La tesi riguarda l'analisi e le riflessioni teorico-applicative relative al progetto didattico che abbiamo svolto tra gennaio e giugno del 2008 in una quinta elementare dell'istituto comprensivo ¿Manzoni¿ di Torino. La scuola si trova nel quartiere multiculturale di San Salvario e ospita numerosi studenti stranieri. Vari approcci sono stati messi in pratica nel corso degli incontri: dall'apprendimento/insegnamento integrato, a quello cooperativo, al procedimento induttivo. La giustapposizione di spunti e prospettive teoriche diverse ha permesso di realizzare una proposta multiforme e flessibile che potesse dar conto di modalità di apprendimento e necessità differenti. La prospettiva narrativa è trasversale all'intero lavoro. Abbiamo svolto varie attività basate sulla narrazione al fine di favorire, attraverso l'ampliamento della competenza testuale, il processo di apprendimento linguistico degli studenti, ¿nativi¿ o ¿stranieri¿ che fossero. Non ci siamo quindi rivolti solo agli allievi ¿stranieri¿, ma a tutti, mettendo in pratica una didattica integrata nei contenuti e nei metodi. La tesi è composta da quattro capitoli, ognuno dei quali è dedicato alla presentazione di una delle linee-guida del progetto. Il primo capitolo si incentra sulla didattica integrata. In esso vengono analizzate le ragioni per cui è bene usare questo approccio e i modi in cui si può ¿fare lingua¿ facendo altro e, al contempo, studiare i contenuti apprendendo la lingua. Il secondo capitolo è dedicato, invece, alla narrazione come nucleo del progetto e, in generale, della nostra prospettiva didattica. Il percorso è composto da tre cicli: autobiografia, decentramento narrativo e racconto umoristico, distinti in base al cambiamento di punto di vista. Non ci siamo solo soffermati sulla modifica del proprio angolo d'osservazione, ma anche sull'importanza del contesto e sull'inseparabilità di sostanza e forma. Il terzo capitolo riguarda l'apprendimento/insegnamento cooperativo, metodologia nient'affatto recente che gode di un certo prestigio. Non abbiamo tentato una sintesi, ma piuttosto abbiamo tratto dall'approccio alcuni spunti a cui ne abbiamo aggiunti di nostri al fine di arricchire l'intervento valorizzando quanto più è possibile ciò che sono gli apprendenti e gli insegnanti stessi ad offrire. Nell'ultimo capitolo affrontiamo il tema delle categorie linguistiche, enorme e dibattuto. Abbiamo fatto riferimento ad alcune tra le teorie più significative e abbiamo cercato di collegarle alla pratica didattica quotidiana. Inoltre ci siamo chiesti in che modo creare testi possa favorire l'apprendimento linguistico, che può essere ulteriormente sostenuto dall'applicazione del procedimento induttivo all'insegnamento della grammatica. Infine abbiamo analizzato i risultati con particolare attenzione al processo di acquisizione dei verbi in italiano. Abbiamo preso in esame gli scritti degli allievi (facendo riferimento anche alle registrazioni) al fine di cogliere le differenze più significative, le cause che potrebbero determinarle e i fattori che, in base ai dati raccolti, sembrano incidere maggiormente sul processo di acquisizione. E' stata scelta una prospettiva globale, volta a cogliere alcuni aspetti di carattere generale.

INSEGNAMENTO DELL'ITALIANO L2 E NARRAZIONE

GIAN, SILVIA
2009/2010

Abstract

La tesi riguarda l'analisi e le riflessioni teorico-applicative relative al progetto didattico che abbiamo svolto tra gennaio e giugno del 2008 in una quinta elementare dell'istituto comprensivo ¿Manzoni¿ di Torino. La scuola si trova nel quartiere multiculturale di San Salvario e ospita numerosi studenti stranieri. Vari approcci sono stati messi in pratica nel corso degli incontri: dall'apprendimento/insegnamento integrato, a quello cooperativo, al procedimento induttivo. La giustapposizione di spunti e prospettive teoriche diverse ha permesso di realizzare una proposta multiforme e flessibile che potesse dar conto di modalità di apprendimento e necessità differenti. La prospettiva narrativa è trasversale all'intero lavoro. Abbiamo svolto varie attività basate sulla narrazione al fine di favorire, attraverso l'ampliamento della competenza testuale, il processo di apprendimento linguistico degli studenti, ¿nativi¿ o ¿stranieri¿ che fossero. Non ci siamo quindi rivolti solo agli allievi ¿stranieri¿, ma a tutti, mettendo in pratica una didattica integrata nei contenuti e nei metodi. La tesi è composta da quattro capitoli, ognuno dei quali è dedicato alla presentazione di una delle linee-guida del progetto. Il primo capitolo si incentra sulla didattica integrata. In esso vengono analizzate le ragioni per cui è bene usare questo approccio e i modi in cui si può ¿fare lingua¿ facendo altro e, al contempo, studiare i contenuti apprendendo la lingua. Il secondo capitolo è dedicato, invece, alla narrazione come nucleo del progetto e, in generale, della nostra prospettiva didattica. Il percorso è composto da tre cicli: autobiografia, decentramento narrativo e racconto umoristico, distinti in base al cambiamento di punto di vista. Non ci siamo solo soffermati sulla modifica del proprio angolo d'osservazione, ma anche sull'importanza del contesto e sull'inseparabilità di sostanza e forma. Il terzo capitolo riguarda l'apprendimento/insegnamento cooperativo, metodologia nient'affatto recente che gode di un certo prestigio. Non abbiamo tentato una sintesi, ma piuttosto abbiamo tratto dall'approccio alcuni spunti a cui ne abbiamo aggiunti di nostri al fine di arricchire l'intervento valorizzando quanto più è possibile ciò che sono gli apprendenti e gli insegnanti stessi ad offrire. Nell'ultimo capitolo affrontiamo il tema delle categorie linguistiche, enorme e dibattuto. Abbiamo fatto riferimento ad alcune tra le teorie più significative e abbiamo cercato di collegarle alla pratica didattica quotidiana. Inoltre ci siamo chiesti in che modo creare testi possa favorire l'apprendimento linguistico, che può essere ulteriormente sostenuto dall'applicazione del procedimento induttivo all'insegnamento della grammatica. Infine abbiamo analizzato i risultati con particolare attenzione al processo di acquisizione dei verbi in italiano. Abbiamo preso in esame gli scritti degli allievi (facendo riferimento anche alle registrazioni) al fine di cogliere le differenze più significative, le cause che potrebbero determinarle e i fattori che, in base ai dati raccolti, sembrano incidere maggiormente sul processo di acquisizione. E' stata scelta una prospettiva globale, volta a cogliere alcuni aspetti di carattere generale.
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