The research was developed under a project for a feasibility study for the promotion of quality, typical and traditional products in Piedmont at the GDO. This project involved the cooperation of the Piedmont, namely through the IMA (Institute of Agricultural and Food Marketing), and DI.VA.PRA (Department of Exploitation and Protection of Agricultural and Forestry Resources). The study took into account both the feasibility of the introduction of typical products, PAT in particular, in the GDO channel (on a regional and / or inter) and the opportunity to introduce processed food products of interest to PMI (Small and Medium Enterprises). The objective of the analysis was to identify the companies that carry out the products of possible interest to the GDO (PAT and processed products from PMI), to verify the quality requirements, according to the parameters required by the vending channel in terms of supply organization, which makes it feasible in terms of volumes of supplies and logistics. The first three products (PAT) that have been reported by the IMA are the "Cipolla di Castelnuovo Scrivia" onion, "Ossolano" cheese and the "Paletta Biellese". The other products examined were the "Salampatata Canavese", "Gallina Bionda Piemontese", "Antiche Mele Piemontesi", "Pesca Limonina", "Pesca di Volpedo", "Toma del Lait Brusc" or "Bianca Alpina", "Robiola di Roccaverano", "Torcetto di Lanzo e del Canavese" and "Grissino Stirato". Alongside the identification of products were selected companies. The method adopted for data collection was semi-structured interviews. In most cases was found that the total availability of those contacted for the project are ready, not only for meeting the request for the interview but also for future collaborations. According to the findings from research conducted is perceivable that the intervention of the government can play a strategic role in supporting the development and promotion of the various production areas, especially in a time of crisis and distrust as that of recent years. On the possibility of allocate the products examined through the GDO, there are many perplexities as well as organizational and logistics problems. it is really difficult to suppose the creation of commercial relationships that cooperate in production test with the GDO; but it is undeniable that, by working to that end, some companies may find an attractive sales channel.
L'attività di ricerca si è sviluppata nell'ambito di un progetto riguardante uno studio di fattibilità per la promozione dei prodotti di qualità e dei prodotti tipici e tradizionali prodotti in Piemonte presso la GDO. Tale progetto ha visto la collaborazione della Regione Piemonte, precisamente attraverso l'IMA (Istituto di Marketing Agroalimentare), e del Di.Va.P.R.A. (Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali). Lo studio prendeva in considerazione sia la fattibilità dell'introduzione dei prodotti tipici, PAT in particolare, nel canale della GDO (su scala regionale e/o interregionale), sia la possibilità di introdurvi prodotti agroalimentari trasformati di interesse per le PMI (Piccole e Medie Imprese). Obiettivo dell'analisi è stato quello di individuare delle aziende che realizzino i prodotti di possibile interesse per la GDO (PAT e prodotti trasformati da PMI), verificarne i requisiti qualitativi, in base ai parametri richiesti dal canale anche in termini di organizzazione dell'offerta, che renda fattibili le forniture in termini di volumi e logistica. I primi 3 prodotti (PAT) sono stati segnalati dall'IMA, la ¿Cipolla di Castelnuovo Scrivia¿, il formaggio ¿Ossolano¿ e la ¿Paletta biellese¿. Gli altri prodotti presi in esame sono stati: Il ¿Salampatata del Canavese¿, la ¿Gallina Bionda Piemontese¿, le ¿Antiche Mele Piemontesi¿, la ¿Pesca Limonina¿, la ¿Pesca di Volpedo¿, la ¿Toma del Lait Brusc¿ o ¿Bianca Alpina¿, la ¿Robiola di Roccaverano¿, il ¿Torcetto di Lanzo e del Canavese¿, il ¿Grissino Stirato¿. Di pari passo all'individuazione dei prodotti sono state selezionate delle aziende. Il metodo adottato per la raccolta dei dati è stato l'intervista; la scelta è ricaduta su sull'intervista semi-strutturata. Nella maggior parte dei casi è stata riscontrata la totale disponibilità dei soggetti contattati per il progetto, non solo per la richiesta dell'incontro per l'intervista ma anche per future collaborazioni. Da quanto emerso dalle ricerche condotte è intuibile come l'intervento delle Amministrazioni possa giocare un ruolo strategico nel sostegno allo sviluppo e nella promozione delle diverse aree produttive, soprattutto in un momento di crisi e sfiducia come quello degli ultimi anni. In merito alla possibilità di distribuire i prodotti esaminati attraverso il canale GDO, sorgono non poche perplessità, derivanti da problemi di natura organica (azienda-prodotto), nonché organizzativa e logistica. Appare veramente difficile ipotizzare la nascita di relazioni commerciali che vedano la collaborazione delle aziende interessate alle produzioni in esame e la GDO; risulta però innegabile che, lavorando a tal fine, alcune di esse potrebbero trovare un interessante canale di vendita.
