This thesis, entitled "Between reality and spirituality: The travel cinema as a tool for self-discovery", explores the role of travel cinema in illustrating paths of personal and spiritual growth. Through an interdisciplinary analysis encompassing film theory, psychology and cultural studies, the paper is divided into three main chapters. In the first chapter, we delve into the concept of the Hero’s and Heroine’s Journey, based on the theories of Joseph Campbell, Christopher Vogler and Maureen Murdock. The archetypal models and narrative structures that guide the protagonists through challenges and transformations are examined. The analysis also extends to the psychological and spiritual aspects of travel, considering the journey as a metaphor for personal growth and inner self-discovery. The second chapter is dedicated to travel cinema in the North American context, with particular attention to the genre of road movies. The historical evolution of the genre since the 1950s is traced, analyzing how travel has been represented as a symbol of freedom, rebellion and identity research. Through the examination of emblematic films such as "Easy Rider" (1969) and "Into the Wild" (2007), it is highlighted that the physical journey often reflects an inner journey, highlighting the socio-cultural dynamics of the time. In the third and final chapter, we offer a detailed cinematographic analysis of the film "Eat, Pray, Love" (2010), directed by Ryan Murphy. The film is examined through the lens of Heroine’s Journey, exploring how the protagonist takes a path of self-discovery and spiritual growth. The narrative structure, main themes and stylistic choices are analysed, highlighting how travel becomes an instrument of personal transformation and existential reflection. The aim of this thesis is to demonstrate how travel cinema functions not only as entertainment, but also as a powerful vehicle for exploring deep themes related to identity, spirituality and the human condition. Through the analysis of narrative models and selected films, it highlights the potential of cinema as a tool for self-reflection and personal growth for the viewer.

La presente tesi, intitolata "Tra realtà e spiritualità: Il cinema di viaggio come strumento di auto-scoperta", esplora il ruolo del cinema di viaggio nell'illustrare percorsi di crescita personale e spirituale. Attraverso un'analisi interdisciplinare che abbraccia teoria cinematografica, psicologia e studi culturali, l'elaborato si articola in tre capitoli principali. Nel primo capitolo, si approfondisce il concetto del Viaggio dell'Eroe e dell'Eroina, basandosi sulle teorie di Joseph Campbell, Christopher Vogler e Maureen Murdock. Vengono esaminati i modelli archetipici e le strutture narrative che guidano i protagonisti attraverso sfide e trasformazioni. L'analisi si estende anche agli aspetti psicologici e spirituali del viaggio, considerando il percorso come metafora della crescita personale e dell'auto-scoperta interiore. Il secondo capitolo è dedicato al cinema di viaggio nel contesto nordamericano, con particolare attenzione al genere dei road movies. Si traccia l'evoluzione storica del genere a partire dagli anni '50, analizzando come il viaggio sia stato rappresentato come simbolo di libertà, ribellione e ricerca identitaria. Attraverso l'esame di film emblematici come "Easy Rider" (1969) e "Into the Wild" (2007), si evidenzia come il viaggio fisico spesso rifletta un viaggio interiore, mettendo in luce le dinamiche socio-culturali dell'epoca. Nel terzo e ultimo capitolo, si offre un'analisi cinematografica dettagliata del film "Mangia, Prega, Ama" (2010), diretto da Ryan Murphy. Il film viene esaminato attraverso la lente del Viaggio dell'Eroina, esplorando come la protagonista intraprenda un percorso di auto-scoperta e crescita spirituale. Si analizzano la struttura narrativa, i temi principali e le scelte stilistiche, evidenziando come il viaggio diventi strumento di trasformazione personale e riflessione esistenziale. L'obiettivo della tesi è dimostrare come il cinema di viaggio funzioni non solo come intrattenimento, ma anche come potente veicolo per esplorare tematiche profonde legate all'identità, alla spiritualità e alla condizione umana. Attraverso l'analisi dei modelli narrativi e dei film selezionati, si evidenzia il potenziale del cinema come strumento di auto-riflessione e crescita personale per lo spettatore.

