The present dissertation on Lucera's dialect aims at verifying whether the language has undergone any significant change in the last 90 years besides checking whether it now includes any diastratic variation. The first part of this study will focus on the phonetic and, to a minor extent, morphological and lexical analysis of the data collected in the 1920s by German scholar Gerhard Rohlfs and recorded in the first two volumes of the Italian-Swiss Atlas (AIS). The second part, on the other hand, will provide an analysis of the results of the linguistic survey conducted in 2013 with the help of Rohlfs's questionnaire and which involved people of diverse age, education and social origin. Almost all the linguistic changes recorded here are united through the common denominator of the cultural prestige of the Italian language.
Il duplice obiettivo di questa tesi, il cui oggetto di studio è il dialetto della città di Lucera, è quello di verificare se in un lasso di tempo di 90 anni questa lingua si sia modificata in qualche sua parte e se oggi siano presenti al suo interno delle varianti diastratiche. La prima parte di questa ricerca è incentrata sull'analisi fonetica, ed in parte morfologica e lessicale, dei dati raccolti dallo studioso tedesco Gerhard Rohlfs negli anni '20 del '900 e contenuti nei primi due volumi dell'AIS. Nella seconda parte invece si commentano i risultati dell'inchiesta linguistica, condotta nel corso del 2013 con lo stesso questionario utilizzato da Rohlfs, che ha visto il coinvolgimento di persone con età, grado d'istruzione e posizione sociale diverse. Quasi tutti i mutamenti linguistici registrati hanno nel grande prestigio culturale dell'italiano il loro comune denominatore.
Il dialetto di Lucera: controllo su fonetica e lessico a 90 anni di distanza dall'inchiesta fatta da Rohlfs per l'AIS
MONACO, LAVINIA ESTER
2014/2015
Abstract
Il duplice obiettivo di questa tesi, il cui oggetto di studio è il dialetto della città di Lucera, è quello di verificare se in un lasso di tempo di 90 anni questa lingua si sia modificata in qualche sua parte e se oggi siano presenti al suo interno delle varianti diastratiche. La prima parte di questa ricerca è incentrata sull'analisi fonetica, ed in parte morfologica e lessicale, dei dati raccolti dallo studioso tedesco Gerhard Rohlfs negli anni '20 del '900 e contenuti nei primi due volumi dell'AIS. Nella seconda parte invece si commentano i risultati dell'inchiesta linguistica, condotta nel corso del 2013 con lo stesso questionario utilizzato da Rohlfs, che ha visto il coinvolgimento di persone con età, grado d'istruzione e posizione sociale diverse. Quasi tutti i mutamenti linguistici registrati hanno nel grande prestigio culturale dell'italiano il loro comune denominatore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/74404