Lo studio si propone di approfondire alcuni aspetti relativi al tema della libertà intesa come libero arbitrio, inserendo la riflessione all'interno del rapporto tra filosofia continentale e filosofia analitica. E' stato scelto come principale autore di riferimento Jules Lequier (1814-1862), filosofo francese la cui opera tratta esclusivamente il problema del libero arbitrio. La tesi intende mostrare come la ricerca di Lequier, solitamente collocato all'interno della tradizione spiritualista, sia invece di non semplice collocazione. Dopo una prima parte dedicata all'inquadramento storiografico, viene quindi esaminato il suo pensiero, tramite l'approfondimento di alcuni passi, cercando di far emergere importanti distanze rispetto ai canoni dello spiritualismo. Si introduce quindi una lettura di Lequier all'insegna di una particolare duplicità, che percorre la sua riflessione sia nei contenuti sia nelle modalità di indagine. Nella terza parte si mostra, attraverso l'accostamento ad altri autori (Kierkegaard, Sartre, Jaspers), come la sua posizione si avvicini peculiarmente ai lineamenti tipici dell'esistenzialismo. Nella quarta parte si mettono invece in luce distanze rispetto ad alcuni aspetti propri dell'esistenzialismo per quanto riguarda l'approccio al problema stesso; emergono qui, in un'interpretazione inedita del pensiero di Lequier, notevoli affinità con tratti propri della filosofia analitica. In conclusione ci si interroga sul ruolo della componente analitica e si abbozzano alcune basi per un'eventuale ricerca sulla possibilità di applicare questa peculiare duplicità di approccio ad altri problemi filosofici.
La duplice libertà di Jules Lequier: tra esistenzialismo e filosofia analitica.
BRUNO, ANDREA
2009/2010
Abstract
Lo studio si propone di approfondire alcuni aspetti relativi al tema della libertà intesa come libero arbitrio, inserendo la riflessione all'interno del rapporto tra filosofia continentale e filosofia analitica. E' stato scelto come principale autore di riferimento Jules Lequier (1814-1862), filosofo francese la cui opera tratta esclusivamente il problema del libero arbitrio. La tesi intende mostrare come la ricerca di Lequier, solitamente collocato all'interno della tradizione spiritualista, sia invece di non semplice collocazione. Dopo una prima parte dedicata all'inquadramento storiografico, viene quindi esaminato il suo pensiero, tramite l'approfondimento di alcuni passi, cercando di far emergere importanti distanze rispetto ai canoni dello spiritualismo. Si introduce quindi una lettura di Lequier all'insegna di una particolare duplicità, che percorre la sua riflessione sia nei contenuti sia nelle modalità di indagine. Nella terza parte si mostra, attraverso l'accostamento ad altri autori (Kierkegaard, Sartre, Jaspers), come la sua posizione si avvicini peculiarmente ai lineamenti tipici dell'esistenzialismo. Nella quarta parte si mettono invece in luce distanze rispetto ad alcuni aspetti propri dell'esistenzialismo per quanto riguarda l'approccio al problema stesso; emergono qui, in un'interpretazione inedita del pensiero di Lequier, notevoli affinità con tratti propri della filosofia analitica. In conclusione ci si interroga sul ruolo della componente analitica e si abbozzano alcune basi per un'eventuale ricerca sulla possibilità di applicare questa peculiare duplicità di approccio ad altri problemi filosofici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/74282