Tra Realtà e Spiritualità: Il Cinema di Viaggio come Strumento di Auto-scoperta

DUTTO, SIMONE
2023/2024

Abstract

La presente tesi, intitolata "Tra realtà e spiritualità: Il cinema di viaggio come strumento di auto-scoperta", esplora il ruolo del cinema di viaggio nell'illustrare percorsi di crescita personale e spirituale. Attraverso un'analisi interdisciplinare che abbraccia teoria cinematografica, psicologia e studi culturali, l'elaborato si articola in tre capitoli principali. Nel primo capitolo, si approfondisce il concetto del Viaggio dell'Eroe e dell'Eroina, basandosi sulle teorie di Joseph Campbell, Christopher Vogler e Maureen Murdock. Vengono esaminati i modelli archetipici e le strutture narrative che guidano i protagonisti attraverso sfide e trasformazioni. L'analisi si estende anche agli aspetti psicologici e spirituali del viaggio, considerando il percorso come metafora della crescita personale e dell'auto-scoperta interiore. Il secondo capitolo è dedicato al cinema di viaggio nel contesto nordamericano, con particolare attenzione al genere dei road movies. Si traccia l'evoluzione storica del genere a partire dagli anni '50, analizzando come il viaggio sia stato rappresentato come simbolo di libertà, ribellione e ricerca identitaria. Attraverso l'esame di film emblematici come "Easy Rider" (1969) e "Into the Wild" (2007), si evidenzia come il viaggio fisico spesso rifletta un viaggio interiore, mettendo in luce le dinamiche socio-culturali dell'epoca. Nel terzo e ultimo capitolo, si offre un'analisi cinematografica dettagliata del film "Mangia, Prega, Ama" (2010), diretto da Ryan Murphy. Il film viene esaminato attraverso la lente del Viaggio dell'Eroina, esplorando come la protagonista intraprenda un percorso di auto-scoperta e crescita spirituale. Si analizzano la struttura narrativa, i temi principali e le scelte stilistiche, evidenziando come il viaggio diventi strumento di trasformazione personale e riflessione esistenziale. L'obiettivo della tesi è dimostrare come il cinema di viaggio funzioni non solo come intrattenimento, ma anche come potente veicolo per esplorare tematiche profonde legate all'identità, alla spiritualità e alla condizione umana. Attraverso l'analisi dei modelli narrativi e dei film selezionati, si evidenzia il potenziale del cinema come strumento di auto-riflessione e crescita personale per lo spettatore.
Between Reality and Spirituality: The Road Movies as a Tool for Self-discovery
This thesis, entitled "Between reality and spirituality: The travel cinema as a tool for self-discovery", explores the role of travel cinema in illustrating paths of personal and spiritual growth. Through an interdisciplinary analysis encompassing film theory, psychology and cultural studies, the paper is divided into three main chapters. In the first chapter, we delve into the concept of the Hero’s and Heroine’s Journey, based on the theories of Joseph Campbell, Christopher Vogler and Maureen Murdock. The archetypal models and narrative structures that guide the protagonists through challenges and transformations are examined. The analysis also extends to the psychological and spiritual aspects of travel, considering the journey as a metaphor for personal growth and inner self-discovery. The second chapter is dedicated to travel cinema in the North American context, with particular attention to the genre of road movies. The historical evolution of the genre since the 1950s is traced, analyzing how travel has been represented as a symbol of freedom, rebellion and identity research. Through the examination of emblematic films such as "Easy Rider" (1969) and "Into the Wild" (2007), it is highlighted that the physical journey often reflects an inner journey, highlighting the socio-cultural dynamics of the time. In the third and final chapter, we offer a detailed cinematographic analysis of the film "Eat, Pray, Love" (2010), directed by Ryan Murphy. The film is examined through the lens of Heroine’s Journey, exploring how the protagonist takes a path of self-discovery and spiritual growth. The narrative structure, main themes and stylistic choices are analysed, highlighting how travel becomes an instrument of personal transformation and existential reflection. The aim of this thesis is to demonstrate how travel cinema functions not only as entertainment, but also as a powerful vehicle for exploring deep themes related to identity, spirituality and the human condition. Through the analysis of narrative models and selected films, it highlights the potential of cinema as a tool for self-reflection and personal growth for the viewer.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/7484