ABSTRACT BACKGROUND: According to World Health Organization data, there is currently limited assessment about perceived quality in follow-up for Assistive Technology (AT) delivery and about percentage of prosthetic supply abandonment. The "Italian Network of Consultation Centers on Assistive Technology for Disabilities" (GLIC) has recently tested a set of internationally validated assessment tools, which have been distributed to GLIC's specialized centers of reference. No intensive rehabilitation center in the Piedmont region was involved in this or in similar studies. The Unipolar Spinal Unit (USU) at CTO Hospital in Turin, with its third-level rehabilitation center, appeared well-suited to conduct an organizational feasibility study regarding the implementation of existing procedures lacking validated data collection tools for the two research indicators: patient-perceived quality and prosthetic supply abandonment. OBJECTIVES: Based on the results of the GLIC study and on a literature review conducted in the initial phase of this project, the most suitable quantitative tool for evidence-based follow-up data collection is the QUEST-IT 2.0 questionnaire (the Italian-validated version of the Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology). The thesis project aims to analyze organizational feasibility concerning the introduction of QUEST-IT 2.0 within the standardized patient care procedures for para and tetraplegic patients hospitalized at the Unipolar Spinal Unit. MATERIALS AND METHODS: A mixed-methods feasibility study was conducted, utilizing qualitative research methods (Focus Group) to analyze the perspectives of the sample (physiotherapists, occupational therapists, nurses, and physiatrists) regarding the use of the QUEST-IT 2.0 questionnaire in routine procedures, as well as in the measurement of "AT abandonment and underutilization" and "perceived quality within the AT delivery process." Conceptual domains were defined “a priori” during the Focus Group outline. Seven domains were explored for organizational implementation, relating to the follow-up assessment of the two previously mentioned indicators, the relevance of indicator 1 in the target population, and the evaluation of the applicability of QUEST-IT 2.0, with related timing and administration methods. The linguistic material produced during the Focus Group was analyzed for content. RESULTS AND CONCLUSIONS: Professionals involved in the study agree on the usefulness of initiating a follow-up data collection process for specific health indicators in the context of AT supply. Existing follow-up procedures, although informal, were easily implementable due to the high level of patient engagement in the care setting. Timely and individualized pathways were found to be primary prevention factors against early abandonment and underutilization of prosthetic supplies. The examined context conceptually addressed all predefined domains, making the implementation of standardized procedures feasible.

