivi e di scorretto funzionamento nelle aree di potenziale e maggiore rischio di corruzione durante l'esercizio di attività gestionali ed amministrative dei diversi organi che compongono l'amministrazione difesa. Lo scopo di questa relazione consiste nell'analizzare i punti trattati dal Piano triennale, sia nella pubblicazione per il triennio 2013-2106 che per le novità inserite per il triennio 2015-2017, illustrando da principio come si articola il Ministero della Difesa e quali sono i compiti ad esso attribuiti, per comprendere meglio quali effettivamente siano i rischi in ambito corruzione e anche i metodi per prevenirla, illustrando gli aspetti salienti dello stesso piano, inclusi i responsabili per la sua attuazione. Al termine della presentazione del Piano della Difesa seguirà un'analisi sulle metodologie delle diverse pubbliche amministrazioni ed un confronto con particolari differenze o similitudini, al fine di valutare correttamente questi strumenti di lotta alla corruzione di cui recentemente le varie pubbliche amministrazioni si sono munite.
IL PIANO ANTICORRUZIONE DELLA DIFESA
GUIDUGLI, FEDERICO
2014/2015
Abstract
La piaga della corruzione era già presente alla nascita dell'antico impero romano. Le prime testimonianze di questo reato, datate intorno al 200 a.C., accompagnano la storia di Roma dai tempi della Repubblica fino ai giorni nostri, rendendo attuale il detto ¿Nell'antica Roma la corruzione nacque con il latte della lupa¿. Questa realtà infatti è accertata dalle classifiche mondiali di Transparency International che con il Corruption Perception Index 2014 mostra l'Italia al 69° posto, ultima tra i paesi del G7 ed in coda a quelli dell'Unione Europea. In armonia con quanto delineato dalla Legge n°190 e dal Piano nazionale anticorruzione, l'organizzazione della Difesa, essendo anch'essa una pubblica amministrazione, e pertanto non estranea ad una tale problematica, ha delineato un piano triennale per prevenire, rilevare e contrastare i fenomeni corruttivi e di scorretto funzionamento nelle aree di potenziale e maggiore rischio di corruzione durante l'esercizio di attività gestionali ed amministrative dei diversi organi che compongono l'amministrazione difesa. Lo scopo di questa relazione consiste nell'analizzare i punti trattati dal Piano triennale, sia nella pubblicazione per il triennio 2013-2106 che per le novità inserite per il triennio 2015-2017, illustrando da principio come si articola il Ministero della Difesa e quali sono i compiti ad esso attribuiti, per comprendere meglio quali effettivamente siano i rischi in ambito corruzione e anche i metodi per prevenirla, illustrando gli aspetti salienti dello stesso piano, inclusi i responsabili per la sua attuazione. Al termine della presentazione del Piano della Difesa seguirà un'analisi sulle metodologie delle diverse pubbliche amministrazioni ed un confronto con particolari differenze o similitudini, al fine di valutare correttamente questi strumenti di lotta alla corruzione di cui recentemente le varie pubbliche amministrazioni si sono munite.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/75147