This thesis is the result of a research which explores the mass rapes committed by Allied troops against German women at the end of World War II. With particular focus on the autobiographical diary Eine Frau in Berlin. Tagebuch-Aufzeichnungen vom 20.April bis 22.Juni 1945 written by Anonyma, this paper analyses the ways of elaboration of traumas and the factors which contributed to the ¿policy of silence¿ in the postwar society, trying to explain why the victims did not denounce immediately these abuses. The last chapter highlights the fact that the sexual violences were perpetrated without any exception for the nationality of the soldiers, debunking the myth concerning the soviet soldiers.
La presente dissertazione nasce dall'interesse di volersi occupare di un argomento che per anni ha subito una censura ed è stato marginalizzato per diversi motivi: le violenze sessuali perpetrate dagli Alleati contro le donne tedesche alla fine della Seconda guerra mondiale. Con particolare attenzione al diario autobiografico di Anonyma Eine Frau in Berlin. Tagebuch-Aufzeichnungen vom 20.April bis 22.Juni 1945, sono esaminati i modi di rielaborazione dei traumi vissuti e le dinamiche che hanno contribuito a creare la cappa di silenzio che per anni ha ostacolato un dibattito pubblico riguardo a questo tema delicato. Nell'ultimo capitolo si documenta come gli stupri siano stati commessi senza alcuna eccezione per la nazione d'appartenenza dei militari, sfatando il mito, secondo il quale soltanto i soldati sovietici commettevano crimini contro la popolazione femminile tedesca.
La guerra sulla pelle delle donne: le violenze di massa in Germania 1945
TOCARU, ADELA
2015/2016
Abstract
La presente dissertazione nasce dall'interesse di volersi occupare di un argomento che per anni ha subito una censura ed è stato marginalizzato per diversi motivi: le violenze sessuali perpetrate dagli Alleati contro le donne tedesche alla fine della Seconda guerra mondiale. Con particolare attenzione al diario autobiografico di Anonyma Eine Frau in Berlin. Tagebuch-Aufzeichnungen vom 20.April bis 22.Juni 1945, sono esaminati i modi di rielaborazione dei traumi vissuti e le dinamiche che hanno contribuito a creare la cappa di silenzio che per anni ha ostacolato un dibattito pubblico riguardo a questo tema delicato. Nell'ultimo capitolo si documenta come gli stupri siano stati commessi senza alcuna eccezione per la nazione d'appartenenza dei militari, sfatando il mito, secondo il quale soltanto i soldati sovietici commettevano crimini contro la popolazione femminile tedesca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/74725