Analisi delle realtà produttive di nicchia del territorio piemontese e valutazione delle possibilità di distribuzione attraverso la GDO
LICATA, SARA
2010/2011
Abstract
L'attività di ricerca si è sviluppata nell'ambito di un progetto riguardante uno studio di fattibilità per la promozione dei prodotti di qualità e dei prodotti tipici e tradizionali prodotti in Piemonte presso la GDO. Tale progetto ha visto la collaborazione della Regione Piemonte, precisamente attraverso l'IMA (Istituto di Marketing Agroalimentare), e del Di.Va.P.R.A. (Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali). Lo studio prendeva in considerazione sia la fattibilità dell'introduzione dei prodotti tipici, PAT in particolare, nel canale della GDO (su scala regionale e/o interregionale), sia la possibilità di introdurvi prodotti agroalimentari trasformati di interesse per le PMI (Piccole e Medie Imprese). Obiettivo dell'analisi è stato quello di individuare delle aziende che realizzino i prodotti di possibile interesse per la GDO (PAT e prodotti trasformati da PMI), verificarne i requisiti qualitativi, in base ai parametri richiesti dal canale anche in termini di organizzazione dell'offerta, che renda fattibili le forniture in termini di volumi e logistica. I primi 3 prodotti (PAT) sono stati segnalati dall'IMA, la ¿Cipolla di Castelnuovo Scrivia¿, il formaggio ¿Ossolano¿ e la ¿Paletta biellese¿. Gli altri prodotti presi in esame sono stati: Il ¿Salampatata del Canavese¿, la ¿Gallina Bionda Piemontese¿, le ¿Antiche Mele Piemontesi¿, la ¿Pesca Limonina¿, la ¿Pesca di Volpedo¿, la ¿Toma del Lait Brusc¿ o ¿Bianca Alpina¿, la ¿Robiola di Roccaverano¿, il ¿Torcetto di Lanzo e del Canavese¿, il ¿Grissino Stirato¿. Di pari passo all'individuazione dei prodotti sono state selezionate delle aziende. Il metodo adottato per la raccolta dei dati è stato l'intervista; la scelta è ricaduta su sull'intervista semi-strutturata. Nella maggior parte dei casi è stata riscontrata la totale disponibilità dei soggetti contattati per il progetto, non solo per la richiesta dell'incontro per l'intervista ma anche per future collaborazioni. Da quanto emerso dalle ricerche condotte è intuibile come l'intervento delle Amministrazioni possa giocare un ruolo strategico nel sostegno allo sviluppo e nella promozione delle diverse aree produttive, soprattutto in un momento di crisi e sfiducia come quello degli ultimi anni. In merito alla possibilità di distribuire i prodotti esaminati attraverso il canale GDO, sorgono non poche perplessità, derivanti da problemi di natura organica (azienda-prodotto), nonché organizzativa e logistica. Appare veramente difficile ipotizzare la nascita di relazioni commerciali che vedano la collaborazione delle aziende interessate alle produzioni in esame e la GDO; risulta però innegabile che, lavorando a tal fine, alcune di esse potrebbero trovare un interessante canale di vendita.File | Dimensione | Formato | |
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