ABSTRACT BACKGROUND: Risulta ad oggi esiguo, secondo i dati diffusi dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, l’intervento di valutazione in fase di follow-up della qualità percepita rispetto al processo di erogazione di Tecnologie Assistive e alla percentuale di abbandono delle forniture protesiche. La “Rete Italiana dei Centri di consulenza su ausili tecnologici per la disabilità” (GLIC) ha recentemente testato un set di strumenti di misurazione validati a livello internazionale. Questi strumenti sono stati diffusi ai Centri specialistici di riferimento del GLIC. Nessun centro di riabilitazione intensiva della regione Piemonte è stato coinvolto in questo studio o in studi simili. L’Unità Spinale Unipolare (USU) del Presidio CTO di Torino, con il suo centro riabilitativo di III livello, è apparso subito particolarmente indicato per condurre uno studio organizzativo di fattibilità relativo all’implementazione di procedure già esistenti ma carenti di strumenti validati di raccolta di dati relativi ai due indicatori oggetto della ricerca, la qualità percepita dal paziente e il tasso di abbandono delle forniture protesiche. OBIETTIVI: Sulla base dei risultati dello studio del GLIC sopra citato e della ricerca bibliografica affrontata nella prima fase del Progetto di Tesi, lo strumento quantitativo più indicato per una raccolta di dati in follow-up basata sulle evidenze, è il questionario QUEST-IT 2.0 (versione validata in italiano del Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology). L’obiettivo del Progetto di tesi è l’analisi di fattibilità organizzativa rispetto all’introduzione del QUEST-IT 2.0 all’interno delle procedure standardizzate di presa in carico dei pazienti para e tetraplegici ricoverati presso la S.C. Unità Spinale Unipolare del Presidio CTO di Torino. MATERIALI E METODI: Si è condotto uno studio misto di fattibilità organizzativa con metodologia propria degli studi qualitativi (utilizzo del Focus Group) per analizzare il punto di vista del campione (fisioterapisti, terapisti occupazionali, infermieri e fisiatri) rispetto all’utilizzo del questionario QUEST-IT 2.0 nelle procedure ordinarie, ed in generale rispetto alla misurazione dei fenomeni “abbandono e sottoutilizzo di TA” e “qualità percepita all’interno del processo di erogazione di TA”. Gli ambiti concettuali sono stati definiti a priori in fase di stesura della traccia del focus group. Gli ambiti esplorati per procedere con l’implementazione organizzativa sono stati sette, riferiti alla rilevazione in follow-up dei due indicatori già descritti, alla rilevanza dell’indicatore 1 nella popolazione di riferimento, alla valutazione dell’applicabilità del QUEST-IT 2.0 e dei relativi tempi e modalità di somministrazione. Il materiale linguistico prodotto durante il FG è stato elaborato mediante l’analisi dei contenuti. RISULTATI E CONCLUSIONI: I professionisti coinvolti nello studio concordano sull’utilità di intraprendere un percorso di raccolta dati in follow-up rispetto ad indicatori di salute specifici in ambito di forniture di TA. Le procedure di follow-up esistenti, seppur mai formalizzate, sono risultate facilmente implementabili grazie all’elevato livello di coinvolgimento dei pazienti afferenti al setting di cura. Percorsi tempestivi e individualizzati sono risultati fattori di prevenzione primaria rispetto agli indicatori negativi di abbandono precoce e sottoutilizzazione delle forniture protesiche. Il contesto preso in esame ha saturato concettualmente tutti gli ambiti definiti a priori rendendo possibile l’implementazione delle procedure standard.

Utilizzo di strumenti di valutazione della qualità percepita dai pazienti coinvolti nel processo di erogazione di tecnologie assistive: analisi di fattibilità all'interno dell'Unità Spinale Unipolare del Centro Traumatologico Ortopedico della Città della Salute e della Scienza di Torino

