La Spoon River Anthology uscì in America nel 1916 durante la prima guerra mondiale e nel nostro Paese nel 1943 durante la seconda guerra mondiale, dopo una travagliata storia editoriale che, ci racconta Fernanda Pivano, avrebbe potuto concludersi con il sequestro del libro da parte del regime fascista. Il processo creativo, la storia editoriale e il contesto storico che hanno visto la prima pubblicazione di questa raccolta di poesie hanno influenzato la percezione del messaggio che l'autore, tramite i suoi personaggi, voleva trasmettere. Spoon River è diventato, a seconda del contesto culturale e di chi si è occupato della sua divulgazione, simbolo della rabbia americana, della resistenza culturale italiana contro i soprusi del Fascismo, voce degli emarginati e delle vittime delle convenzioni. Ripercorrendo tutta il processo creativo e la storia editoriale, in particolare quella del nostro Paese, cercherò di individuare i motivi del successo presso il pubblico ma anche dell'influenza che ha avuto presso il nostro immaginario e la nostra cultura. Imprescindibile dall'opera è la storia dell'autore, Edgar Lee Masters. Furono il suo lavoro di avvocato e la cittadina in cui nacque a fornire il materiale perché si avviasse il processo creativo che portò la nascita dell'Antologia e fu William Marion Reedy, suo editore, a consigliargli la lettura dell'Antologia Palatina che ne ispirò la struttura. I motivi del successo in America si possono ricondurre a due tendenze: da una parte c'è la letteratura scandalistica che in quegli anni aveva sconvolto l'America puritana, dall'altra c'era la forte presa di coscienza che tutti gli ideali connessi al Sogno Americano si erano sgretolati perché insufficienti alle problematiche che gli Americani si trovavano ad affrontare. E poi il travagliato viaggio dell'opera in Italia. Cesare Pavese si fece inviare Spoon River Anthology da Antonio Chiuminatto, musicista italo-americano, con cui aveva costruito una solida amicizia basta sull'interesse comune per la letteratura. Fu proprio Cesare Pavese a scrivere tre articoli, oggi riportati integralmente nell'edizione Einaudi dell'Antologia, che presentarono quest'opera all'Italia. Fernanda Pivano si occupò della traduzione che divenne celebre non solo per essere stata la prima ma anche per le travagliate vicende editoriali. L'Antologia di Spoon River rischiò di non uscire a causa della censura fascista e anche se così non fu, l'Antologia divenne simbolo della resistenza culturale soprattutto fra i giovani. Non può mancare poi una breve panoramica su quattro delle traduzioni più diffuse in Italia che testimoniano quanto l'opera sia tutt'oggi pubblicata e diffusa da diverse case editrici e tramite la voce di diversi traduttori: oltre a quella di Fernanda Pivano, consideremo quella di Letizia Ciotti Miller, quella Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River, traduzione di Letizia Ciotti Miller, Roma, Newton Compton editori, 1984. di Alberto Rossatti e quella di Antonio Porta. Infine un ultima parte sarà dedicata a Non al denaro, non all'amore né la cielo di Fabrizio De André, concept album ispirato ad alcune poesie dell'Antologia, che ha portato ulteriore fama all'opera. Questi sono i personaggi-chiave che hanno contribuito, influenzato, modificato la percezione con cui i lettori, di oggi e di ieri, hanno poi accolto l'Antologia di Spoon River.
L'Antologia di Spoon River in Italia
BORASIO, CARLOTTA
2009/2010
Abstract
La Spoon River Anthology uscì in America nel 1916 durante la prima guerra mondiale e nel nostro Paese nel 1943 durante la seconda guerra mondiale, dopo una travagliata storia editoriale che, ci racconta Fernanda Pivano, avrebbe potuto concludersi con il sequestro del libro da parte del regime fascista. Il processo creativo, la storia editoriale e il contesto storico che hanno visto la prima pubblicazione di questa raccolta di poesie hanno influenzato la percezione del messaggio che l'autore, tramite i suoi personaggi, voleva trasmettere. Spoon River è diventato, a seconda del contesto culturale e di chi si è occupato della sua divulgazione, simbolo della rabbia americana, della resistenza culturale italiana contro i soprusi del Fascismo, voce degli emarginati e delle vittime delle convenzioni. Ripercorrendo tutta il processo creativo e la storia editoriale, in particolare quella del nostro Paese, cercherò di individuare i motivi del successo presso il pubblico ma anche dell'influenza che ha avuto presso il nostro immaginario e la nostra cultura. Imprescindibile dall'opera è la storia dell'autore, Edgar Lee Masters. Furono il suo lavoro di avvocato e la cittadina in cui nacque a fornire il materiale perché si avviasse il processo creativo che portò la nascita dell'Antologia e fu William Marion Reedy, suo editore, a consigliargli la lettura dell'Antologia Palatina che ne ispirò la struttura. I motivi del successo in America si possono ricondurre a due tendenze: da una parte c'è la letteratura scandalistica che in quegli anni aveva sconvolto l'America puritana, dall'altra c'era la forte presa di coscienza che tutti gli ideali connessi al Sogno Americano si erano sgretolati perché insufficienti alle problematiche che gli Americani si trovavano ad affrontare. E poi il travagliato viaggio dell'opera in Italia. Cesare Pavese si fece inviare Spoon River Anthology da Antonio Chiuminatto, musicista italo-americano, con cui aveva costruito una solida amicizia basta sull'interesse comune per la letteratura. Fu proprio Cesare Pavese a scrivere tre articoli, oggi riportati integralmente nell'edizione Einaudi dell'Antologia, che presentarono quest'opera all'Italia. Fernanda Pivano si occupò della traduzione che divenne celebre non solo per essere stata la prima ma anche per le travagliate vicende editoriali. L'Antologia di Spoon River rischiò di non uscire a causa della censura fascista e anche se così non fu, l'Antologia divenne simbolo della resistenza culturale soprattutto fra i giovani. Non può mancare poi una breve panoramica su quattro delle traduzioni più diffuse in Italia che testimoniano quanto l'opera sia tutt'oggi pubblicata e diffusa da diverse case editrici e tramite la voce di diversi traduttori: oltre a quella di Fernanda Pivano, consideremo quella di Letizia Ciotti Miller, quella Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River, traduzione di Letizia Ciotti Miller, Roma, Newton Compton editori, 1984. di Alberto Rossatti e quella di Antonio Porta. Infine un ultima parte sarà dedicata a Non al denaro, non all'amore né la cielo di Fabrizio De André, concept album ispirato ad alcune poesie dell'Antologia, che ha portato ulteriore fama all'opera. Questi sono i personaggi-chiave che hanno contribuito, influenzato, modificato la percezione con cui i lettori, di oggi e di ieri, hanno poi accolto l'Antologia di Spoon River.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/74507