Introduzione. L'inserzione dei cateteri venosi periferici è una delle pratiche più comuni nei nostri ospedali. L'inserzione multipla può comportare disagi al paziente sia a livello psicologico sia dovuti all'insorgenza di complicanze. Nell'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano è in corso di sperimentazione, su quattro reparti di area medica, un algoritmo per la valutazione della scelta dell'accesso venoso. Gli obiettivi dello studio sono l'appropriatezza nella scelta del dispositivo vascolare, valutare il patrimonio venoso del paziente ed avviare una sceda di sorveglianza sulle complicanze post-inserzione. Materiali e metodi. Nel periodo compreso tra dicembre 2015 e gennaio 2016 sono state effettuate quattro giornate di osservazione in quattro reparti di area medica dell'AOU San Lugi Gonzaga. I dati sono stati raccolti tramite la scheda di valutazione per la scelta dell'accesso venoso, la scheda di valutazione del patrimonio venoso, la cartella clinica medico-infermieristica e una scheda di raccolta dati modulata per raccogliere dati sulle caratteristiche del paziente, il tipo e la durata della terapia, il dispositivo scelto, il sito d'inserzione e le complicanze insorte. È stata effettuata una ricerca bibliografica sulle banche dati PubMed, Medline, Ovid e Cinhal. Risultati. E' stato osservato un campione di 107 pazienti con età media di 74.75 anni. La degenza media era di 11 giorni per i quattro reparti. La patologia più frequente è di tipo respiratorio. La rottura dei vasi sanguigni e la flebite sono le complicanze più frequenti con incidenza del 56.52% e 19.13%. la media dei punteggi della valutazione del patrimonio venoso era di 2.67 (range 0-6) sui quattro reparti osservati. I siti più utilizzati dagli operatori sono il braccio destro e sinistro, 74.77% sono accessi di tipo periferico. L'incidenza sull'appropriatezza è del 57%, rispetto ad una percentuale del 35.5% di non appropriatezza. I motivi di non appropriatezza per 19 casi su 38 (50%) sono una patrimonio venoso scarso più una terapia superiore ai 6 giorni. Discussione. La valutazione della scelta dell'accesso venoso è molto importante per garantire l'appropriato dispositivo in base alle sue esigenze terapeutiche e in base al patrimonio venoso del paziente. La scelta dell'appropriato dispositivo vascolare e l'applicazione delle linee guida riduce il rischio di insorgenza di complicanze che tendono ad aumentare i giorni di degenza con effetti sia fisico-biologici sia psicologici sul paziente.
Appropriatezza nella scelta dell'accesso venoso nei pazienti ospedalizzati: uno studio osservazionale in reparti di area medica
GALLEANO, SIMONE
2014/2015
Abstract
Introduzione. L'inserzione dei cateteri venosi periferici è una delle pratiche più comuni nei nostri ospedali. L'inserzione multipla può comportare disagi al paziente sia a livello psicologico sia dovuti all'insorgenza di complicanze. Nell'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano è in corso di sperimentazione, su quattro reparti di area medica, un algoritmo per la valutazione della scelta dell'accesso venoso. Gli obiettivi dello studio sono l'appropriatezza nella scelta del dispositivo vascolare, valutare il patrimonio venoso del paziente ed avviare una sceda di sorveglianza sulle complicanze post-inserzione. Materiali e metodi. Nel periodo compreso tra dicembre 2015 e gennaio 2016 sono state effettuate quattro giornate di osservazione in quattro reparti di area medica dell'AOU San Lugi Gonzaga. I dati sono stati raccolti tramite la scheda di valutazione per la scelta dell'accesso venoso, la scheda di valutazione del patrimonio venoso, la cartella clinica medico-infermieristica e una scheda di raccolta dati modulata per raccogliere dati sulle caratteristiche del paziente, il tipo e la durata della terapia, il dispositivo scelto, il sito d'inserzione e le complicanze insorte. È stata effettuata una ricerca bibliografica sulle banche dati PubMed, Medline, Ovid e Cinhal. Risultati. E' stato osservato un campione di 107 pazienti con età media di 74.75 anni. La degenza media era di 11 giorni per i quattro reparti. La patologia più frequente è di tipo respiratorio. La rottura dei vasi sanguigni e la flebite sono le complicanze più frequenti con incidenza del 56.52% e 19.13%. la media dei punteggi della valutazione del patrimonio venoso era di 2.67 (range 0-6) sui quattro reparti osservati. I siti più utilizzati dagli operatori sono il braccio destro e sinistro, 74.77% sono accessi di tipo periferico. L'incidenza sull'appropriatezza è del 57%, rispetto ad una percentuale del 35.5% di non appropriatezza. I motivi di non appropriatezza per 19 casi su 38 (50%) sono una patrimonio venoso scarso più una terapia superiore ai 6 giorni. Discussione. La valutazione della scelta dell'accesso venoso è molto importante per garantire l'appropriato dispositivo in base alle sue esigenze terapeutiche e in base al patrimonio venoso del paziente. La scelta dell'appropriato dispositivo vascolare e l'applicazione delle linee guida riduce il rischio di insorgenza di complicanze che tendono ad aumentare i giorni di degenza con effetti sia fisico-biologici sia psicologici sul paziente.File | Dimensione | Formato | |
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