Sono stati studiati tre polimeri addensanti, Agar, Klucel g e Carbopol, utilizzati nella preparazione di soluzioni acquose addensate per la pulitura di superfici murali. Lo scopo è stato quello di verificare se i tre polimeri oggetto di studio siano effettivamente dei buoni addensanti per il trattamento di pulitura, cioè siano totalmente removibili a fine utilizzo, oppure se rimangano in tracce sulla superficie del manufatto e quindi non siano idonei a tale applicazione. Dopo una fase preliminare di studio delle caratteristiche strutturali e chimico-fisiche degli addensanti polimerici si è proceduto alla caratterizzazione, per il riconoscimento e la quantificazione in campioni reali incogniti, utilizzando diverse tecniche analitiche: spettroscopia infrarossa in riflettenza totale attenuata (FTIR-ATR), analisi termogravimetrica (TGA) e analisi gascromatografica accoppiata a spettrometria di massa previa pirolisi del campione (Py-GC/MS). Sempre con le stesse tecniche sono stati condotti studi su miscele polimero/CaCO3 per verificare il limite di rilevabilità degli addensanti in presenza di matrici inorganiche simili a quelle riscontrabili in campioni reali. Infine, tutto quanto studiato nella parte sperimentale è stato applicato per l'indagine di tracce di addensanti polimerici su manufatti simulati, preparati presso l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e lì sottoposti a trattamenti di pulitura da un team di esperti restauratori. Dalle analisi Py-GC/MS è stato possibile dedurre che soluzioni acquose addensate preparate con Agar e Klucel g sono buoni impacchi utilizzabili per pulitura delle superfici murali, mentre occorre avere qualche riserva per quanto riguarda quelli preparati con Carbopol, il quale risulta avere difficoltà di rimozione a fine trattamento.
Identificazione di addensanti polimerici di gel acquosi per la pulitura delle superfici policrome
MANFREDI, ALESSIA
2009/2010
Abstract
Sono stati studiati tre polimeri addensanti, Agar, Klucel g e Carbopol, utilizzati nella preparazione di soluzioni acquose addensate per la pulitura di superfici murali. Lo scopo è stato quello di verificare se i tre polimeri oggetto di studio siano effettivamente dei buoni addensanti per il trattamento di pulitura, cioè siano totalmente removibili a fine utilizzo, oppure se rimangano in tracce sulla superficie del manufatto e quindi non siano idonei a tale applicazione. Dopo una fase preliminare di studio delle caratteristiche strutturali e chimico-fisiche degli addensanti polimerici si è proceduto alla caratterizzazione, per il riconoscimento e la quantificazione in campioni reali incogniti, utilizzando diverse tecniche analitiche: spettroscopia infrarossa in riflettenza totale attenuata (FTIR-ATR), analisi termogravimetrica (TGA) e analisi gascromatografica accoppiata a spettrometria di massa previa pirolisi del campione (Py-GC/MS). Sempre con le stesse tecniche sono stati condotti studi su miscele polimero/CaCO3 per verificare il limite di rilevabilità degli addensanti in presenza di matrici inorganiche simili a quelle riscontrabili in campioni reali. Infine, tutto quanto studiato nella parte sperimentale è stato applicato per l'indagine di tracce di addensanti polimerici su manufatti simulati, preparati presso l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e lì sottoposti a trattamenti di pulitura da un team di esperti restauratori. Dalle analisi Py-GC/MS è stato possibile dedurre che soluzioni acquose addensate preparate con Agar e Klucel g sono buoni impacchi utilizzabili per pulitura delle superfici murali, mentre occorre avere qualche riserva per quanto riguarda quelli preparati con Carbopol, il quale risulta avere difficoltà di rimozione a fine trattamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/73945