DI NOI, MARIA RACHELE
2022/2023

Abstract

ABSTRACT BACKGROUND: Risulta ad oggi esiguo, secondo i dati diffusi dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, l’intervento di valutazione in fase di follow-up della qualità percepita rispetto al processo di erogazione di Tecnologie Assistive e alla percentuale di abbandono delle forniture protesiche. La “Rete Italiana dei Centri di consulenza su ausili tecnologici per la disabilità” (GLIC) ha recentemente testato un set di strumenti di misurazione validati a livello internazionale. Questi strumenti sono stati diffusi ai Centri specialistici di riferimento del GLIC. Nessun centro di riabilitazione intensiva della regione Piemonte è stato coinvolto in questo studio o in studi simili. L’Unità Spinale Unipolare (USU) del Presidio CTO di Torino, con il suo centro riabilitativo di III livello, è apparso subito particolarmente indicato per condurre uno studio organizzativo di fattibilità relativo all’implementazione di procedure già esistenti ma carenti di strumenti validati di raccolta di dati relativi ai due indicatori oggetto della ricerca, la qualità percepita dal paziente e il tasso di abbandono delle forniture protesiche. OBIETTIVI: Sulla base dei risultati dello studio del GLIC sopra citato e della ricerca bibliografica affrontata nella prima fase del Progetto di Tesi, lo strumento quantitativo più indicato per una raccolta di dati in follow-up basata sulle evidenze, è il questionario QUEST-IT 2.0 (versione validata in italiano del Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology). L’obiettivo del Progetto di tesi è l’analisi di fattibilità organizzativa rispetto all’introduzione del QUEST-IT 2.0 all’interno delle procedure standardizzate di presa in carico dei pazienti para e tetraplegici ricoverati presso la S.C. Unità Spinale Unipolare del Presidio CTO di Torino. MATERIALI E METODI: Si è condotto uno studio misto di fattibilità organizzativa con metodologia propria degli studi qualitativi (utilizzo del Focus Group) per analizzare il punto di vista del campione (fisioterapisti, terapisti occupazionali, infermieri e fisiatri) rispetto all’utilizzo del questionario QUEST-IT 2.0 nelle procedure ordinarie, ed in generale rispetto alla misurazione dei fenomeni “abbandono e sottoutilizzo di TA” e “qualità percepita all’interno del processo di erogazione di TA”. Gli ambiti concettuali sono stati definiti a priori in fase di stesura della traccia del focus group. Gli ambiti esplorati per procedere con l’implementazione organizzativa sono stati sette, riferiti alla rilevazione in follow-up dei due indicatori già descritti, alla rilevanza dell’indicatore 1 nella popolazione di riferimento, alla valutazione dell’applicabilità del QUEST-IT 2.0 e dei relativi tempi e modalità di somministrazione. Il materiale linguistico prodotto durante il FG è stato elaborato mediante l’analisi dei contenuti. RISULTATI E CONCLUSIONI: I professionisti coinvolti nello studio concordano sull’utilità di intraprendere un percorso di raccolta dati in follow-up rispetto ad indicatori di salute specifici in ambito di forniture di TA. Le procedure di follow-up esistenti, seppur mai formalizzate, sono risultate facilmente implementabili grazie all’elevato livello di coinvolgimento dei pazienti afferenti al setting di cura. Percorsi tempestivi e individualizzati sono risultati fattori di prevenzione primaria rispetto agli indicatori negativi di abbandono precoce e sottoutilizzazione delle forniture protesiche. Il contesto preso in esame ha saturato concettualmente tutti gli ambiti definiti a priori rendendo possibile l’implementazione delle procedure standard.
Using patients perceived quality assessment tools in the assistive technology delivery process: feasibility analysis in the Unipolar Spinal Unit of Presidio CTO in Città della Salute e della Scienza di Torino
ABSTRACT BACKGROUND: According to World Health Organization data, there is currently limited assessment about perceived quality in follow-up for Assistive Technology (AT) delivery and about percentage of prosthetic supply abandonment. The "Italian Network of Consultation Centers on Assistive Technology for Disabilities" (GLIC) has recently tested a set of internationally validated assessment tools, which have been distributed to GLIC's specialized centers of reference. No intensive rehabilitation center in the Piedmont region was involved in this or in similar studies. The Unipolar Spinal Unit (USU) at CTO Hospital in Turin, with its third-level rehabilitation center, appeared well-suited to conduct an organizational feasibility study regarding the implementation of existing procedures lacking validated data collection tools for the two research indicators: patient-perceived quality and prosthetic supply abandonment. OBJECTIVES: Based on the results of the GLIC study and on a literature review conducted in the initial phase of this project, the most suitable quantitative tool for evidence-based follow-up data collection is the QUEST-IT 2.0 questionnaire (the Italian-validated version of the Quebec User Evaluation of Satisfaction with Assistive Technology). The thesis project aims to analyze organizational feasibility concerning the introduction of QUEST-IT 2.0 within the standardized patient care procedures for para and tetraplegic patients hospitalized at the Unipolar Spinal Unit. MATERIALS AND METHODS: A mixed-methods feasibility study was conducted, utilizing qualitative research methods (Focus Group) to analyze the perspectives of the sample (physiotherapists, occupational therapists, nurses, and physiatrists) regarding the use of the QUEST-IT 2.0 questionnaire in routine procedures, as well as in the measurement of "AT abandonment and underutilization" and "perceived quality within the AT delivery process." Conceptual domains were defined “a priori” during the Focus Group outline. Seven domains were explored for organizational implementation, relating to the follow-up assessment of the two previously mentioned indicators, the relevance of indicator 1 in the target population, and the evaluation of the applicability of QUEST-IT 2.0, with related timing and administration methods. The linguistic material produced during the Focus Group was analyzed for content. RESULTS AND CONCLUSIONS: Professionals involved in the study agree on the usefulness of initiating a follow-up data collection process for specific health indicators in the context of AT supply. Existing follow-up procedures, although informal, were easily implementable due to the high level of patient engagement in the care setting. Timely and individualized pathways were found to be primary prevention factors against early abandonment and underutilization of prosthetic supplies. The examined context conceptually addressed all predefined domains, making the implementation of standardized procedures feasible.
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