The term “borderline” has always had multiple meanings; in clinical psychology, we speak of borderline neurosis, borderline organization, borderline spectrum, and borderline personality disorder. Over time, various interpretations and conceptions have emerged, delineating a complex clinical picture characterized by a wide range of psychological and behavioral manifestations. Emotional instability, emotional dysregulation, and poor awareness of one's own emotions are all aspects of a central pathogenic core that acts as the “engine” of borderline functioning. The development of emotions and the ability to regulate them are primarily supported in early life through the caregiver's capacity for emotional mirroring. The ability to mentalize, that is, to understand and reflect on one's own and others' mental states, emerges here as a crucial element, helping to explain the origin and evolution of many difficulties experienced by patients with BPD. The failure of mentalization and its deficit in individuals with BPD contribute to the creation of maladaptive relational patterns, exacerbating the fragmentation of the self and instability in interpersonal relationships. Alexithymia, defined as an inability to recognize and describe emotions, becomes part of the history of individuals with borderline personality disorder, drastically contributing to the worsening and maintenance of typical symptoms.The primary objective of this thesis will therefore be to investigate the role of alexithymia in the context of borderline personality disorder, specifically analyzing how it contributes to affective dysregulation, impulsivity, and self-harm behaviors. Subsequently, the efficacy of Mentalization-Based Therapy (MBT), developed by Fonagy and Bateman, will be examined, focusing on the therapeutic processes and techniques they proposed for treatment. Through a literature review, this thesis aims to offer an integrated understanding of borderline personality disorder, the alexithymic dynamics that characterize it, and potential therapeutic strategies aimed at improving the quality of life for patients.

Il termine “borderline” da sempre ha avuto un significato molteplice; in psicologia clinica si parla di nevrosi borderline, organizzazione borderline, spettro borderline, disturbo borderline di personalità. Diverse accezioni e concezioni si sono affiancate nel tempo andando a delineare un quadro clinico complesso contraddistinto da una vasta gamma di manifestazioni psicologiche e comportamentali. Instabilità emotiva, disregolazione emozionale e scarsa consapevolezza delle proprie emozioni sono tutti aspetti di un unico cuore patogenico centrale che agisce da “motore” del funzionamento borderline. Lo sviluppo delle emozioni e la capacità di regolarle sono favoriti nei primi anni di vita grazie principalmente alla capacità di rispecchiamento affettivo del caregiver. La capacità di mentalizzare, ovvero di comprendere e riflettere sugli stati mentali propri e altrui, emerge qui , come un elemento cruciale in grado di far comprendere la nascita e l’evoluzione di molte delle difficoltà sperimentate dai pazienti con DBP. Il fallimento della mentalizzazione e il deficit della stessa che si presenta nei soggetti con DBP contribuisce alla creazione di schemi relazionali maladattivi aggravando la frammentazione del Sé e l'instabilità nelle relazioni interpersonali. L’alessitimia, definita come un'incapacità nel riconoscere e descrivere le emozioni, si inserisce nella storia dell’individuo con disturbo borderline di personalità contribuendo in maniere drastica al peggioramento e al mantenimento della sintomatologia tipica. L’obiettivo principale di questo elaborato sarà quindi indagare il ruolo dell'alessitimia nel contesto del disturbo borderline di personalità, analizzando in particolare come essa contribuisca alla disregolazione affettiva, all’impulsività e ai comportamenti autolesionistici. Successivamente, verrà esaminata l’efficacia della Terapia Basata sulla Mentalizzazione (MBT), sviluppata da Fonagy e Bateman, soffermandosi sui processi terapeutici e le tecniche da loro proposte per il trattamento. Attraverso la revisione della letteratura questa tesi si propone di offrire una comprensione integrata del disturbo borderline di personalità, delle dinamiche alessitimiche che lo caratterizzano e delle potenziali strategie terapeutiche volte a migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Disturbo Borderline di Personalità: Il complesso intreccio tra Alessitimia, Disregolazione emotiva e Mentalizzazione

