Gastric cancer is one of the most common causes of cancer death worldwide. Despite advances in diagnosis, the disease is usually detected in advanced stage because symptoms are very similar to gastritis o peptic ulcer: nausea, digestion, problems and loss of appetite. Although the incidence has fallen dramatically after the Second War World, mortality is still high; the tumor is typically diagnosed at a late stage, so the 5-years survival rate of gastric cancer is only 20%. (1) The mainstay of treatment for gastric cancer is surgery, however an appreciable proportion of patients have recurrence; consequently, various regimen for adjuvant and neoadjuvant chemotherapy have been implemented to prevent postoperative recurrence.No regimens have been clearly recommended for adjuvant chemotherapy after gastrectomy, but several trials are studying for effective treatments. Standard chemotherapy for gastric cancer consists of drugs combination: drugs with different actions and toxicity are associated to act against the highest number of cancer cells. The most widely used regimens are based upon fluorouracil/capecitabine with a platinum-based antineoplastic drugs or an actinomicyn or a topoisomerase inhibitor. (2) The concept of chemotherapy is continually evolving toward the development of safer and more effective treatment for cancer patients as well as improved quality of life. Recently, a regimen with S-1 for gastric cancer treatment has been studied. S-1, a fourth- generation oral fluoropyrimidine, is a formulation of tegafur and two 5-FU-modulating enzymes, gimeracil, and oteracil, in a molar ratio of 1:0.4:1. Clinicl trials demonstrated that S-1 is able to reduce risk of death by 33.1%, risk of relapse by 34.7% and induce an increase in overall survival. (3) These trials, therefore, demonstrate the efficacy of S-1 based chemotherapy in comparison with surgery alone.
L'adenocarcinoma dello stomaco è una delle principali cause di morte nel mondo. Nonostante gli avanzamenti nella diagnosi, la malattia viene rilevata di solito in uno stadio già avanzato, poiché i sintomi possono facilmente essere confusi con quelli di una gastrite o di un'ulcera gastrica: nausea, difficoltà di digestione, mancanza di appetito o difficoltà a mangiare grandi quantità di cibo. Anche se l'incidenza sta diminuendo dal secondo dopoguerra, la mortalità resta piuttosto elevata; il tasso di sopravvivenza dopo 5 anni dalla diagnosi, è solo del 20%. Ciò deriva in buona parte dal fatto che questo tumore è diagnosticato quando è già in fase avanzata. (1) La resezione chirurgica rappresenta il trattamento più importante e definitivo per la maggior parte dei casi di tumore dello stomaco, ma i tassi di ricaduta sono elevati, rendendo necessario sottoporsi a chemioterapia adiuvante e preoperatoria. Nessun regime è stato chiaramente raccomandato per la chemioterapia adiuvante dopo gastrectomia, ma molti sono gli studi che stanno definendo terapie sempre più efficaci. Generalmente la terapia consiste in una polichemioterapia, associando farmaci con differente meccanismo d'azione e tossicità, per agire su un più ampio spettro di cellule all'interno dell'eterogenea popolazione tumorale. Gli schemi polichemioterapici più utilizzati per il trattamento del carcinoma gastrico comprendono il fluorouracile o la capecitabina associati a un derivato del platino, un'actinomicina o inibitori delle topoisomerasi.(2) Il concetto di chemioterapia è in continua evoluzione verso un trattamento più sicuro ed efficace per i pazienti affetti dal tumore ed un miglioramento della qualità della vita. Recentemente è stata sperimentata la vantaggiosa associazione S-1. S-1 è considerata la quarta generazione di fluoropirimidine orali, che combina tegafur, derivato del fluorouracile, con due enzimi modulatori, gimeracile e oteracile potassio in rapporto molare 1:0.4:1. I trials clinici hanno dimostrato che il rischio di ricadute è ridotto del 34.7%, la sopravvivenza generale è aumentata e il rischio di morte è ridotto del 33.1%.(3) Questi trials, dunque, confermano l'efficacia del trattamento chemioterapico con S-1 rispetto alla sola chirurgia.
Chemioterapia adiuvante del carcinoma gastrico con S-1, una fluoropirimidina orale
PAROLA, MICHELA
2014/2015
Abstract
L'adenocarcinoma dello stomaco è una delle principali cause di morte nel mondo. Nonostante gli avanzamenti nella diagnosi, la malattia viene rilevata di solito in uno stadio già avanzato, poiché i sintomi possono facilmente essere confusi con quelli di una gastrite o di un'ulcera gastrica: nausea, difficoltà di digestione, mancanza di appetito o difficoltà a mangiare grandi quantità di cibo. Anche se l'incidenza sta diminuendo dal secondo dopoguerra, la mortalità resta piuttosto elevata; il tasso di sopravvivenza dopo 5 anni dalla diagnosi, è solo del 20%. Ciò deriva in buona parte dal fatto che questo tumore è diagnosticato quando è già in fase avanzata. (1) La resezione chirurgica rappresenta il trattamento più importante e definitivo per la maggior parte dei casi di tumore dello stomaco, ma i tassi di ricaduta sono elevati, rendendo necessario sottoporsi a chemioterapia adiuvante e preoperatoria. Nessun regime è stato chiaramente raccomandato per la chemioterapia adiuvante dopo gastrectomia, ma molti sono gli studi che stanno definendo terapie sempre più efficaci. Generalmente la terapia consiste in una polichemioterapia, associando farmaci con differente meccanismo d'azione e tossicità, per agire su un più ampio spettro di cellule all'interno dell'eterogenea popolazione tumorale. Gli schemi polichemioterapici più utilizzati per il trattamento del carcinoma gastrico comprendono il fluorouracile o la capecitabina associati a un derivato del platino, un'actinomicina o inibitori delle topoisomerasi.(2) Il concetto di chemioterapia è in continua evoluzione verso un trattamento più sicuro ed efficace per i pazienti affetti dal tumore ed un miglioramento della qualità della vita. Recentemente è stata sperimentata la vantaggiosa associazione S-1. S-1 è considerata la quarta generazione di fluoropirimidine orali, che combina tegafur, derivato del fluorouracile, con due enzimi modulatori, gimeracile e oteracile potassio in rapporto molare 1:0.4:1. I trials clinici hanno dimostrato che il rischio di ricadute è ridotto del 34.7%, la sopravvivenza generale è aumentata e il rischio di morte è ridotto del 33.1%.(3) Questi trials, dunque, confermano l'efficacia del trattamento chemioterapico con S-1 rispetto alla sola chirurgia.File | Dimensione | Formato | |
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