Analisi della crisi italiana attraverso il presunto deterioramento della qualità del giornalismo del nostro Paese. Proposta di un modello innovativo chiamato ¿Triangolo della libera informazione¿ che mira ad analizzare l'atteggiamento non idoneo dei tre principali attori di tale scenario: giornalisti, politici e lettori. La valutazione ha preso in considerazione aspetti sociali, culturali, comunicativi ma soprattutto si è soffermata sulla necessità di una riscoperta dei valori base di una società moderna. Tale rinascita è reputata essere fondamentale per l'importanza dell'esistenza che gli attori sopra elencati ricoprono nella nostra società. Proprio per questo si è cercato di affiancare a proposte di tipo pratico possibili soluzioni di tipo pedagogico. Sembrerebbe che il nostro Paese sia afflitto da una sorta di superficialità, pressapochismo e individualismo che ha intaccato anche il sistema d'informazione nazionale. In particolare, la preoccupazione maggiore è stata rivolta nei confronti della stampa su cartaceo in un'epoca in cui pare si spendano energie soltanto in direzione dei nuovi media; questo perché, nonostante le apparenze, i bisogni dell'uomo contemporaneo possono e devono essere ancora soddisfatti dalla stampa, intesa come informazione pura, libera ma profonda. Se da una parte le cause principali risiedono nel modus operandi di giornalisti, politici e lettori, d'altra parte vi è anche un eccessivo ma sempre continuo fervore economico. Tale smania di potere, guadagno o più in generale di beneavere, può essere considerata come l'origine di questo malessere. Così, la conclusione a cui si è giunti ha radici in una tradizione lontana, ma più che mai attuale: i sette peccati capitali costituiscono le priorità delle agende dei quotidiani, dei politici e dei cittadini italiani.

LA LIBERA INFORMAZIONE E' IN CRISI IN ITALIA? (Analisi delle tre possibili cause principali)

SCATOLERO, GIULIA
2009/2010

Abstract

Analisi della crisi italiana attraverso il presunto deterioramento della qualità del giornalismo del nostro Paese. Proposta di un modello innovativo chiamato ¿Triangolo della libera informazione¿ che mira ad analizzare l'atteggiamento non idoneo dei tre principali attori di tale scenario: giornalisti, politici e lettori. La valutazione ha preso in considerazione aspetti sociali, culturali, comunicativi ma soprattutto si è soffermata sulla necessità di una riscoperta dei valori base di una società moderna. Tale rinascita è reputata essere fondamentale per l'importanza dell'esistenza che gli attori sopra elencati ricoprono nella nostra società. Proprio per questo si è cercato di affiancare a proposte di tipo pratico possibili soluzioni di tipo pedagogico. Sembrerebbe che il nostro Paese sia afflitto da una sorta di superficialità, pressapochismo e individualismo che ha intaccato anche il sistema d'informazione nazionale. In particolare, la preoccupazione maggiore è stata rivolta nei confronti della stampa su cartaceo in un'epoca in cui pare si spendano energie soltanto in direzione dei nuovi media; questo perché, nonostante le apparenze, i bisogni dell'uomo contemporaneo possono e devono essere ancora soddisfatti dalla stampa, intesa come informazione pura, libera ma profonda. Se da una parte le cause principali risiedono nel modus operandi di giornalisti, politici e lettori, d'altra parte vi è anche un eccessivo ma sempre continuo fervore economico. Tale smania di potere, guadagno o più in generale di beneavere, può essere considerata come l'origine di questo malessere. Così, la conclusione a cui si è giunti ha radici in una tradizione lontana, ma più che mai attuale: i sette peccati capitali costituiscono le priorità delle agende dei quotidiani, dei politici e dei cittadini italiani.
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