Introduzione: l'OMS individua come prioritario il tema della sicurezza in sala operatoria. Nel 2007 diffonde a livello mondiale il programma ¿Safe Surgery Saves Lives¿ che mette in evidenza la relazione intercorrente tra sicurezza dell'assistenza chirurgica e vite umane potenzialmente salvate. Nel 2008 vengono diffuse specifiche linee guida con l'obiettivo di migliorare la sicurezza degli interventi chirurgici. Nell'ambito di tali raccomandazioni, l'OMS ha costruito una checklist (SSCL)con la finalità di favorire l'implementazione degli standard di sicurezza raccomandati per prevenire gli eventi avversi evitabili. Obiettivo: verificare le modalità di utilizzo della Checklist all'interno del blocco operatorio dell'A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) e individuare eventuali resistenze all'utilizzo. Materiali e Metodi: lo studio che si configura come quantitativo osservazionale si prefigge di eseguire un periodo osservativo presso il blocco operatorio selezionato e, attraverso la somministrazione di un questionario, di compiere una successiva intervista ai professionisti che quotidianamente utilizzano la checklist (Infermieri, Chirurghi, Anestesisti) Risultati:si evidenzia un'aderenza compilativa degli items previsti dalla checklist dell'87%. I fattori ostacolanti sono attribuiti, principalmente, alla duplicazione di controlli già esistenti (77% del campione), alla scarsa comunicazione tra i componenti dell'equipe chirurgica (73% del campione) e alla mancata formazione del personale sulle modalità di utilizzo dello strumento (53% del campione). Discussione: i risultati trovano riscontro nella letteratura dove sono state analizzate le barriere di natura culturale, organizzativa e tecnico-operativa. Queste impediscono la completa adesione da parte dei professionisti alla SSCL rispetto ad uno standard atteso del 100%. Conclusione: è importante favorire un adeguato processo di implementazione della SSCL nei diversi contesti operativi, garantendo l'adattamento dello strumento alle differenti realtà organizzative, ricorrendo ove necessario a modifiche e integrazioni sulla base delle specifiche esigenze locali.
LA CHECKLIST PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE IN SALA OPERATORIA NELL'A.O.U. SAN LUIGI GONZAGA DI ORBASSANO: ANALISI DELLE MODALITA' D'IMPIEGO
SARACCO, CHIARA
2014/2015
Abstract
Introduzione: l'OMS individua come prioritario il tema della sicurezza in sala operatoria. Nel 2007 diffonde a livello mondiale il programma ¿Safe Surgery Saves Lives¿ che mette in evidenza la relazione intercorrente tra sicurezza dell'assistenza chirurgica e vite umane potenzialmente salvate. Nel 2008 vengono diffuse specifiche linee guida con l'obiettivo di migliorare la sicurezza degli interventi chirurgici. Nell'ambito di tali raccomandazioni, l'OMS ha costruito una checklist (SSCL)con la finalità di favorire l'implementazione degli standard di sicurezza raccomandati per prevenire gli eventi avversi evitabili. Obiettivo: verificare le modalità di utilizzo della Checklist all'interno del blocco operatorio dell'A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) e individuare eventuali resistenze all'utilizzo. Materiali e Metodi: lo studio che si configura come quantitativo osservazionale si prefigge di eseguire un periodo osservativo presso il blocco operatorio selezionato e, attraverso la somministrazione di un questionario, di compiere una successiva intervista ai professionisti che quotidianamente utilizzano la checklist (Infermieri, Chirurghi, Anestesisti) Risultati:si evidenzia un'aderenza compilativa degli items previsti dalla checklist dell'87%. I fattori ostacolanti sono attribuiti, principalmente, alla duplicazione di controlli già esistenti (77% del campione), alla scarsa comunicazione tra i componenti dell'equipe chirurgica (73% del campione) e alla mancata formazione del personale sulle modalità di utilizzo dello strumento (53% del campione). Discussione: i risultati trovano riscontro nella letteratura dove sono state analizzate le barriere di natura culturale, organizzativa e tecnico-operativa. Queste impediscono la completa adesione da parte dei professionisti alla SSCL rispetto ad uno standard atteso del 100%. Conclusione: è importante favorire un adeguato processo di implementazione della SSCL nei diversi contesti operativi, garantendo l'adattamento dello strumento alle differenti realtà organizzative, ricorrendo ove necessario a modifiche e integrazioni sulla base delle specifiche esigenze locali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/74977