BACCI, MARIA CHIARA
2023/2024

Abstract

Il termine “borderline” da sempre ha avuto un significato molteplice; in psicologia clinica si parla di nevrosi borderline, organizzazione borderline, spettro borderline, disturbo borderline di personalità. Diverse accezioni e concezioni si sono affiancate nel tempo andando a delineare un quadro clinico complesso contraddistinto da una vasta gamma di manifestazioni psicologiche e comportamentali. Instabilità emotiva, disregolazione emozionale e scarsa consapevolezza delle proprie emozioni sono tutti aspetti di un unico cuore patogenico centrale che agisce da “motore” del funzionamento borderline. Lo sviluppo delle emozioni e la capacità di regolarle sono favoriti nei primi anni di vita grazie principalmente alla capacità di rispecchiamento affettivo del caregiver. La capacità di mentalizzare, ovvero di comprendere e riflettere sugli stati mentali propri e altrui, emerge qui , come un elemento cruciale in grado di far comprendere la nascita e l’evoluzione di molte delle difficoltà sperimentate dai pazienti con DBP. Il fallimento della mentalizzazione e il deficit della stessa che si presenta nei soggetti con DBP contribuisce alla creazione di schemi relazionali maladattivi aggravando la frammentazione del Sé e l'instabilità nelle relazioni interpersonali. L’alessitimia, definita come un'incapacità nel riconoscere e descrivere le emozioni, si inserisce nella storia dell’individuo con disturbo borderline di personalità contribuendo in maniere drastica al peggioramento e al mantenimento della sintomatologia tipica. L’obiettivo principale di questo elaborato sarà quindi indagare il ruolo dell'alessitimia nel contesto del disturbo borderline di personalità, analizzando in particolare come essa contribuisca alla disregolazione affettiva, all’impulsività e ai comportamenti autolesionistici. Successivamente, verrà esaminata l’efficacia della Terapia Basata sulla Mentalizzazione (MBT), sviluppata da Fonagy e Bateman, soffermandosi sui processi terapeutici e le tecniche da loro proposte per il trattamento. Attraverso la revisione della letteratura questa tesi si propone di offrire una comprensione integrata del disturbo borderline di personalità, delle dinamiche alessitimiche che lo caratterizzano e delle potenziali strategie terapeutiche volte a migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Borderline Personality Disorder :The Complex Interplay between Alexithymia, Emotional Dysregulation and mentalization
The term “borderline” has always had multiple meanings; in clinical psychology, we speak of borderline neurosis, borderline organization, borderline spectrum, and borderline personality disorder. Over time, various interpretations and conceptions have emerged, delineating a complex clinical picture characterized by a wide range of psychological and behavioral manifestations. Emotional instability, emotional dysregulation, and poor awareness of one's own emotions are all aspects of a central pathogenic core that acts as the “engine” of borderline functioning. The development of emotions and the ability to regulate them are primarily supported in early life through the caregiver's capacity for emotional mirroring. The ability to mentalize, that is, to understand and reflect on one's own and others' mental states, emerges here as a crucial element, helping to explain the origin and evolution of many difficulties experienced by patients with BPD. The failure of mentalization and its deficit in individuals with BPD contribute to the creation of maladaptive relational patterns, exacerbating the fragmentation of the self and instability in interpersonal relationships. Alexithymia, defined as an inability to recognize and describe emotions, becomes part of the history of individuals with borderline personality disorder, drastically contributing to the worsening and maintenance of typical symptoms.The primary objective of this thesis will therefore be to investigate the role of alexithymia in the context of borderline personality disorder, specifically analyzing how it contributes to affective dysregulation, impulsivity, and self-harm behaviors. Subsequently, the efficacy of Mentalization-Based Therapy (MBT), developed by Fonagy and Bateman, will be examined, focusing on the therapeutic processes and techniques they proposed for treatment. Through a literature review, this thesis aims to offer an integrated understanding of borderline personality disorder, the alexithymic dynamics that characterize it, and potential therapeutic strategies aimed at improving the quality of life for patients.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/7489