L'indagine trattata in questa dissertazione concerne le minoranze etniche, a partire dalla ricerca condotta in Spagna nell'Università di Valencia, da Serge Moscovici e Juan Pérez ¿ A study of minorities as victims¿ (Moscovici e Pérez, 2007). L'indagine di cui ci stiamo occupando si basa su alcune minoranze storicamente discriminate all'interno della società (nel nostro caso il popolo gitano). In occasione del periodo Erasmus condotto a Salamanca (Spagna), si è indagato la rappresentazione della minoranza Rom come vittima in un campione di studenti universitari. La ricerca fa parte di un progetto più ampio, condotto nella città di Torino dal Dipartimento di Psicologia in collaborazione con l'associazione ¿La Terra del Fuoco¿, teso ad indagare un argomento tanto attuale come quello del pregiudizio verso i Rom, che appaiono fra le etnie più discriminate dell'Unione Europea. Il termine Gitano viene utilizzato per indicare tutti quei gruppi etnici nomadi che nel gergo comune vengono definiti ¿zingari¿. I gitani comprendono al loro interno diversi grupi etnici come i Calè, i Sinti, i Rom, i Leon etc.; nonostante esistano queste differenze il gruppo più conosciuto è quello Rom, proprio per questo motivo in questa dissertazione useremo come sinonimi Rom e Gitani anche se a livello concettuale non sarebbe corretto. Nel primo capitolo viene fatto un excursus delle teorie più recenti in ambito psicologico sul pregiudizio, a partire dalla Stereotipe Content Model sino alla Integrated Threat Theory, che considera l'ansia come emozione fondamentale alla base degli stereotipi. In seconda battuta viene approfondito il concetto di pregiudizio razziale, che venne studiato per la prima volta negli anni 30 dalla Psicologia Americana per poi arrivare alle concezioni più attuali, degli anni 90, di Serge Moscovici e Juan Pérez, in ¿ A study of minorities as victims¿. Con il passare degli anni si è anche spostato l'oggetto di studio, infatti se nel passato l'attenzione era rivolta verso lo studio delle minoranze attive, minoranze che scendevano in campo per rivendicare i propri diritti, a partire dagli anni 90 il nuovo oggetto di studio della ricerca psicologica diventano le minoranze passive, che con strategie meno manifeste ma più incisive inducono nella maggioranza il senso di colpa che viene espiato attraverso la compensazione. Per concludere il primo capitolo vi è infine una analisi della situazione attuale delle minoranze etniche e in particolare di quella rom in Europa. Nel secondo capitolo viene trattata l'indagine sul campo ovvero come si è svolta la ricerca sulle minoranze etniche. Il primo aspetto descritto è lo strumento utilizzato per valutare il livello di pregiudizio dei soggetti coinvolti nell'indagine, ovvero un questionario formulato in due versioni differenti per vedere in che modo le minoranze attive e passive possono influenzare le risposte dei partecipanti. Secondariamente si è passati alle descrizione dei partecipanti, ovvero 151 studenti iscritti all'università di Salamanca a cui è stato somministrato il questionario e infine vi è l'esposizione dell'analisi dei risultati, ossia l'interpretazione statistica dei dati ottenuti nella ricerca.
Le minoranze come vittime
ROSSIN RACITI, DORA
2008/2009
Abstract
L'indagine trattata in questa dissertazione concerne le minoranze etniche, a partire dalla ricerca condotta in Spagna nell'Università di Valencia, da Serge Moscovici e Juan Pérez ¿ A study of minorities as victims¿ (Moscovici e Pérez, 2007). L'indagine di cui ci stiamo occupando si basa su alcune minoranze storicamente discriminate all'interno della società (nel nostro caso il popolo gitano). In occasione del periodo Erasmus condotto a Salamanca (Spagna), si è indagato la rappresentazione della minoranza Rom come vittima in un campione di studenti universitari. La ricerca fa parte di un progetto più ampio, condotto nella città di Torino dal Dipartimento di Psicologia in collaborazione con l'associazione ¿La Terra del Fuoco¿, teso ad indagare un argomento tanto attuale come quello del pregiudizio verso i Rom, che appaiono fra le etnie più discriminate dell'Unione Europea. Il termine Gitano viene utilizzato per indicare tutti quei gruppi etnici nomadi che nel gergo comune vengono definiti ¿zingari¿. I gitani comprendono al loro interno diversi grupi etnici come i Calè, i Sinti, i Rom, i Leon etc.; nonostante esistano queste differenze il gruppo più conosciuto è quello Rom, proprio per questo motivo in questa dissertazione useremo come sinonimi Rom e Gitani anche se a livello concettuale non sarebbe corretto. Nel primo capitolo viene fatto un excursus delle teorie più recenti in ambito psicologico sul pregiudizio, a partire dalla Stereotipe Content Model sino alla Integrated Threat Theory, che considera l'ansia come emozione fondamentale alla base degli stereotipi. In seconda battuta viene approfondito il concetto di pregiudizio razziale, che venne studiato per la prima volta negli anni 30 dalla Psicologia Americana per poi arrivare alle concezioni più attuali, degli anni 90, di Serge Moscovici e Juan Pérez, in ¿ A study of minorities as victims¿. Con il passare degli anni si è anche spostato l'oggetto di studio, infatti se nel passato l'attenzione era rivolta verso lo studio delle minoranze attive, minoranze che scendevano in campo per rivendicare i propri diritti, a partire dagli anni 90 il nuovo oggetto di studio della ricerca psicologica diventano le minoranze passive, che con strategie meno manifeste ma più incisive inducono nella maggioranza il senso di colpa che viene espiato attraverso la compensazione. Per concludere il primo capitolo vi è infine una analisi della situazione attuale delle minoranze etniche e in particolare di quella rom in Europa. Nel secondo capitolo viene trattata l'indagine sul campo ovvero come si è svolta la ricerca sulle minoranze etniche. Il primo aspetto descritto è lo strumento utilizzato per valutare il livello di pregiudizio dei soggetti coinvolti nell'indagine, ovvero un questionario formulato in due versioni differenti per vedere in che modo le minoranze attive e passive possono influenzare le risposte dei partecipanti. Secondariamente si è passati alle descrizione dei partecipanti, ovvero 151 studenti iscritti all'università di Salamanca a cui è stato somministrato il questionario e infine vi è l'esposizione dell'analisi dei risultati, ossia l'interpretazione statistica dei dati ottenuti nella ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/75075