"Fughe dal mondo": un confronto tra la teoria della fuga di Peter Sloterdijk e la teoria della psicosi di Thomas Macho

This work explores the theories of Peter Sloterdijk and Thomas Macho, two "cultural scientists" (Kulturwissenschaftler), to highlight their continuities and divergences. At the center of the analysis there are Sloterdijk's theory of world-fleeing and Macho's theory of psychosis. Sloterdijk investigates various forms of "escape" from the world, which he views as conscious and controlled reactions to the vastness and indefiniteness of the external world. These escapes represent ways to create intimate and structured spaces or to detach from mundanity. Among these forms of "escape" are mystical immersion, the spiritual retreat of hermit monks, the use of psychotropic substances during rituals, and three metaphysical-religious traditions: Gnosticism, Brahmanism, and Buddhism. All these "escapes" have an immunological basis, creating a protective sphere that recalls the lost intimacy after weaning. On the other hand, Macho analyzes psychosis not as a pathology but as animosity, a state in which soul and world merge, leading to the loss of the pneumatic self, a central concept in Gnostic thought. The theories of Macho and Sloterdijk, while distinct, share a common basis: both explore experiences that challenge the boundaries of the world and go beyond the subject/object dualism. Sloterdijk's escape and Macho's psychosis offer different perspectives on the individual's relationship with the world, providing new insights into understanding subjectivity and its relations with otherness.

Questo lavoro esplora le teorie di Peter Sloterdijk e Thomas Macho, due “scienziati della cultura” (Kulturwissenschaftler), per mettere in luce le loro continuità e divergenze. Al centro dell’analisi ci sono la teoria della fuga di Sloterdijk e la teoria della psicosi di Macho. Sloterdijk indaga varie forme di "fuga" dal mondo, che vede come reazioni consapevoli e controllate all'enormità e indefinitezza del mondo esterno. Queste fughe rappresentano modi per creare spazi intimi e strutturati o per distaccarsi dalla mondanità. Tra queste forme di "fuga" troviamo: l'immersione mistica, il ritiro spirituale dei monaci eremiti, l'uso di sostanze psicotrope durante i rituali, e tre tradizioni metafisico-religiose: Gnosticismo, Brahmanesimo e Buddhismo. Tutte queste "fughe" hanno una base immunologica, creando una sfera protettiva che ricorda l'intimità perduta dopo lo svezzamento. D'altro canto, Macho analizza la psicosi non come patologia ma come animosità, uno stato in cui anima e mondo si fondono, portando alla perdita dell’io pneumatico, un concetto centrale nel pensiero gnostico. Le teorie di Macho e Sloterdijk, pur distinte, condividono una base comune: entrambe esplorano esperienze che mettono in discussione i confini del mondo e superano il dualismo soggetto/oggetto. La fuga di Sloterdijk e la psicosi di Macho offrono diverse prospettive sul rapporto dell’individuo col mondo, offrendo nuove chiavi di lettura per comprendere la soggettività e le sue relazioni con l’alterità.