Migraine is a neurological condition that has a significant impact on daily life, both socially and economically, as it can lead to debilitating deficits even in the most common activities such as work or household management. In recent years, new drugs for its prevention with a targeted mechanism have been developed: monoclonal antibodies. The most recent of these is Eptinezumab (Vyepti), which has been administered to the patients recruited for this study. The objective of our work is to evaluate, through transcranial Doppler monitoring, the correlation between drug administration and the behaviors of average flow velocities and resistance indices of cerebral arteries, both before and during therapy with Vyepti, and consequently, to make a more informed therapeutic choice. At the Neurophysiology clinic of the Mauriziano Umberto I Hospital, 14 migraine patients were evaluated, three of whom were excluded due to anatomical impediments or unavailability, leaving 11 patients, only one of whom is male. Additionally, 14 healthy subjects were examined in parallel as control cases. The 25 subjects analyzed underwent baseline diagnostic monitoring (T0) of the intracranial arteries using a technique called transcranial Doppler ultrasound. Subsequently, the 11 migraine patients under therapy were followed up quarterly with Doppler monitoring of only the middle cerebral arteries (T1 = three-month follow-up and T2 = six-month follow-up). Six of them were studied up to T2, four up to T1, and one completed only the baseline evaluation like the control cases. During the three monitoring sessions, average flow velocities and resistance indices of the middle cerebral arteries were considered. For statistical analysis, only the right middle cerebral artery was considered, as the left temporal window was closed in two normal cases. The collected data, like other monoclonal drugs, do not show any modification in average flow velocities and intracranial vascular resistance during treatment with Eptinezumab. The small amount of data necessitates extending the study to allow for a longer observation period, which also includes drug discontinuation, and to enroll new patients, a process that has already been initiated.
L’emicrania è una patologia neurologica che ha un importante impatto sulla vita quotidiana, sia sul piano sociale che su quello economico, in quanto può comportare deficit debilitanti anche per le più comuni attività come il lavoro o la gestione della casa. Negli ultimi anni sono stati sviluppati nuovi farmaci per la prevenzione di essa con un meccanismo mirato: gli anticorpi monoclonali. Il più recente di tutti è l’Eptinezumab (Vyepti), il quale è stato somministrato ai pazienti reclutati per questo studio. L’obiettivo del nostro lavoro è quello di valutare, mediante il monitoraggio con doppler transcranico, la correlazione tra la somministrazione del farmaco e i comportamenti delle velocità medie di flusso e degli indici di resistenza delle arterie cerebrali, prima e durante la terapia con Vyepti e, di conseguenza, eseguire una scelta terapeutica più consapevole. Presso l’ambulatorio di Neurofisiologia dell’Ospedale Mauriziano Umberto I, sono stati valutati 14 pazienti emicranici, 3 dei quali sono stati esclusi a causa d’impedimenti anatomici o indisponibilità del soggetto e dei restanti 11 solo uno è di sesso maschile. Inoltre, sono stati esaminati parallelamente anche 14 soggetti sani come casi di controllo. I 25 soggetti analizzati sono stati sottoposti al monitoraggio diagnostico basale (T0) delle arterie intracraniche mediante l’impego di una tecnica ecografica chiamata doppler transcranico. Successivamente, gli 11 pazienti emicranici e sotto terapia sono stati seguiti con follow-up trimestralmente mediante un monitoraggio doppler delle sole arterie cerebrali medie (T1 = controllo a tre mesi e T2 = controllo a 6 mesi). 6 di loro sono stati studiati fino al T2, 4 fino al T1 e uno ha eseguito solo il basale come i casi di controllo. Durante i tre monitoraggi è stato tenuto conto delle velocità medie di flusso e degli indici di resistenza delle arterie cerebrali medie. Per l’analisi statistica è stata considerata solamente l’arteria cerebrale media di destra, in quanto la finestra temporale di sinistra in due casi normali risultava chiusa. I dati raccolti, come per gli altri farmaci monoclonali, non mostrano una modificazione delle velocità medie di flusso e delle resistenze vasali intracraniche durante il trattamento con Eptinezumab. L’esiguità dei dati richiede di prolungare lo studio per avere un tempo di osservazione più lungo che comprende anche la sospensione del farmaco e arruolando nuovi pazienti, cosa che è già stata avviata.
Il Doppler Transcranico nella cura della cefalea con l'utilizzo di farmaci monoclonali
MAGNAGUAGNO, VALENTINA
2023/2024
Abstract
L’emicrania è una patologia neurologica che ha un importante impatto sulla vita quotidiana, sia sul piano sociale che su quello economico, in quanto può comportare deficit debilitanti anche per le più comuni attività come il lavoro o la gestione della casa. Negli ultimi anni sono stati sviluppati nuovi farmaci per la prevenzione di essa con un meccanismo mirato: gli anticorpi monoclonali. Il più recente di tutti è l’Eptinezumab (Vyepti), il quale è stato somministrato ai pazienti reclutati per questo studio. L’obiettivo del nostro lavoro è quello di valutare, mediante il monitoraggio con doppler transcranico, la correlazione tra la somministrazione del farmaco e i comportamenti delle velocità medie di flusso e degli indici di resistenza delle arterie cerebrali, prima e durante la terapia con Vyepti e, di conseguenza, eseguire una scelta terapeutica più consapevole. Presso l’ambulatorio di Neurofisiologia dell’Ospedale Mauriziano Umberto I, sono stati valutati 14 pazienti emicranici, 3 dei quali sono stati esclusi a causa d’impedimenti anatomici o indisponibilità del soggetto e dei restanti 11 solo uno è di sesso maschile. Inoltre, sono stati esaminati parallelamente anche 14 soggetti sani come casi di controllo. I 25 soggetti analizzati sono stati sottoposti al monitoraggio diagnostico basale (T0) delle arterie intracraniche mediante l’impego di una tecnica ecografica chiamata doppler transcranico. Successivamente, gli 11 pazienti emicranici e sotto terapia sono stati seguiti con follow-up trimestralmente mediante un monitoraggio doppler delle sole arterie cerebrali medie (T1 = controllo a tre mesi e T2 = controllo a 6 mesi). 6 di loro sono stati studiati fino al T2, 4 fino al T1 e uno ha eseguito solo il basale come i casi di controllo. Durante i tre monitoraggi è stato tenuto conto delle velocità medie di flusso e degli indici di resistenza delle arterie cerebrali medie. Per l’analisi statistica è stata considerata solamente l’arteria cerebrale media di destra, in quanto la finestra temporale di sinistra in due casi normali risultava chiusa. I dati raccolti, come per gli altri farmaci monoclonali, non mostrano una modificazione delle velocità medie di flusso e delle resistenze vasali intracraniche durante il trattamento con Eptinezumab. L’esiguità dei dati richiede di prolungare lo studio per avere un tempo di osservazione più lungo che comprende anche la sospensione del farmaco e arruolando nuovi pazienti, cosa che è già stata avviata.File | Dimensione | Formato | |
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