Nel primo capitolo della tesi viene presentato il personaggio di Sarah Kofman, filosofa francese, nelle varie sfaccettature della sua biografia e produzione letteraria. In particolare si affrontano le tematiche legate all'olocausto, collegate alle origini ebree della Kofman e al trauma infantile della perdita del padre, un rabbino deportato durante un rastrellamento. Si prosegue presentando il ritratto che Jacques Derrida ha tracciato dell'amica filosofa, all'indomani del suo suicidio, avvenuto il 15 ottobre 1994, esattamente nel giorno del centocinquantesimo anniversario della nascita di Nietzsche. Vengono,poi, spiegati i concetti di "doppio" e "perturbante" a partire dal famoso saggio di Freud "Il perturbante". In questo testo l'autore,partendo dall'accezione etimologica, spiega in quali circostanze avviene questo fenomeno e ne indaga le cause. Si passa poi ad analizzare la puntigliosa critica avanzata su questo scritto proprio da Sarah Kofman, concentrandosi principalmente sul racconto di E.T.A. Hoffmann "L'uomo della sabbia". La conclusione verte a rispondere alla domanda del titolo, ovvero se vi sia una natura demoniaca nell'esistenza del doppio, ritornando alle due differenti risposte che Freud e Kofman forniscono dopo l'analisi del medesimo racconto di Hoffmann.
LE DOUBLE E(S)T LE DIABLE? Il doppio e il perturbante in Sarah Kofman
DOVETTA, CRISTINA
2009/2010
Abstract
Nel primo capitolo della tesi viene presentato il personaggio di Sarah Kofman, filosofa francese, nelle varie sfaccettature della sua biografia e produzione letteraria. In particolare si affrontano le tematiche legate all'olocausto, collegate alle origini ebree della Kofman e al trauma infantile della perdita del padre, un rabbino deportato durante un rastrellamento. Si prosegue presentando il ritratto che Jacques Derrida ha tracciato dell'amica filosofa, all'indomani del suo suicidio, avvenuto il 15 ottobre 1994, esattamente nel giorno del centocinquantesimo anniversario della nascita di Nietzsche. Vengono,poi, spiegati i concetti di "doppio" e "perturbante" a partire dal famoso saggio di Freud "Il perturbante". In questo testo l'autore,partendo dall'accezione etimologica, spiega in quali circostanze avviene questo fenomeno e ne indaga le cause. Si passa poi ad analizzare la puntigliosa critica avanzata su questo scritto proprio da Sarah Kofman, concentrandosi principalmente sul racconto di E.T.A. Hoffmann "L'uomo della sabbia". La conclusione verte a rispondere alla domanda del titolo, ovvero se vi sia una natura demoniaca nell'esistenza del doppio, ritornando alle due differenti risposte che Freud e Kofman forniscono dopo l'analisi del medesimo racconto di Hoffmann.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/74502