La mia dissertazione ha come argomento il romanzo Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov. Scritto tra il 1928 e il 1940, il romanzo fu pubblicato per la prima volta in russo nel 1967, in una versione mutila a causa dell'intervento della censura. La prima edizione integrale in russo risale al 1973. La prima edizione italiana fu edita da Einaudi nel 1967. Il romanzo è composto da un notevole numero di linee narrative e di personaggi. Tre le vicende principali: la venuta del Diavolo a Mosca, la relazione artistico-sentimentale del Maestro e di Margherita, l' ¿incontro¿ tra Gesù e Pilato. Inizialmente separate, le tre linee narrative giungono ad incrociarsi, conferendo al romanzo quel carattere, contenutistico e formale, che permette di definirlo ¿romanzo filosofico¿. Delle tre vicende, due manifestano un'evidente influenza da parte della filosofia di Nietzsche: quella del Diavolo (Woland) e quella di Gesù. Seppure indubbiamente nietzscheani entrambi, Woland e Gesù lo sono in maniera differente: il personaggio di Gesù è ispirato a L'Anticristo; Woland e i suoi aiutanti, invece, si configurano come portatori dell'ebbrezza dionisiaca, secondo modalità che consentono di avvicinare i diavoli bulgakoviani all'idea del carnevale in Bachtin. Mostrata l'ispirazione nietzscheana di questi personaggi, passeremo ad illustrare le fonti di tale ispirazione, facendo una panoramica sulla fortuna di Nietzsche in Russia nella prima parte del Novecento. Ci concentreremo su due periodi in particolare: gli anni '30, quando Bulgakov scriveva il romanzo; e i primi anni del Novecento, quando si sviluppò quella che viene denominata ¿rinascita religiosa russa¿, fondamentale per lo sviluppo delle interpretazioni non marxiste degli anni '30. Infine daremo un'interpretazione unitaria dei due personaggi nietzscheani e della loro funzione all'interno del romanzo. Sebbene apparentemente molto distanti, Woland e Gesù mostrano un'analogia che abbiamo rinvenuto individuando il fulcro della loro azione nell'idea di smascheramento. Pur essendo diverso nelle modalità ¿ carnevalesco nel caso di Woland, morale nel caso di Gesù ¿ lo smascheramento ha caratteristiche nietzscheane in entrambi i personaggi: il dionisiaco dei diavoli e l' ¿idiozia¿ di Gesù. Questo è ciò che abbiamo inteso con l'espressione l'impronta di Nietzsche.

Il Maestro e Margherita: l'impronta di Nietzsche

MANCO, LUCA
2009/2010

Abstract

La mia dissertazione ha come argomento il romanzo Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov. Scritto tra il 1928 e il 1940, il romanzo fu pubblicato per la prima volta in russo nel 1967, in una versione mutila a causa dell'intervento della censura. La prima edizione integrale in russo risale al 1973. La prima edizione italiana fu edita da Einaudi nel 1967. Il romanzo è composto da un notevole numero di linee narrative e di personaggi. Tre le vicende principali: la venuta del Diavolo a Mosca, la relazione artistico-sentimentale del Maestro e di Margherita, l' ¿incontro¿ tra Gesù e Pilato. Inizialmente separate, le tre linee narrative giungono ad incrociarsi, conferendo al romanzo quel carattere, contenutistico e formale, che permette di definirlo ¿romanzo filosofico¿. Delle tre vicende, due manifestano un'evidente influenza da parte della filosofia di Nietzsche: quella del Diavolo (Woland) e quella di Gesù. Seppure indubbiamente nietzscheani entrambi, Woland e Gesù lo sono in maniera differente: il personaggio di Gesù è ispirato a L'Anticristo; Woland e i suoi aiutanti, invece, si configurano come portatori dell'ebbrezza dionisiaca, secondo modalità che consentono di avvicinare i diavoli bulgakoviani all'idea del carnevale in Bachtin. Mostrata l'ispirazione nietzscheana di questi personaggi, passeremo ad illustrare le fonti di tale ispirazione, facendo una panoramica sulla fortuna di Nietzsche in Russia nella prima parte del Novecento. Ci concentreremo su due periodi in particolare: gli anni '30, quando Bulgakov scriveva il romanzo; e i primi anni del Novecento, quando si sviluppò quella che viene denominata ¿rinascita religiosa russa¿, fondamentale per lo sviluppo delle interpretazioni non marxiste degli anni '30. Infine daremo un'interpretazione unitaria dei due personaggi nietzscheani e della loro funzione all'interno del romanzo. Sebbene apparentemente molto distanti, Woland e Gesù mostrano un'analogia che abbiamo rinvenuto individuando il fulcro della loro azione nell'idea di smascheramento. Pur essendo diverso nelle modalità ¿ carnevalesco nel caso di Woland, morale nel caso di Gesù ¿ lo smascheramento ha caratteristiche nietzscheane in entrambi i personaggi: il dionisiaco dei diavoli e l' ¿idiozia¿ di Gesù. Questo è ciò che abbiamo inteso con l'espressione l'impronta di Nietzsche.
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