Negli ultimi decenni gli emittenti hanno dato vita a nuovi e innovativi prodotti da distribuire ai risparmiatori rispondendo così alle diverse esigenze di quest'ultimi. L'avvento delle nuove tecnologie ha dato la possibilità di investire in diverse parti del mondo. Oggi, sempre più spesso, si sente parlare di securitization, futures, opzioni, ABS, CDO ¿, tutti termini che fanno parte del sistema finanziario e che allo stesso tempo ne evocano la complessità. È in questo contesto che si collocano le agenzie di rating. Rating è un termine inglese e significa voto/valutazione. Tali agenzie fin dalla loro nascita, agli inizi del '900, hanno aiutato l'investitore a capire il rischio connesso al titolo riducendo i costi di informazione. Le agenzie, nel corso del tempo, hanno acquisito molta importanza: i regolatori del mondo finanziario hanno cominciato ad utilizzarle per semplificare il compito di vigilanza; dagli anni '70 in poi il rating è infatti utilizzato in diversi paesi a fini regolamentari. Negli Stati Uniti la Securities and Exchange Commission, nel 1977, impone a chiunque si voglia quotare in borsa di ottenere preventivamente un rating da una delle agenzie riconosciute quali Nationally Reconized Statistical Rating Organization; in pratica dal 1977 le agenzie di rating diventano gli arbitri della salute finanziaria. In breve tempo gli Stati Uniti sono imitati da altri paesi e dalle organizzazioni internazionali responsabili della regolamentazione in materia finanziaria. Il potere delle agenzie di rating cresce illimitatamente. Il termine rating diventa sinonimo di affidabilità e trasparenza e le società che si vogliono quotare in borsa sono quasi obbligate ad ottenerlo. Oggi, nel mondo, si possono contare circa 150 agenzie di rating, ma solo tre svolgono la loro attività a livello mondiale: Standard&Poor's, Moody's, Fitch Ratings. In poco più di trent'anni le agenzie sono diventate protagoniste sul mercato. Il potere consegnato loro dai governi è enorme: le agenzie non solo valutano il merito di credito delle società, ma arrivano a giudicare persino la solvibilità degli Stati sovrani. Questo strapotere delle agenzie oggi è messo sotto accusa dalle stesse autorità che precedentemente glielo avevano consegnato. A livello internazionale si dibatte sull'utilità del rating e sul ruolo svolto dalle agenzie nelle recenti crisi finanziarie. Stati e organizzazioni internazionali hanno emanato norme volte a migliorare la qualità del rating.
Le agenzie di rating e la regolamentazione finanziaria. Profili della disciplina inerente e ruolo delle agenzie nelle crisi finanziarie.
MARIANI, ANNA
2009/2010
Abstract
Negli ultimi decenni gli emittenti hanno dato vita a nuovi e innovativi prodotti da distribuire ai risparmiatori rispondendo così alle diverse esigenze di quest'ultimi. L'avvento delle nuove tecnologie ha dato la possibilità di investire in diverse parti del mondo. Oggi, sempre più spesso, si sente parlare di securitization, futures, opzioni, ABS, CDO ¿, tutti termini che fanno parte del sistema finanziario e che allo stesso tempo ne evocano la complessità. È in questo contesto che si collocano le agenzie di rating. Rating è un termine inglese e significa voto/valutazione. Tali agenzie fin dalla loro nascita, agli inizi del '900, hanno aiutato l'investitore a capire il rischio connesso al titolo riducendo i costi di informazione. Le agenzie, nel corso del tempo, hanno acquisito molta importanza: i regolatori del mondo finanziario hanno cominciato ad utilizzarle per semplificare il compito di vigilanza; dagli anni '70 in poi il rating è infatti utilizzato in diversi paesi a fini regolamentari. Negli Stati Uniti la Securities and Exchange Commission, nel 1977, impone a chiunque si voglia quotare in borsa di ottenere preventivamente un rating da una delle agenzie riconosciute quali Nationally Reconized Statistical Rating Organization; in pratica dal 1977 le agenzie di rating diventano gli arbitri della salute finanziaria. In breve tempo gli Stati Uniti sono imitati da altri paesi e dalle organizzazioni internazionali responsabili della regolamentazione in materia finanziaria. Il potere delle agenzie di rating cresce illimitatamente. Il termine rating diventa sinonimo di affidabilità e trasparenza e le società che si vogliono quotare in borsa sono quasi obbligate ad ottenerlo. Oggi, nel mondo, si possono contare circa 150 agenzie di rating, ma solo tre svolgono la loro attività a livello mondiale: Standard&Poor's, Moody's, Fitch Ratings. In poco più di trent'anni le agenzie sono diventate protagoniste sul mercato. Il potere consegnato loro dai governi è enorme: le agenzie non solo valutano il merito di credito delle società, ma arrivano a giudicare persino la solvibilità degli Stati sovrani. Questo strapotere delle agenzie oggi è messo sotto accusa dalle stesse autorità che precedentemente glielo avevano consegnato. A livello internazionale si dibatte sull'utilità del rating e sul ruolo svolto dalle agenzie nelle recenti crisi finanziarie. Stati e organizzazioni internazionali hanno emanato norme volte a migliorare la qualità del rating.File | Dimensione | Formato | |
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