Lo studio di questa tesi prende in esame un'area piuttosto ampia nel territorio sud-occidentale della Valle d'Aosta all'interno dei comuni di Belle-Combe, Chatillon e Ussel, in prossimità del basso bacino della Dora Riparia e del parco del Mont Avic. In quest'area si sono studiate le mineralizzazioni a magnetite e solfuri di ferro e rame oggetto in passato di attività estrattiva inquadrandole nel contesto geologico, petrografico e naturalistico al fine di una possibile rivalorizzazione del territorio. Da una prima descrizione geografica del territorio, si è pensato di rivolgere uno sguardo all'aspetto più propriamente geologico e petrografico, e, quindi, approfondire molteplici aspetti: da un primo accenno sull'evoluzione dell'orogenesi alpina e la divisione in unità delle Alpi Occidentali, alla panoramica dettagliata dei tipici affioramenti del Massiccio ultrabasico del Mont Avic fino allo studio petrografico di sezioni sottili di rocce campionate nell'area di studio. Lo studio geologico e petrografico ha evidenziato che le rocce affioranti, appartenenti alla Zona Piemontese, sono costituite da vari tipi di metabasiti, strettamente associate a quarziti, metagabbri e serpentiniti e sono state interessate in modo intenso dal metamorfismo e dalla deformazione alpina. Lo studio petrografico ha evidenziato, inoltre, che le mineralizzazioni a solfuri sono all'interno di glaucofaniti (talvolta micacee) e/o cloritoscisti a granato strettamente associati a livelli quarzitici, mentre le mineralizzazioni a magnetite sono esclusivamente all'interno di serpentiniti. Il contesto geologico-petrografico suggerisce che, nel settore studiato, il fondale dell'oceano Mesozoico fosse costituito da ultramafiti (le attuali serpentiniti, contenenti lenti ricche in magnetite) ricoperte da un modesto spessore di una sequenza vulcano- sedimentaria rappresentata da rocce di derivazione basaltica (le glaucofaniti e i cloritoscisti) e sedimenti silicei (le quarziti a granato). Infine, per rendere più completo lo studio dell'area in esame, si è approfondito l'aspetto naturalistico; si è dedicata una parte di tesi alla fauna e alla vegetazione del Massiccio del Mont Avic e una seconda parte alla possibilità di creare dei geositi e sentieri natura, quali opere di tutela e rivalorizzazione, dando così importanza alla rappresentatività, all'esemplarità didattica, alla facile accessibilità e al valore paesaggistico e storico-culturale del territorio di Belle-Combe e dintorni.
STUDIO GEOLOGICO,PETROGRAFICO E NATURALISTICO DELLE MINIERE DI BELLE-COMBE (AOSTA).
BOLOGNESI, MONICA
2008/2009
Abstract
Lo studio di questa tesi prende in esame un'area piuttosto ampia nel territorio sud-occidentale della Valle d'Aosta all'interno dei comuni di Belle-Combe, Chatillon e Ussel, in prossimità del basso bacino della Dora Riparia e del parco del Mont Avic. In quest'area si sono studiate le mineralizzazioni a magnetite e solfuri di ferro e rame oggetto in passato di attività estrattiva inquadrandole nel contesto geologico, petrografico e naturalistico al fine di una possibile rivalorizzazione del territorio. Da una prima descrizione geografica del territorio, si è pensato di rivolgere uno sguardo all'aspetto più propriamente geologico e petrografico, e, quindi, approfondire molteplici aspetti: da un primo accenno sull'evoluzione dell'orogenesi alpina e la divisione in unità delle Alpi Occidentali, alla panoramica dettagliata dei tipici affioramenti del Massiccio ultrabasico del Mont Avic fino allo studio petrografico di sezioni sottili di rocce campionate nell'area di studio. Lo studio geologico e petrografico ha evidenziato che le rocce affioranti, appartenenti alla Zona Piemontese, sono costituite da vari tipi di metabasiti, strettamente associate a quarziti, metagabbri e serpentiniti e sono state interessate in modo intenso dal metamorfismo e dalla deformazione alpina. Lo studio petrografico ha evidenziato, inoltre, che le mineralizzazioni a solfuri sono all'interno di glaucofaniti (talvolta micacee) e/o cloritoscisti a granato strettamente associati a livelli quarzitici, mentre le mineralizzazioni a magnetite sono esclusivamente all'interno di serpentiniti. Il contesto geologico-petrografico suggerisce che, nel settore studiato, il fondale dell'oceano Mesozoico fosse costituito da ultramafiti (le attuali serpentiniti, contenenti lenti ricche in magnetite) ricoperte da un modesto spessore di una sequenza vulcano- sedimentaria rappresentata da rocce di derivazione basaltica (le glaucofaniti e i cloritoscisti) e sedimenti silicei (le quarziti a granato). Infine, per rendere più completo lo studio dell'area in esame, si è approfondito l'aspetto naturalistico; si è dedicata una parte di tesi alla fauna e alla vegetazione del Massiccio del Mont Avic e una seconda parte alla possibilità di creare dei geositi e sentieri natura, quali opere di tutela e rivalorizzazione, dando così importanza alla rappresentatività, all'esemplarità didattica, alla facile accessibilità e al valore paesaggistico e storico-culturale del territorio di Belle-Combe e dintorni.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
307141_tesimonicabolognesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.71 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.71 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/74769