Introduzione: I casi di persone affette da malattia di Alzheimer in Italia attualmente sono circa 500 mila e sembra siano destinati a raddoppiare entro questo primo quarto di secolo. La prevalenza della malattia nella popolazione anziana rappresenta una vera ¿emergenza sanitaria¿ che non ha confronti in altri gruppi d'età; non c'è patologia, infatti, che colpisca come la demenza il 5-6% di una determinata popolazione: nel caso, gli ultra sessantenni, con grandi implicazioni dal punto di vista sanitario e sociale. Questi dati ci sottolineano quanto sia necessario approntare modelli di intervento efficaci a contenere quella che è stata definita una ¿epidemia silente¿. Obiettivo: L'obiettivo del mio studio è quello di valutare se le terapie alternative proposte, con l'intento di aiutare la persona con demenza a fronteggiare i grossi cambiamenti emotivi e di personalità, siano efficaci in confronto alla sola assistenza standard. Materiali e metodi: Per la ricerca sono state utilizzate le banche dati elettroniche biomediche PubMed, Ovid, Cinahl e The Cochrane Library, la lettura del libro ¿Alzheimer senza paura¿ di Pietro Vigorelli e consultati i siti: alzheimer-aima.it, formalzheimer.it, alzheimer.it e alz.org. Risultati: La letteratura scientifica testimonia, attraverso gli studi effettuati in tutto il mondo, che gli interventi non farmacologici costituiscono l'unica alternativa valida, senza effetti collaterali e spesso ad un costo contenuto, alla terapia farmacologica. L'ambiente Snoezelen, il Reiki, la Pet Therapy hanno riscontrato, in tutti gli articoli presi in esame, maggiori benefici nella riduzione dell'aggressività, ad un costo molto contenuto. Discussione: Gran parte dei disturbi e delle menomazioni funzionali può essere considerata come un'espressione di squilibrio tra le capacità dell'individuo affetto da demenza e le esigenze ambientali, e non soltanto espressione della patologia. Anche se si dovessero trovare in breve tempo farmaci più efficaci per risolvere le lesioni di ordine neuro cellulare, resta comunque di grande importanza trovare e predisporre interventi assistenziali e riabilitativi sempre più efficaci che oggi risultano l'unico rimedio nei diversi momenti che la malattia e struttura impone. Conclusioni: Grazie alle varie attività ed ai poliedrici interventi oggi si riesce a ridurre al minimo indispensabile la somministrazione farmacologica ed aumenta il numero delle strutture nelle quali non si utilizza alcun tipo di contenzione fisica, nonostante i pazienti ospitati siano piuttosto agitati e fisicamente aggressivi. Parole chiave: Therapeutic Touch, Reiki, Animal Assisted, Pet Therapy, Snoezelen, Dementia, Alzheimer.
L'agitazione grave nei pazienti dementi: l'efficacia delle terapie non farmacologiche
CIERI, MICHELA ARIANNA
2014/2015
Abstract
Introduzione: I casi di persone affette da malattia di Alzheimer in Italia attualmente sono circa 500 mila e sembra siano destinati a raddoppiare entro questo primo quarto di secolo. La prevalenza della malattia nella popolazione anziana rappresenta una vera ¿emergenza sanitaria¿ che non ha confronti in altri gruppi d'età; non c'è patologia, infatti, che colpisca come la demenza il 5-6% di una determinata popolazione: nel caso, gli ultra sessantenni, con grandi implicazioni dal punto di vista sanitario e sociale. Questi dati ci sottolineano quanto sia necessario approntare modelli di intervento efficaci a contenere quella che è stata definita una ¿epidemia silente¿. Obiettivo: L'obiettivo del mio studio è quello di valutare se le terapie alternative proposte, con l'intento di aiutare la persona con demenza a fronteggiare i grossi cambiamenti emotivi e di personalità, siano efficaci in confronto alla sola assistenza standard. Materiali e metodi: Per la ricerca sono state utilizzate le banche dati elettroniche biomediche PubMed, Ovid, Cinahl e The Cochrane Library, la lettura del libro ¿Alzheimer senza paura¿ di Pietro Vigorelli e consultati i siti: alzheimer-aima.it, formalzheimer.it, alzheimer.it e alz.org. Risultati: La letteratura scientifica testimonia, attraverso gli studi effettuati in tutto il mondo, che gli interventi non farmacologici costituiscono l'unica alternativa valida, senza effetti collaterali e spesso ad un costo contenuto, alla terapia farmacologica. L'ambiente Snoezelen, il Reiki, la Pet Therapy hanno riscontrato, in tutti gli articoli presi in esame, maggiori benefici nella riduzione dell'aggressività, ad un costo molto contenuto. Discussione: Gran parte dei disturbi e delle menomazioni funzionali può essere considerata come un'espressione di squilibrio tra le capacità dell'individuo affetto da demenza e le esigenze ambientali, e non soltanto espressione della patologia. Anche se si dovessero trovare in breve tempo farmaci più efficaci per risolvere le lesioni di ordine neuro cellulare, resta comunque di grande importanza trovare e predisporre interventi assistenziali e riabilitativi sempre più efficaci che oggi risultano l'unico rimedio nei diversi momenti che la malattia e struttura impone. Conclusioni: Grazie alle varie attività ed ai poliedrici interventi oggi si riesce a ridurre al minimo indispensabile la somministrazione farmacologica ed aumenta il numero delle strutture nelle quali non si utilizza alcun tipo di contenzione fisica, nonostante i pazienti ospitati siano piuttosto agitati e fisicamente aggressivi. Parole chiave: Therapeutic Touch, Reiki, Animal Assisted, Pet Therapy, Snoezelen, Dementia, Alzheimer.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/74687