Ludovico Antonio Maria Pinelli è vissuto tra il Settecento e l'Ottocento, periodo in cui il Piemonte passa dal governo della monarchia sabauda, a un periodo di dominazione francese, per poi tornare nuovamente sotto i Savoia nel 1814. Un sovrano considerato un grande riformatore nella politica, nell'amministrazione e nella legislazione dei suoi Stati è stato Vittorio Amedeo II. E' nota, infatti, la sua consolidazione legislativa intitolata ¿Leggi e Costituzioni di Sua Maestà il re di Sardegna¿, di cui ne pubblicò due edizioni. Nella prospettiva dell'attività di riforma del re Vittorio Amedeo II si ritrova anche un riordino del sistema giudiziario: dai giudici ordinari fino alle più Alte Magistrature, come il Senato di Piemonte. Il Pinelli, originario di Cuorgnè, ha intrapreso una lunga carriera all'interno della magistratura: ha conseguito il titolo di licenza nel 1782 e la laurea in legge l'anno successivo. Fu poi nominato avvocato fiscale della città e provincia di Biella nel 1790, sostituto sovranumerario dell'avvocato fiscale generale e successivamente sostituto effettivo dell'avvocato fiscale generale nel Senato di Piemonte nel 1795. Anche quando il Piemonte fu occupato dai Francesi, il magistrato Pinelli ricoprì importanti incarichi: giudice di prima istanza nel Tribunale di Ivrea, in quello di Torino e pubblico ministero presso la Corte criminale di Roma. Quando venne restaurata la monarchia sabauda durante la Restaurazione, suddetto magistrato ritornò in Piemonte e venne nominato senatore nel Senato di Piemonte nel 1814, l'anno successivo avvocato fiscale generale nel Senato di Genova e poi avvocato fiscale generale presso il Senato di Torino. Il Pinelli terminò la sua carriera ottenendo il titolo e grado di presidente del Senato di Torino e il titolo di Conte, trasmissibile ai figli maschi primogeniti. Ludovico Antonio Maria Pinelli morì nel 1828 a Torino; dal matrimonio con Angela Carelli ebbe sette figli: tre maschi e quattro femmine. Il primogenito Pietro Giovanni Alessandro percorse anche lui una lunga carriera all'interno della magistratura; Ferdinando Augusto, ultimogenito, si dedicò alla carriera militare. A Pier Dionigi, secondogenito, è dedicato un intero capitolo in quanto, sebbene sia deceduto a soli quarantasette anni, la sua carriera è stata meritevole di approfondimento. Pier Dionigi ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l'Università di Torino, dove conobbe Vincenzo Gioberti e di cui diventò amico, si dedicò poi alla professione di avvocato. Venne eletto più volte ministro degli Interni, deputato e due volte presidente della Camera dei deputati. Durante il suo incarico da ministro sono numerosi i provvedimenti e i decreti da lui proposti e sottoscritti; così come sono copiose le sue pubblicazioni. Pier Dionigi Pinelli partecipò anche, nel 1847, al Congresso Agrario tenutosi nella città di Casale Monferrato, per la cui inaugurazione scrisse un discorso d'apertura. In appendice si trovano numerosi documenti, come le patenti di Ludovico Antonio Maria Pinelli e del figlio Pier Dionigi, i testamenti di Angela Carelli e Pier Dionigi Pinelli, l'inventario dei beni del conte Ludovico Antonio Maria Pinelli e il contratto matrimoniale di Pier Dionigi Pienelli reperiti presso l'Archivio di Stato di Torino; la tesi di licenza e di laurea e l'atto di battesimo di Ludovico Antonio Maria Pinelli reperiti rispettivamente presso la Biblioteca Nazionale di Torino e l'archivio della parrocchia di Cuorgnè.

IL MAGISTRATO LUDOVICO ANTONIO MARIA PINELLI

VIETA, ROBERTA
2009/2010

Abstract

Ludovico Antonio Maria Pinelli è vissuto tra il Settecento e l'Ottocento, periodo in cui il Piemonte passa dal governo della monarchia sabauda, a un periodo di dominazione francese, per poi tornare nuovamente sotto i Savoia nel 1814. Un sovrano considerato un grande riformatore nella politica, nell'amministrazione e nella legislazione dei suoi Stati è stato Vittorio Amedeo II. E' nota, infatti, la sua consolidazione legislativa intitolata ¿Leggi e Costituzioni di Sua Maestà il re di Sardegna¿, di cui ne pubblicò due edizioni. Nella prospettiva dell'attività di riforma del re Vittorio Amedeo II si ritrova anche un riordino del sistema giudiziario: dai giudici ordinari fino alle più Alte Magistrature, come il Senato di Piemonte. Il Pinelli, originario di Cuorgnè, ha intrapreso una lunga carriera all'interno della magistratura: ha conseguito il titolo di licenza nel 1782 e la laurea in legge l'anno successivo. Fu poi nominato avvocato fiscale della città e provincia di Biella nel 1790, sostituto sovranumerario dell'avvocato fiscale generale e successivamente sostituto effettivo dell'avvocato fiscale generale nel Senato di Piemonte nel 1795. Anche quando il Piemonte fu occupato dai Francesi, il magistrato Pinelli ricoprì importanti incarichi: giudice di prima istanza nel Tribunale di Ivrea, in quello di Torino e pubblico ministero presso la Corte criminale di Roma. Quando venne restaurata la monarchia sabauda durante la Restaurazione, suddetto magistrato ritornò in Piemonte e venne nominato senatore nel Senato di Piemonte nel 1814, l'anno successivo avvocato fiscale generale nel Senato di Genova e poi avvocato fiscale generale presso il Senato di Torino. Il Pinelli terminò la sua carriera ottenendo il titolo e grado di presidente del Senato di Torino e il titolo di Conte, trasmissibile ai figli maschi primogeniti. Ludovico Antonio Maria Pinelli morì nel 1828 a Torino; dal matrimonio con Angela Carelli ebbe sette figli: tre maschi e quattro femmine. Il primogenito Pietro Giovanni Alessandro percorse anche lui una lunga carriera all'interno della magistratura; Ferdinando Augusto, ultimogenito, si dedicò alla carriera militare. A Pier Dionigi, secondogenito, è dedicato un intero capitolo in quanto, sebbene sia deceduto a soli quarantasette anni, la sua carriera è stata meritevole di approfondimento. Pier Dionigi ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l'Università di Torino, dove conobbe Vincenzo Gioberti e di cui diventò amico, si dedicò poi alla professione di avvocato. Venne eletto più volte ministro degli Interni, deputato e due volte presidente della Camera dei deputati. Durante il suo incarico da ministro sono numerosi i provvedimenti e i decreti da lui proposti e sottoscritti; così come sono copiose le sue pubblicazioni. Pier Dionigi Pinelli partecipò anche, nel 1847, al Congresso Agrario tenutosi nella città di Casale Monferrato, per la cui inaugurazione scrisse un discorso d'apertura. In appendice si trovano numerosi documenti, come le patenti di Ludovico Antonio Maria Pinelli e del figlio Pier Dionigi, i testamenti di Angela Carelli e Pier Dionigi Pinelli, l'inventario dei beni del conte Ludovico Antonio Maria Pinelli e il contratto matrimoniale di Pier Dionigi Pienelli reperiti presso l'Archivio di Stato di Torino; la tesi di licenza e di laurea e l'atto di battesimo di Ludovico Antonio Maria Pinelli reperiti rispettivamente presso la Biblioteca Nazionale di Torino e l'archivio della parrocchia di Cuorgnè.
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